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SN 55.23: Godha Sutta – Godha

A Kapilavatthu. Mahānāma il sakya si recò da Godha il sakya e, al suo arrivo, gli disse: “Godha, dotato di quante qualità consideri un individuo un sotapanna (colui-che-è-entrato-nella-corrente), mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio?”
“Dotato di tre qualità, Mahānāma, considero un individuo un sotapanna, mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio. Quali tre?
C’è il caso in cui il discepolo dei nobili è dotato di una fede nel Risvegliato: ‘Quel Beato è un Tathagata, un Perfettamente e Completamente Risvegliato, con perfetta conoscenza e condotta, il Glorioso, conoscitore del cosmo, maestro insuperabile di coloro che vogliono essere istruiti, maestro di esseri umani e divini, il Risvegliato, il Beato.’
È dotato di una fede nel Dhamma: ‘Il Dhamma è ben spiegato dal Buddha: è evidente nella vita presente, è immediatamente efficace, invita all’analisi, è ammirevole, in modo che le persone sagge possano conoscerlo personalmente.’
È dotato di una fede nel Saṅgha: ‘Il Saṅgha dei discepoli del Buddha pratica il sentiero che è valido, positivo, pratico, metodico e retto.’ È composto dalle quattro coppie, dagli otto individui. Questo è il Saṅgha dei discepoli del Buddha che è degno di offerte dedicate ai deva, degno di ospitalità, degno di una donazione religiosa, degno di venerazione ed è il supremo campo di merito per il mondo’.
Dotato di queste tre qualità, Mahānāma, considero un individuo un sotapanna, mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio.”
“E tu, Mahānāma, con quante qualità consideri un individuo un sotapanna, mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio?”
“Dotato di quattro qualità, Godha, considero un individuo un sotapanna, mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio. Quali quattro? C’è il caso in cui il discepolo dei nobili è dotato di una fede nel Risvegliato … nel Dhamma … nel Saṅgha … È dotato della virtù amata dai nobili: integra, intatta, pura, liberatoria, lodata dai saggi che conduce alla concentrazione. Dotato di questo quattro qualità, Godha, considero un individuo un sotapanna, mai più destinato ai mondi inferiori, ma destinato al risveglio.”
“Aspetta, Mahānāma. Il Beato è colui che sa se (un sotapanna) è o non è dotato di queste qualità.”
“Allora Godha, andiamo dal Beato e, una volta arrivati, chiediamo chiarimenti su questo argomento.”
Così Mahānāma il sakya e Godha il sakya si recarono dal Beato e, una volta arrivati, dopo averlo salutato con rispetto, si sedettero a lato. Lì seduti, Mahānāma il Sakya disse al Beato [e qui raccontò l’intera conversazione con Godha il Sakya].
“C’è un caso, signore, in cui potrebbe sorgere una certa questione sul Dhamma, con il Beato da una parte e con il Saṅgha dei monaci dall’altra. Da qualunque parte si trovasse il Beato, io sarei da quella parte. Possa il Beato ricordarsi di me come colui che ha fede in lui.
C’è un caso, signore, in cui potrebbe sorgere una certa questione sul Dhamma, con il Beato da una parte e con il Saṅgha dei monaci e il Saṅgha delle monache dall’altra. Da qualunque parte si trovasse il Beato, io sarei da quella parte. Possa il Beato ricordarsi di me come colui che ha fede in lui.
C’è il caso, signore, in cui potrebbe sorgere una certa questione sul Dhamma, con il Beato da una parte e con il Saṅgha dei monaci, il Saṅgha delle monache e i seguaci laici dall’altra. Da qualunque parte si trovasse il Beato, io sarei da quella parte. Possa il Beato ricordarsi di me come colui che ha fede in lui.
C’è il caso, signore, in cui potrebbe sorgere una certa questione sul Dhamma, con il Beato da una parte e con il Saṅgha dei monaci, il Saṅgha delle monache, i seguaci laici e le seguaci laiche dall’altra. Da qualunque parte si trovasse il Beato, io sarei da quella parte. Possa il Beato ricordarsi di me come colui che ha fede in lui.
C’è il caso, signore, in cui potrebbe sorgere una certa questione sul Dhamma, con il Beato da una parte e con il Saṅgha dei monaci, il Saṅgha delle monache, i seguaci laici, le seguaci laiche, e il cosmo con i suoi deva, i Māra e i Brahmā, la gente con i suoi asceti e brahmani, i suoi regnanti e la gente comune dall’altra. Da qualunque parte si trovasse il Beato, io sarei da quella parte. Possa il Beato ricordarsi di me come colui che ha fede in lui.”
[Il Beato disse:] “Quando parla in questo modo, Godha, cosa hai da dire sul Mahānāma il Sakya?”
“Quando parla in questo modo, signore, non ho nulla da dire su Mahānāma il Sakya perché è ammirevole e saggio.”
(Stranamente, questo sutta non dice come il Buddha avrebbe affrontato la domanda iniziale: Chi aveva ragione sulle qualità di un sotapanna, Mahānāma o Godha? Tuttavia, una serie di altri sutta in questo saṁyutta, a partire da SN 55.1, indicherebbero che Mahānāma aveva ragione.)

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Ṭhānissaro Bhikkhu, Handful of leaves: an Anthology from the Saṁyutta Nikāya © 2014-2021. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya