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SN 35.88: Punna Sutta – A Punna

Il Ven. Punna andò dal Benedetto e, dopo averlo salutato riverentemente si sedette ad un lato. Appena seduto , disse al Benedetto: “Mi insegni il Benedetto il Dhamma in breve così che, avendo sentito il Dhamma dal Benedetto, posso meditare in modo attento, ardente e risoluto.”
“Ci sono, Punna, forme percepibili dall’occhio – piacevoli, affascinanti, che fanno aumentare il desiderio. Se un monaco viene attratto da loro, nasce il piacere. Dal piacere, ti dico, deriva l’origine del dolore e della sofferenza.
Ci sono suoni percepibili dall’orecchio… aromi percepibili dal naso… sapori percepibili dalla lingua… sensazioni tattili percepibili dal corpo… pensieri percepibili dalla mente. Se un monaco viene attratto da loro, nasce il piacere. Dal piacere, ti dico, deriva l’origine del dolore e della sofferenza.

Detto questo, un monaco disse al Benedetto: “Ecco dove mi ammalo, signore, io non discerno l’origine, il cessare, il sedurre, il pericolo e la via d’uscita dalle sei sfere del contatto.”
“Che pensi, monaco. Tu credi: ‘La vista non è mia. Non è il mio sé. Essa non sono io? “
“Sì, signore.”
“Molto bene, monaco. Quando con retta conoscenza hai compreso che ‘La vista non è mia. Non è il mio sé. Non è ciò che sono’, allora la prima sfera del contatto è abbandonata, e non vi saranno altre rinascite.
Tu credi: ‘L’udito non è mio… L’olfatto non è mio… Il gusto non è mio… Il corpo non è mio… ‘La mente non è mia. Non è il mio sé. Essa non è ciò che sono? “
“Sì, signore.”
“Allora, quando con retta conoscenza hai compreso questo sapere, la sesta sfera del contatto è abbandonata, e non vi saranno altre rinascite.
“Bene, Punna. Ora che ti ho istruito con una breve lezione, in quale paese stai andando a vivere? “
“Signore, c’è un paese chiamato Sunaparanta. Io vivrò là.”
“Punna, le persone di Sunaparanta sono orgogliose e ignoranti. Se ti insultano e ti mettono in ridicolo, cosa penserai? “
“Se mi insultano e mi mettono in ridicolo, io penserò: ‘Queste persone di Sunaparanta sono umili e sagge, non mi picchieranno.’ Così penserò, Benedetto. “
“E se ti picchiassero, cosa penseresti? “
“… Io penserò: ‘Queste persone di Sunaparanta sono umili e sagge, non mi colpiranno con una pietra.’… “
“E se ti colpissero con una pietra…? “
“… Io penserò: ‘Queste persone di Sunaparanta sono umili e sagge, non mi colpiranno con un bastone.’… “
“E se ti colpissero con un bastone…? “
“… Io penserò: ‘Queste persone di Sunaparanta sono umili e sagge, non mi colpiranno con un coltello.’… “
“E se ti colpissero con un coltello…? “
“… Io penserò: ‘Queste persone di Sunaparanta sono umili e sagge, non mi uccideranno con un pugnale.’… “
“E se ti uccidessero con un pugnale..? “
“……. io penserò: ‘Ci sono discepoli del Benedetto che – inorriditi, umiliati e disgustati dal corpo e dalla vita – hanno cercato un assassino, ma qui io ho incontrato il mio assassino senza cercarlo.’ Così penserò, Benedetto. Così penserò, Beato. “
“Bene, Punna, molto bene. Possedendo questa calma e questo autocontrollo puoi abitare a Sunaparanta. Adesso è ora di andare.”
Poi il Ven. Punna, allietato dalle parole del Benedetto, si alzò dal suo posto, si inchinò al Benedetto ed andò via. Prese le sue cose, s’incamminò per Sunaparanta e, ivi giunto, là visse. Durante la stagione delle piogge si ritirarono con lui 500 uomini e 500 donne, seguaci nella pratica, quindi raggiunse le tre conoscenze e la completa Illuminazione.
Poi un gran numero di monaci andarono dal Benedetto e, dopo averlo salutato con riverenza si sedettero ad un lato. Appena seduti, gli dissero: “Signore, il nostro amico Punna, istruito con un breve insegnamento, è morto. Qual è la sua destinazione? Quale sarà la sua rinascita? “
“Monaci, Punna era saggio. Praticò il Dhamma in concordanza col Dhamma e ha raggiunto il Nibbana.”.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya