Primavera 2020
Chi l’avrebbe mai detto? Poche settimane fa eravamo profondamente preoccupati per i gravi effetti dell’attività umana sul clima e sull’ecologia del nostro delicato pianeta. Ora, improvvisamente, la preoccupazione è cambiata, perché un virus mortale sta attraversando il mondo. Sta colpendo ogni città, villaggio e quartiere di ogni continente – e sta portando cambiamenti monumentali che nessuno avrebbe mai potuto prevedere o osare sperare. Sono stati bloccati tutti i voli, tranne quelli essenziali; sono stati bloccati il traffico stradale e i sistemi di trasporto (tranne quelli necessari per il lavoro di assistenza ai malati e ai moribondi e per il mantenimento del benessere relativo delle popolazioni del mondo); è stata interrotta la produzione di innumerevoli industrie.
L’aria è più pulita. La natura è felice. Ma per gli esseri umani è dura. Questa malattia è un avversario comune; non è confinata a un gruppo razziale, religioso o politico. Come tale, ha il potenziale per unirci. Possiamo condividere informazioni e risorse; possiamo cooperare per combattere i suoi effetti devastanti. Purtroppo, sembra che solo un evento così immediato, estremo e pericoloso possa portare a questo risultato. La crisi climatica, evidentemente, non è stata abbastanza immediata e sono state spese ingenti quantità di tempo, energia e risorse per consentire a una frazione di popolazione di raggiungere l’obiettivo.
per ottenere un miglioramento solo parziale. Quindi… è stata aperta una finestra su ciò che potrebbe accadere.
Tuttavia, il tempo mostrerà fino a che punto l’umanità tornerà ai suoi precedenti modi competitivi e avidi, una volta che la pandemia non sarà più sulle prime pagine dei giornali. Sarebbe davvero meraviglioso se si fosse imparata qualche lezione, e se non tornassimo mai agli aspetti distruttivi della “normalità”… ma il sentiero del Buddha non richiede, né si aspetta, questo. Invita invece ciascuno di noi a lavorare sul proprio cuore affinché, in base alle proprie capacità, sia in grado di contribuire nel miglior modo possibile al miglioramento di tutti.
C’è molto da fare, sia direttamente che indirettamente. Possiamo aprirci delicatamente alla sofferenza e alla paura di chi ci circonda. Possiamo far emergere il cuore della compassione. Possiamo coltivare la fermezza interiore che ci permette di sintonizzarci con le circostanze impossibili che molti devono sopportare … Il Buddha lo ha spiegato bene, usando la similitudine di due acrobati. Aiutando noi stessi – coltivando la consapevolezza – aiutiamo gli altri. Aiutando gli altri – attraverso la pazienza, la non violenza, la cordialità e la simpatia – sosteniamo il benessere del nostro cuore. Contemplando questo insegnamento, possiamo mantenere le nostre menti brillanti e pronte a rispondere a tutte le sfide possibili che ci si presentano. Vi auguriamo ogni bene.
Times and the timeless, Ajhan Candasiri. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Times and the Timeless