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SN 55.39: Kāḷigodha Sutta – Kāḷigodhā

Un tempo il Buddha soggiornava nella terra dei Sakya, presso Kapilavatthu, nel monastero degli alberi di baniano. Di mattino presto, il Buddha si vestì e, dopo aver preso ciotola e mantello, si recò a casa di Kāḷigodhā, la signora Sakya, dove si sedette sul posto preparato. Poi Kāḷigodhā si avvicinò al Buddha, si inchinò e si sedette a lato. Il Buddha le disse: “Godhā, una nobile discepola che possiede quattro realtà è una sotapanna (che-è-entrata-nella-corrente), non soggetta a rinascere in mondi inferiori, ma destinata al risveglio. Quali quattro? È quando una nobile discepola ha fede nel Buddha… nel Dhamma… nel Saṅgha… E vive una vita domestica senza avarizia, generosa, magnanima, impegnata nella beneficenza, amante del dono e della condivisione. Una nobile discepola che possiede queste quattro realtà è una sotapanna, non soggetta a rinascere in mondi inferiori, ma destinata al risveglio.”
“Signore, questi quattro fattori dell’entrata-nella-corrente insegnati dal Buddha si trovano in me e li manifesto. Infatti, ho fede nel Buddha… nel Dhamma… nel Saṅgha… E condivido senza riserve tutti le offerte disponibili da donare nella nostra famiglia con coloro che sono morali e di buon carattere.”
“Sei fortunata, Godhā, molto fortunata, hai dichiarato il frutto dell’entrata-nella-corrente.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya