A Sāvatthī.
Quindi il Venerabile Surādha disse al Buddha:
“Signore, come si fa a conoscere e a comprendere in modo che la mente sia libera dall’ego, dalla brama e dalla presunzione per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni; e per superare ogni discriminazione?”
“Surādha, si è liberati dal non attaccamento per aver compreso realmente qualsiasi tipo di forma – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: il “tutto” è forma — con la giusta comprensione: “Questo non è mio, non sono questo, questo non è il mio io”.
“Surādha, si è liberati dal non attaccamento per aver compreso realmente qualsiasi tipo di sensazione … percezione … formazioni mentali … coscienza – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: il * tutto* è forma — con la giusta comprensione: “Questo non è mio, non sono questo, questo non è il mio io”.
Ecco come conoscere e comprendere in modo che la mente si liberi dall’ego, dalla brama e dalla presunzione per questo corpo consapevole e per tutti gli stimoli esterni; superando ogni discriminazione. “. … E il Venerabile Suradha divenne uno degli Arahant.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya