Skip to content

SN 22.125: Dutiyakappa Sutta – A Kappa (2)

A Sāvatthī.
Seduto a lato, il Venerabile Kappa chiese al Buddha:
“Signore, come si fa a comprendere e vedere in modo che la mente sia libera dall’ego, dalla gelosia e dalla presunzione per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni; e per superare ogni discriminazione, per realizzare la pace e la liberazione?”

“Kappa, si è liberati dall’attaccamento dopo aver compreso ogni tipo di forma – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: il ‘tutto’ della forma — con retta conoscenza: “Questo non è mio, io non sono questo, questo non è il mio Sé.”

Si è liberati dall’attaccamento dopo aver compreso ogni tipo di sensazione … di percezione … di formazione mentale … di coscienza – passata, futura o presente; interna o esterna; grossolana o fine; inferiore o superiore; lontana o vicina: il ‘tutto’ della coscienza — con retta conoscenza: “Questo non è mio, io non sono questo, questo non è il mio Sé.”

In questo modo si comprende e si vede in modo che la mente sia libera dall’ego, dalla gelosia e dalla presunzione per questo corpo cosciente e per tutti gli stimoli esterni; e per superare ogni discriminazione, per realizzare la pace e la liberazione.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya