A Savatthi. “Possesso, fama e onore sono perversi, penosi e oppressivi. Sono un ostacolo al raggiungimento della suprema meta. Quando ho compreso la mente di una persona, capisco: ‘Questo venerabile non mentirebbe nemmeno di fronte a una ciotola d’oro colma di polvere d’argento.’ Ma, dopo qualche tempo, lo vedo mentire deliberatamente perché la sua mente è sopraffatta e schiava del possesso, della fama e dell’onore. Quindi possesso, fama e onore sono perversi, penosi e oppressivi. Sono un ostacolo al raggiungimento della suprema meta. Perciò così dovete esercitarvi: “Noi dobbiamo abbandonare il sorgere del possesso, dell’onore e della fama e le nostre menti non devono essere condizionate. Così dovete esercitarvi.”
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