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SN 56.10: Tiracchānakathā Sutta – Chiacchere

“Monaci, non dedicatevi a vari tipi di chiacchiere inutili, cioè a parlare di re, ladri e ministri di Stato; a parlare di eserciti, pericoli e guerre; a parlare di cibo, bevande, abiti e letti; a parlare di ghirlande e profumi; parlare di relazioni, di veicoli, di villaggi, di città e di paesi; parlare di donne e parlare di eroi; parlare di strade e di pozzi; parlare dei defunti dei tempi passati; chiacchiere inutili; speculazioni sul mondo e sul mare; parlare di diventare questo o quello. Per quale motivo? Perché, monaci, questi discorsi non sono utili, non sono rilevanti per i fondamenti della vita ascetica e non conducono alla ripugnanza, al distacco, alla cessazione, alla pace, alla conoscenza diretta, all’illuminazione, al Nibbāna.
Quando parlate, monaci, dovreste parlare di: ‘Questa è la sofferenza’; dovreste parlare di: ‘Questa è l’origine della sofferenza’; dovreste parlare di: ‘Questa è la cessazione della sofferenza’; dovreste parlare di: ‘Questa è la via che conduce alla cessazione della sofferenza’. Per quale motivo? Perché, monaci, questo discorso è benefico, rilevante per i fondamenti della vita ascetica, e conduce alla ripugnanza, al distacco, alla cessazione, alla pace, alla conoscenza diretta, all’illuminazione, al Nibbāna. Perciò, monaci, bisogna sforzarsi di comprendere: ‘Questa è la sofferenza’… Bisogna sforzarsi di comprendere: ‘Questo è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.'”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya