A Sāvatthī. Il venerabile Mahāmoggallāna, con la stessa facilità con cui una persona forte allunga o contrae il braccio, scomparve dal boschetto di Jeta e riapparve tra i deva dei Trentatré. Poi alcuni deva dei Trentatré si avvicinarono al Venerabile Mahāmoggallāna, si inchinarono e si misero a lato. Moggallāna disse loro: “Venerabili, è bene aver fede nel Buddha. … nel Dhamma. … nel Saṅgha … e avere la condotta morale amata dai nobili … che conduce alla concentrazione. È la ragione per cui alcuni esseri senzienti, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascono in un mondo celeste.”
“Mio buon Moggallāna, è bene aver fede nel Buddha… nel Dhamma. … nel Saṅgha … e avere la condotta morale amata dai nobili … che conduce alla concentrazione. È la ragione per cui alcuni esseri senzienti, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, rinascono in un mondo celeste.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya