A Sāvatthī.
Un monaco si avvicinò al Buddha, si inchinò, si sedette a lato e disse:
“Signore, si parla di questa realtà chiamata ‘ignoranza’. Che cos’è l’ignoranza? E come si definisce una persona ignorante?”
“Monaco, è quando una persona comune non istruita non comprende realmente la forma che può sorgere come forma. Non comprende realmente la forma che può cessare come forma. Non comprende realmente la forma che può sorgere e cessare come forma. Non comprende realmente la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza che può sorgere come coscienza. Non comprende realmente la coscienza che può cessare come coscienza. Non comprende realmente la coscienza che può sorgere e cessare come coscienza.
Ciò si chiama ignoranza. Ed è così che si definisce una persona ignorante.”
Dette queste parole, il monaco disse al Buddha:
“Signore, si parla di questa realtà chiamata ‘conoscenza’. Che cos’è la conoscenza? E come si definisce una persona con conoscenza?”
“Monaco, è quando una nobile ed istruito discepolo comprende realmente la forma che può sorgere come forma. Comprende realmente la forma che può cessare come forma. Comprende realmente la forma che può sorgere e cessare come forma.
Comprende realmente la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza che può sorge come coscienza. Comprende realmente la coscienza che può cessare come coscienza. Comprende realmente la coscienza che può sorgere e cessare come coscienza.
Ciò si chiama conoscenza. Ed è così che si definisce una persona con conoscenza.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya