Skip to content

Thera 15.2: Udāyittheragāthā – Udāyī

Risvegliato come essere umano,
padrone di sé e sereno,
seguendo il sentiero spirituale,
ama la pace della mente.

Venerato dalla gente,
andato oltre ogni cosa,
anche gli dei lo venerano;
così ho sentito dire del Perfetto.

Ha trasceso tutte le catene,
e si è sottratto ai legami.
Rinunciando con gioia ai piaceri sensuali,
si è liberato come l’oro dalla pietra.

Quel gigante supera tutti,
come l’Himalaya vicino alle altre montagne.
Di tutti coloro chiamati “gigante”,
egli è realmente chiamato, supremo.

Esalterò il gigante per te,
perché non fa nulla di mostruoso.
La gentilezza e innocuità
sono i due piedi del gigante.

L’attenzione e la consapevolezza
sono gli altri due piedi.
La fede è il tronco del gigante,
e l’equanimità le sue zanne bianche.

La consapevolezza è il suo collo, la testa è la saggezza –
l’investigazione e la riflessione sui principi.
Il suo ventre è il sacro focolare del Dhamma,
e la sua coda è la solitudine.

Praticando i jhana, godendo del respiro,
egli è sereno interiormente.
Il gigante è sereno quando cammina,
il gigante è sereno quando sta in piedi,

il gigante è sereno quando è sdraiato,
e quando è seduto, il gigante è sereno.
Il gigante è sereno ovunque:
questa è la realizzazione del gigante.

Mangia cibi irreprensibili,
non mangia cibi indegni.
Quando ottiene cibo e vestiti,
evita di accumularli.

Avendo tagliato tutti i legami,
catene grandi e piccole,
ovunque egli vada,
va senza paura.

Un loto bianco,
fragrante e delizioso,
germoglia nell’acqua e vi cresce,
ma l’acqua non si attacca ad esso.

Cosi’ il Buddha nasce nel mondo,
e vive nel mondo,
ma il mondo non si attacca a lui,
come l’acqua non si attacca al loto.

Un grande fuoco ardente
si spegne quando il nutrimento si esaurisce.
E quando le braci sono spente
si dice “estinto”.

Questa similitudine è insegnata dal saggio
per esprimere chiaramente il significato.
I grandi giganti capiranno
ciò che il gigante ha insegnato al gigante.

Libero dalla brama, libero dall’odio,
libero dall’ignoranza, puro;
il gigante, rinunciando al suo corpo,
sarà estinto senza influssi impuri.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato e Jessica Walton, 2019. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoTheragatha