I. Erudizione
1. Come è possibile che la conoscenza dell’applicazione dell’orecchio è conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Riassunto
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee devono essere conosciute direttamente. La comprensione come atto di comprensione che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee devono essere pienamente comprese. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee devono essere abbandonate. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee devono essere sviluppate. Comprendere….
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee devono essere realizzate. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee sono in diminuzione. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee sono caratterizzate dalla stagnazione. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee sono caratterizzate dalla distinzione. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee sono dotate di penetrazione. Comprendere…
L’orecchio si applica così: Tutte le formazioni sono impermanenti.
La conoscenza…
L’orecchio si applica in questo modo: Tutte le formazioni sono dolorose. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Tutte le idee non sono il sé. Comprendere…
L’orecchio si applica così: Questa è la nobile realtà della sofferenza. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Questa è la nobile realtà dell’origine della sofferenza. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Questa è la nobile realtà della cessazione della sofferenza. Comprendere…
L’orecchio si applica in questo modo: Questa è la nobile realtà del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza. Comprendere come atto di conoscenza che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.
Parte i
2. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio, per cui “Queste idee devono essere conosciute direttamente”, è conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Dieci proposizioni
3. Un’idea da conoscere direttamente: Tutti gli esseri sono mantenuti dal nutrimento Due idee da conoscere direttamente: due principi [il creato e il non creato].
Tre idee da conoscere direttamente: tre principi [quelli del desiderio sensoriale, del materiale e dell’immateriale].
Quattro idee da conoscere direttamente: le quattro nobili verità.
Cinque idee da conoscere direttamente: Cinque basi per la liberazione.
Sei idee da conoscere direttamente: sei insuperabili.
Sette idee da conoscere direttamente: sette motivi di lode.
Otto idee da conoscere direttamente: Otto basi di padronanza.
Nove idee da conoscere direttamente: Nove dimore successive.
Dieci idee da conoscere direttamente: dieci motivi di decadenza.
Il Tutto
4. “Monaci, il tutto deve essere conosciuto direttamente. E che cos’è il tutto che deve essere conosciuto direttamente? L’occhio deve essere conosciuto direttamente, gli oggetti visibili devono essere conosciuti direttamente, la coscienza visiva deve essere conosciuta direttamente, il contatto visivo deve essere conosciuto direttamente, ogni sensazione che sorge con il contatto visivo come condizione, che sia piacevole o dolorosa o né-dolorosa-né-piacevole, deve essere conosciuta direttamente. L’orecchio deve essere conosciuto direttamente, i suoni… Il naso deve essere conosciuto direttamente, gli odori… La lingua deve essere conosciuta direttamente, i sapori… Il corpo deve essere conosciuto direttamente, gli oggetti tangibili… La mente deve essere conosciuta direttamente, le idee devono essere conosciute direttamente, la coscienza mentale deve essere conosciuta direttamente, il contatto mentale deve essere conosciuto direttamente, qualsiasi sensazione che sorge con il contatto mentale come sua condizione, sia piacevole o dolorosa o non dolorosa o non piacevole, deve essere conosciuta direttamente.”
201 Idee
5. 1-5. La materialità deve essere conosciuta direttamente. La sensazione… la percezione… le formazioni mentali… la coscienza deve essere conosciuta direttamente.
6-11. L’occhio deve essere conosciuto direttamente. L’orecchio … il naso … la lingua … il corpo … la mente devono essere conosciuti direttamente.
12-17. Gli oggetti visibili devono essere conosciuti direttamente. I suoni… gli odori… i sapori… gli oggetti tangibili… le idee…
18-23. La coscienza visiva deve essere conosciuta direttamente. La coscienza uditiva … La coscienza olfattiva … La coscienza gustativa … La coscienza corporea … La coscienza mentale …
24-29. Il contatto visivo deve essere conosciuto direttamente. Il contatto con l’orecchio … il contatto con il naso … il contatto gustativo … il contatto corporeo … il contatto mentale …
30-35. La sensazione nata dal contatto visivo deve essere conosciuta direttamente. La sensazione del contatto uditivo… La sensazione del contatto olfattivo… La sensazione del contatto gustativo… La sensazione del contatto corporeo… La sensazione del contatto mentale…
36-41. La percezione degli oggetti visibili deve essere conosciuta direttamente. La percezione dei suoni… La percezione degli odori… La percezione dei sapori… La percezione degli oggetti tangibili… La percezione delle idee…
42-47. La formazione mentale sugli oggetti visibili deve essere conosciuta direttamente. La formazione mentale sui suoni… La formazione mentale sugli odori… La formazione mentale sui sapori… La formazione mentale sugli oggetti tangibili… La formazione mentale sulle idee… 48-53. La brama per gli oggetti visibili deve essere conosciuta direttamente. La brama per i suoni… La brama per gli odori… La brama per i sapori… La brama per gli oggetti tangibili… La brama per le idee…
54-59. Il pensiero applicato agli oggetti visibili deve essere conosciuto direttamente. Il pensiero applicato ai suoni… Il pensiero applicato agli odori… Il pensiero applicato ai sapori… Il pensiero applicato agli oggetti tangibili… Il pensiero applicato alle idee…
60-65. Il pensiero sostenuto sugli oggetti visibili deve essere conosciuto direttamente. Il pensiero sostenuto sui suoni… Il pensiero sostenuto sugli odori… Il pensiero sostenuto sui sapori… Il pensiero sostenuto sugli oggetti tangibili… Il pensiero sostenuto sulle idee…
66-71. Il principio della terra deve essere conosciuto direttamente. Il principio dell’acqua… Il principio del fuoco… Il principio dell’aria… Il principio dello spazio… Il principio della coscienza…
72-81. Il kasina della terra deve essere conosciuto direttamente. Il kasina dell’acqua … Il kasina del fuoco … Il kasina dell’aria … Il kasina blu … Il kasina giallo … Il kasina rosso … Il kasina bianco … Il kasina dello spazio … Il kasina della coscienza …
82-113. I capelli devono essere conosciuti direttamente. I peli del corpo … I denti … Le unghie … La pelle … La carne … I tendini … Le ossa … Il midollo … I reni … Il cuore … Il fegato … Il ventre … La milza … Le luci … Le viscere … interiora … gola … sterco … bile … catarro … pus … sangue … sudore … grasso … lacrime … lardo … sputo … moccio … olio delle articolazioni … urina … cervello …
114-125. La base dell’occhio deve essere conosciuta direttamente. La base dell’oggetto visibile… La base dell’orecchio… La base del suono… La base del naso… La base dell’odore… La base della lingua… La base del sapore… La base del corpo… La base dell’oggetto tangibile… La base della mente… La base dell’idea…
126-143. Il principio dell’occhio deve essere conosciuto direttamente. Il principio dell’oggetto visibile… il principio della coscienza dell’occhio… Il principio dell’orecchio… il principio del suono… il principio della coscienza dell’orecchio… Il principio del naso… il principio dell’odore… il principio della coscienza del naso… Il principio della lingua… il principio del sapore… il principio della coscienza della lingua… Il principio del corpo… il principio dell’oggetto tangibile… il principio della coscienza del corpo… Il principio della mente… il principio dell’idea… il principio della coscienza della mente…
144-165. La facoltà visiva deve essere conosciuta direttamente. La facoltà uditiva… La facoltà olfattiva… La facoltà gustativa… La facoltà corporea… La facoltà mentale… La facoltà vitale… La facoltà della femminilità… La facoltà della mascolinità… La facoltà del piacere [corporeo]… La facoltà del dolore [corporeo]… La facoltà della gioia [mentale]… La facoltà dell’equanimità … La facoltà della fede … La facoltà dell’energia … La facoltà della consapevolezza … La facoltà della concentrazione … La facoltà della conoscenza … La facoltà dell’Io-sarò-conosciuto-sconosciuto … La facoltà della conoscenza finale … La facoltà del conoscitore finale …
166-168. Il principio del desiderio sensuale deve essere conosciuto direttamente. Il principio materiale… Il principio immateriale…
169-177. Il principio del desiderio sensuale deve essere conosciuto direttamente. L’essere materiale… L’essere immateriale… L’essere percepente… L’essere non percepente… Né l’essere percepente né l’essere non percepente… L’essere mono-costituente… L’essere quadri-costituente… L’essere quintuplice…
178-181. Il primo jhana deve essere conosciuto direttamente. Il secondo jhana… Il terzo jhana… Il quarto jhana…
182-185. La liberazione del cuore della gentilezza amorevole deve essere conosciuta direttamente… La liberazione del cuore della compassione… La liberazione del cuore della gioia simpatica… La liberazione del cuore dell’equanimità…
186-189. Il raggiungimento della base che consiste nello spazio infinito deve essere conosciuto direttamente. Il raggiungimento della base che consiste nella coscienza infinita… La base che consiste nel nulla… La base che non consiste né nella percezione né nella non-percezione…
190-201. L’ignoranza deve essere conosciuta direttamente. Le formazioni mentali… La coscienza… La mentalità-materialità… La sestuplice base… Il contatto… La sensazione… L’attaccamento… L’essere… La nascita… L’invecchiamento e la morte devono essere conosciuti direttamente.
Le quattro verità
6. La sofferenza deve essere conosciuta direttamente. L’origine della sofferenza… La cessazione della sofferenza… Il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza deve essere conosciuto direttamente.
7. 1. a-d. La materialità deve essere conosciuta direttamente. L’origine della materialità… La cessazione della materialità… Il sentiero che conduce alla cessazione della materialità… [e così via nelle quattro istanze a-d. con ciascuna delle altre 201 idee elencate nel § 5 fino a] … 201. a-d. L’invecchiamento e la morte devono essere conosciuti direttamente. L’origine dell’invecchiamento e della morte… La cessazione dell’invecchiamento e della morte… Il sentiero che conduce alla cessazione dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuto direttamente.
8. Il significato della piena comprensione della sofferenza deve essere conosciuto direttamente. Il significato di abbandonare l’origine della sofferenza… Il significato di realizzare la cessazione della sofferenza… Il significato di sviluppare il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza è da conoscere direttamente.
9. 1. a-d. Il significato della piena comprensione della materialità deve essere conosciuto direttamente. Il significato di abbandonare l’origine della materialità… Il significato di realizzare la cessazione della materialità… Il significato di sviluppare il sentiero che conduce alla cessazione della materialità… [e così via nelle quattro istanze a-d. con ciascuna delle altre 201 idee elencate nel § 5 fino a]… 201. a-d. Il significato della piena conoscenza dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuto direttamente. Il significato di abbandonare l’origine dell’invecchiamento e della morte… Il significato di realizzare la cessazione dell’invecchiamento e della morte… Il significato di sviluppare il sentiero che conduce alla cessazione dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuto direttamente.
10. Il significato della penetrazione come piena comprensione della sofferenza deve essere conosciuto direttamente. Il significato della penetrazione come abbandono dell’origine della sofferenza… Il significato della penetrazione come realizzazione della cessazione della sofferenza… Il significato della penetrazione come sviluppo del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza deve essere conosciuto direttamente.
11. 1. a-d. Il significato della penetrazione come piena comprensione della materialità deve essere conosciuto direttamente. Il significato della penetrazione come abbandono dell’origine della materialità… Il significato della penetrazione come realizzazione della cessazione della materialità… Il significato della penetrazione come sviluppo del sentiero che conduce alla cessazione della materialità… [e così via nei quattro casi a-d. con ciascuna delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] …
Il significato della penetrazione come piena comprensione dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuto direttamente. Il significato della penetrazione come abbandono dell’origine dell’invecchiamento e della morte… Il significato della penetrazione come realizzazione della cessazione dell’invecchiamento e della morte… Il significato della penetrazione come sviluppo del sentiero che conduce alla cessazione dell’invecchiamento e della morte è da conoscere direttamente.
12. La sofferenza deve essere conosciuta direttamente. L’origine della sofferenza… La cessazione della sofferenza… La cessazione dell’origine della sofferenza… La cessazione dello zelo e dell’avidità per la sofferenza… L’attrazione nella sofferenza… Il pericolo nella sofferenza… La fuga dalla sofferenza deve essere conosciuta direttamente.
13. 1. a-h. La materialità deve essere conosciuta direttamente. L’origine della materialità… La cessazione della materialità… La cessazione dell’origine della materialità… La cessazione dello zelo e dell’avidità per la materialità… L’attrazione nella materialità… Il pericolo nella materialità… La fuga dalla materialità… [e così via nelle otto istanze a-h. con ciascuna delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … 201. a-h. L’invecchiamento e la morte devono essere conosciuti direttamente. L’origine dell’invecchiamento e della morte… La cessazione dell’invecchiamento e della morte… La cessazione dell’origine dell’invecchiamento e della morte… La cessazione dello zelo e dell’avidità per l’invecchiamento e la morte… L’attrazione nell’invecchiamento e nella morte… Il pericolo nell’invecchiamento e nella morte… La fuga dall’invecchiamento e dalla morte deve essere conosciuta direttamente.
14. La sofferenza deve essere conosciuta direttamente. L’origine della sofferenza… La cessazione della sofferenza… Il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza… L’attrazione nella sofferenza… Il pericolo nella sofferenza… La fuga dalla sofferenza deve essere conosciuta direttamente.
15. 1. a-g. La materialità deve essere conosciuta direttamente. L’origine della materialità… La cessazione della materialità… Il sentiero che porta alla cessazione della materialità… L’attrazione nella materialità… Il pericolo nella materialità… La fuga dalla materialità… [e così via nelle sette istanze a-g. con ciascuna delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … 201. a-g. L’invecchiamento e la morte devono essere conosciuti direttamente. L’origine dell’invecchiamento e della morte… La cessazione dell’invecchiamento e della morte… Il sentiero che conduce alla cessazione dell’invecchiamento e della morte… L’attrazione nell’invecchiamento e nella morte… Il pericolo nell’invecchiamento e nella morte… La fuga dall’invecchiamento e dalla morte deve essere conosciuto direttamente.
Le sette contemplazioni
16. La contemplazione dell’impermanenza deve essere conosciuta direttamente. La contemplazione del dolore… la contemplazione del non-Sé… la contemplazione del distacco… la contemplazione del dissolvimento… la contemplazione della cessazione… la contemplazione della rinuncia deve essere conosciuta direttamente.
17. 1. a-g. La contemplazione dell’impermanenza nel caso della materialità deve essere conosciuta direttamente. La contemplazione del dolore nel caso della materialità… La contemplazione del non-Sé nel caso della materialità… La contemplazione del distacco nel caso della materialità… La contemplazione del dissolvimento nel caso della materialità… La contemplazione della cessazione nel caso della materialità… La contemplazione della rinuncia nel caso della materialità… [e così via nelle sette istanze a-g. con ciascuna delle altre 201 idee elencate nel § 5 fino a] … 201. a-g. La contemplazione dell’impermanenza nel caso dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuta direttamente. La contemplazione del dolore nel caso dell’invecchiamento e della morte… La contemplazione del non-Sé nel caso dell’invecchiamento e della morte… La contemplazione del distacco nel caso dell’invecchiamento e della morte… La contemplazione del dissolvimento nel caso dell’invecchiamento e della morte… La contemplazione della cessazione nel caso dell’invecchiamento e della morte… La contemplazione della rinuncia nel caso dell’invecchiamento e della morte deve essere conosciuta direttamente.
Elementi essenziali dell’essere
18. Il sorgere deve essere conosciuto direttamente.
Il manifestarsi deve essere conosciuta direttamente.
Il segno [di una formazione] deve essere conosciuto direttamente.
L’accumulo [di kamma] deve essere conosciuto direttamente.
Il legame con la rinascita deve essere conosciuto direttamente.
La destinazione [alla rinascita] deve essere conosciuta direttamente.
La generazione [ degli aggregati] deve essere conosciuta direttamente.
La realizzazione deve essere conosciuta direttamente.
La nascita deve essere conosciuta direttamente.
L’invecchiamento deve essere conosciuto direttamente.
La malattia deve essere conosciuta direttamente.
La morte deve essere conosciuta direttamente.
Il dolore deve essere conosciuto direttamente.
Il lamento deve essere conosciuto direttamente.
La disperazione deve essere conosciuta direttamente.
Il non sorgere…
Il non manifestarsi…
Il non segno…
Il non accumulo…
La non rinascita…
La non-destinazione …
La non generazione …
Il non risorgere …
La non nascita …
Il non invecchiamento…
La non malattia…
La non morte…
Il non dolore…
Il non lamento…
La non disperazione deve essere conosciuta direttamente.
Il sorgere deve essere conosciuto direttamente. … Il non sorgere deve essere conosciuto direttamente.
Il manifestarsi … Il non manifestarsi …
Il segno … Il non segno …
L’accumulo… Il non accumulo…
Il legame di rinascita … Il non legame di rinascita …
La destinazione … La non-destinazione …
La generazione … La non-generazione …
Il risorgere … Il non risorgere …
La nascita … La non nascita …
L’invecchiamento… Il non invecchiamento…
La malattia … La non-malattia …
La morte … la non-morte …
Il dolore… Il non-dolore…
Il lamento … Il non-lamento …
La disperazione … La non disperazione deve essere conosciuta direttamente.
19. 1. Si deve conoscere direttamente l’insorgere della sofferenza.
2. … che il manifestarsi è sofferenza,
3.-14. …15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è sofferenza.
1. Si deve conoscere direttamente che il non sorgere è beatitudine.
2. … che il non manifestarsi è beatitudine.
3.-14. … 15. Si deve conoscere direttamente che la non disperazione è beatitudine.
1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è sofferenza e il non sorgere è beatitudine. 2. … che il manifestarsi è sofferenza e il non manifestarsi è beatitudine. 3.-14. … 15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è sofferenza e la non disperazione è beatitudine.
20. 1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è terrore.
2. … che il manifestarsi è terrore.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è terrore.
1. Si deve conoscere direttamente che il non sorgere è salvezza.
2. … che il non manifestarsi è salvezza.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la non disperazione è salvezza.
1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è terrore e il non sorgere è salvezza.
2. … che il manifestarsi è terrore e il non manifestarsi è salvezza.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è terrore e la non disperazione è salvezza.
21. 1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è materialista.
2. … che il manifestarsi è materialistico.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è materialista.
1. Si può conoscere direttamente che il non sorgere è immateriale.
2. … che il non manifestarsi è immateriale.
3.–14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la non disperazione è immateriale.
1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è materialistico e il non sorgere è immateriale.
2. … che il manifestarsi è materialistico e il non manifestarsi è immateriale. 3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è materialistica e la non disperazione è immateriale.
22. 1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è formazioni.
2. … che il manifestarsi è formazioni.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è formazioni.
1. Si deve conoscere direttamente che il non sorgere è nibbana.
2. … che il non manifestarsi è nibbana.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la non disperazione è nibbana.
1. Si deve conoscere direttamente che il sorgere è formazioni e il non sorgere è nibbana.
2. … che il manifestarsi è formazioni e il non manifestarsi è nibbāna.
3.-14. …
15. Si deve conoscere direttamente che la disperazione è formazioni e la non disperazione è nibbana.
Fine della prima parte di recitazione
Vari significati legati al Nobile Sentiero
23. L’abbraccio come significato da conoscere direttamente, l’equipaggiamento come significato da conoscere direttamente, la perfezione come significato… l’unificazione come significato… la non distrazione come significato… lo sforzo… la non dispersione… la non commozione… la non agitazione… la stabilità della conoscenza mediante l’instaurazione nell’unità… l’oggetto [portante]… il dominio… l’abbandono… la rinuncia… l’emergere… l’allontanamento… il pacifico… il sublime [meta] … la liberazione … l’assenza di ostacoli … l’attraversamento … l’assenza di segni … l’assenza di desideri … il vuoto … la funzione (gusto) unica [della serenità e della visione profonda] … la non eccedenza [della serenità o della visione profonda] … unione [di serenità e visione profonda] … uscita [dal formato] … causa [ del raggiungimento del nibbana] … vedere [il nibbana] come significato è da conoscere direttamente, il dominio come significato è da conoscere direttamente. (Con questi §§ 23-43).
Significato di serenità e visione profonda
24. La non distrazione come significato della serenità è da conoscere direttamente. La contemplazione come significato della visione profonda… La funzione unica (gusto) come significato della serenità e della visione profonda… La non eccedenza come significato della [loro] unione è da conoscere direttamente.
Significati delle idee legate all’inizio, alla metà e alla fine del Nobile Sentiero
25. L’impegno come significato della pratica deve essere conosciuto direttamente. Il dominio come significato dell’oggetto di supporto… Lo sforzo come significato della conoscenza lenta… Il controllo come significato della conoscenza concitata… L’essere guardato con equanimità come significato della conoscenza purificata in entrambi i modi è da conoscere direttamente. Il raggiungimento della differenza come significato è da conoscere direttamente. La penetrazione verso l’alto come significato… La convergenza sulla realtà come significato… L’instaurarsi della cessazione come significato è da conoscere direttamente.
Significato delle cinque facoltà, ecc.
26. La risoluzione come significato della facoltà della fede deve essere conosciuta direttamente. Lo sforzo è il significato della facoltà dell’energia… Lo stabilire è il significato della facoltà della consapevolezza… La non distrazione è il significato della facoltà della concentrazione… Il vedere è il significato della facoltà deve essere conosciuto direttamente.
L’incrollabilità da non fede come significato del potere della fede deve essere conosciuta direttamente. L’incrollabilità da indolenza come significato del potere dell’energia… L’incrollabilità da negligenza come significato del potere della consapevolezza… L’incrollabilità da agitazione come significato del potere della concentrazione… L’incrollabilità da ignoranza come significato del potere della comprensione deve essere conosciuta direttamente.
Lo stabilire come significato del fattore dell’illuminazione della consapevolezza deve essere conosciuto direttamente. La ricerca è il significato del fattore dell’illuminazione dell’investigazione delle idee… Lo sforzo è il significato del fattore dell’illuminazione dell’energia… L’intensità è il significato del fattore dell’illuminazione della felicità… La pace è il significato del fattore dell’illuminazione della tranquillità… La non distrazione è il significato del fattore dell’illuminazione della concentrazione… La riflessione è il significato del fattore dell’illuminazione dell’equanimità.
Il vedere come significato della retta visione deve essere conosciuto direttamente. Il dirigere come significato del retto pensiero… L’abbracciare come significato della retta parola… L’ origine come significato del retto agire… La purificazione come significato del retto vivere… L’impegno come significato del retto sforzo… L’instaurare come significato della retta consapevolezza… La non distrazione come significato della retta concentrazione deve essere conosciuta direttamente.
Il dominio come significato delle facoltà deve essere conosciuto direttamente. L’incrollabilità è il significato dei poteri… Lo sbocco è il significato dei fattori dell’illuminazione… La causa è il significato del sentiero… Lo stabilire è il significato dei fondamenti della consapevolezza… L’impegno è il significato dei retti sforzi… Il successo è il significato delle basi del successo… La verità è il significato dell’attualità e deve essere conosciuta direttamente.
27. Il tranquillante come significato dei [quattro] compiti deve essere conosciuto direttamente. La realizzazione come significato delle [quattro] fruizioni deve essere conosciuta direttamente.
Significato dei cinque fattori del Jhana
28. Il dirigere come significato del pensiero applicato deve essere conosciuto direttamente. La concentrazione come significato del pensiero sostenuto… L’intensità come significato della felicità… L’inumidimento come significato della beatitudine (piacere)… L’unificazione come significato della coscienza [concentrata] deve essere conosciuta direttamente.
Significati vari
29. L’avviso come significato deve essere conosciuto direttamente. Il conoscere come significato… L’atto di comprendere come significato… Il percepire come significato… La unicarità come significato deve essere conosciuta direttamente. Ciò che è noto come significato della conoscenza diretta deve essere conosciuto direttamente. Il giudicare (indagare) come significato della piena comprensione… Il rinunciare come significato dell’abbandonare… La funzione unica come significato dello sviluppo… Il suonare come significato della realizzazione… L’aggregato come significato degli aggregati… Il principio come significato dei principi… La base come significato delle basi… L’essere formato come significato delle [idee] formate… Il non essere formato come significato delle non formate è da conoscere direttamente.
Significati connessi alla conoscenza
30. La conoscenza come significato deve essere conosciuta direttamente. La successione immediata della conoscenza come significato … L’emergere della conoscenza come significato … L’allontanarsi della conoscenza come significato … Le cause della conoscenza come significato … Le condizioni per la conoscenza come significato … Le basi fisiche della conoscenza come significato … Il piano della conoscenza come significato … L’oggetto di supporto della conoscenza come significato … L’oggetto di supporto della conoscenza come significato … Il dominio della conoscenza come significato … [Il comportamento della conoscenza …] Il percorso della conoscenza come significato … La guida della conoscenza come significato … Lo sbocco della conoscenza come significato … La fuga della conoscenza come significato deve essere conosciuta direttamente.
Significati connessi all’unità
31. L’avviso dell’unità come significato deve essere conosciuto direttamente. Il conoscere nell’unità come significato… L’atto di comprendere nell’unità come significato… Il percepire nell’unità come significato… La unicarità nell’unità come significato… L’ancoraggio nell’unità come significato… L’entrare (il lanciarsi) nell’unità [con il primo jhana] come significato… L’avere fiducia nell’unità [con il secondo jhana] come significato… Il divenire composto nell’unità [con il terzo jhana] come significato… L’essere liberato nell’unità [con il quarto jhana] come significato… Il vedere che “Questo è pacifico” nell’unità come significato… L’essere reso il veicolo nell’unità come significato… L’essere fatto base nell’unità come significato… L’essere fatto fondamento nell’unità come significato… L’essere consolidato nell’unità come significato… L’essere propriamente intrapreso (portato alla stessa unità) nell’unità come significato… L’abbracciare nell’unità come significato… L’attrezzatura nell’unità come significato… La perfezione nell’unità come significato… La combinazione nell’unità come significato… La stabilità nell’unità come significato… La ripetizione (coltivazione) nell’unità come significato… Lo sviluppo nell’unità come significato… Il fare molto nell’unità come significato… L’essere ben cresciuti (essere cresciuti fino alla somiglianza) nell’unità come significato… L’essere ben liberati nell’unità come significato… L’essere illuminati [dal primo sentiero] nell’unità come significato… L’essere ulteriormente illuminati [dal secondo sentiero] nell’unità come significato… L’essere ulteriormente illuminati [dal terzo sentiero] nell’unità come significato… L’essere pienamente illuminati [dal quarto sentiero] nell’unità come significato… L’illuminarsi nell’unità come significato… L’illuminarsi ulteriormente nell’unità come significato… L’illuminarsi ancora di più nell’unità come significato… L’illuminarsi completamente nell’unità come significato.
… Il partecipare all’illuminazione nell’unità come significato … Il partecipare all’ulteriore illuminazione nell’unità come significato … Il partecipare all’ulteriore illuminazione nell’unità come significato … Il partecipare all’illuminazione completa nell’unità come significato … L’illuminare nell’unità come significato … [Illuminare nell’unità come significato …] L’illuminare ulteriormente nell’unità come significato … L’illuminare ulteriormente nell’unità come significato … L’illuminare ulteriormente nell’unità come significato … L’illuminare completamente nell’unità come significato deve essere conosciuto direttamente.
Significati legati al Nobile Sentiero
32. La spiegazione come significato deve essere conosciuta direttamente. L’illuminazione come significato… Il bruciare gli influssi impuri come significato… L’assenza di impurità come significato… L’assenza di impurità come significato… L’inossidabilità come significato… L’uniformità (quiete) come significato… L’occasione come significato… L’isolamento come significato… Il comportamento governato dall’isolamento come significato… La scomparsa come significato… Il comportamento governato dalla dissolvenza come significato… La cessazione come significato… Il comportamento governato dalla cessazione come significato… La rinuncia come significato… Il comportamento governato dalla rinuncia come significato… La liberazione come significato… Il comportamento governato dalla liberazione come significato deve essere conosciuto direttamente.
Significato delle quattro basi del successo
33. Lo zelo come significato deve essere conosciuto direttamente. La radice come significato di zelo è da conoscere direttamente. La base come significato di zelo… L’impegno come significato di zelo… Il successo come significato di zelo… La risoluzione come significato di zelo… Lo sforzo come significato di zelo… L’affermazione (fondazione) come significato di zelo… La non distrazione come significato di zelo… La visione come significato di zelo è da conoscere direttamente.
L’energia come significato deve essere conosciuta direttamente… La radice come significato dell’energia… [e così via come per lo zelo fino a]… La visione come significato dell’energia deve essere conosciuta direttamente.
La conoscenza come significato deve essere conosciuta direttamente. La radice come significato della conoscenza… [e così via come per lo zelo fino a]… La visione come significato della conoscenza deve essere conosciuta direttamente.
L’indagine come significato deve essere conosciuta direttamente. La radice come significato dell’indagine … [e così via come per lo zelo fino a] … La visione come significato dell’indagine deve essere conosciuta direttamente.
ignificato delle quattro verità
34. La sofferenza come significato deve essere conosciuta direttamente. L’oppressione come significato della sofferenza deve essere conosciuta direttamente… L’essere formato come significato della sofferenza… Il bruciare (tormento) come significato della sofferenza… Il cambiamento come significato della sofferenza deve essere conosciuto direttamente.
L’origine come significato deve essere conosciuta direttamente. L’accumulo [kamma] come significato dell’origine… La fonte come significato dell’origine… La schiavitù come significato dell’origine… L’impedimento come significato dell’origine deve essere conosciuto direttamente.
La cessazione come significato è da conoscere direttamente. La fuga come significato di cessazione… L’isolamento come significato di cessazione… L’essere informe come significato di cessazione… L’assenza di morte come significato di cessazione deve essere conosciuta direttamente.
Il sentiero come significato deve essere conosciuto direttamente. L’uscita come significato del sentiero… La causa come significato del sentiero… La visione come significato del sentiero… La dominanza come significato del sentiero deve essere conosciuta direttamente.
Significati con applicazione universale
35. La verità come significato deve essere conosciuta direttamente. Il non-sé come significato… L’attualità come significato… La penetrazione come significato… La conoscenza diretta come significato… La piena comprensione come significato… L’idea come significato… Il principio come significato… Ciò che è noto come significato… La realizzazione come significato… Il suono come significato… La convergenza come significato deve essere conosciuta direttamente.
Gli opposti dei sette ostacoli, i quattro jhana, le quattro conquiste immateriali, le diciotto visioni profonde principali e i quattro sentieri e i frutti.
36. La rinuncia deve essere conosciuta direttamente. La non volontà… la percezione della luce… la non distrazione… la definizione delle idee… la conoscenza… la gioia devono essere conosciute direttamente.
37. Il primo jhana deve essere conosciuto direttamente. Il secondo jhana… Il terzo jhana… Il quarto jhana deve essere conosciuto direttamente.
38. La base costituita dallo spazio infinito deve essere conosciuta direttamente. La base costituita dalla coscienza infinita… La base costituita dal nulla… La base costituita dalla né-percezione-né- non-percezione deve essere conosciuta direttamente.
Le diciotto visioni profonde principali
39. La contemplazione dell’impermanenza deve essere conosciuta direttamente. La contemplazione del dolore… La contemplazione del non-sé… La contemplazione del distacco… La contemplazione della dissolvenza dell’avidità… La contemplazione della cessazione… La contemplazione della rinuncia… La contemplazione della distruzione… La contemplazione della caduta… La contemplazione del cambiamento… La contemplazione dell’assenza di segno… La contemplazione dell’assenza di desiderio… La contemplazione del vuoto… La visione profonda delle idee, che è la comprensione superiore… La conoscenza e la retta visione… La contemplazione del pericolo… La contemplazione della riflessione… La contemplazione dell’allontanamento dev’essere conosciuta direttamente.
40. Il sentiero dell’entrata-nella-corrente deve essere conosciuto direttamente. La fruizione dell’entrata-nella-corrente… Il sentiero del ritornare-solo-una-volta… Il sentiero del non ritorno… La fruizione del non-ritorno… il sentiero degli arahant… La fruizione della condizione di arahant deve essere conosciuta direttamente.
Facoltà, ecc. attraverso i loro significati
41. Attraverso il suo significato della risoluzione, la facoltà della fede deve essere conosciuta direttamente. Attraverso il significato dello sforzo, la facoltà dell’energia… Attraverso il significato della determinazione, la facoltà della consapevolezza… Attraverso il significato della non distrazione, la facoltà della concentrazione… Attraverso il significato della visione, la facoltà della comprensione deve essere conosciuta direttamente.
Attraverso il suo significato dell’incrollabilità della non-fede, il potere della fede deve essere conosciuto direttamente. Attraverso il significato dell’incrollabilità della pigrizia, il potere dell’energia… Attraverso il significato dell’incrollabilità della negligenza, il potere della consapevolezza… Attraverso il significato dell’incrollabilità dell’agitazione, il potere della concentrazione… Attraverso il significato dell’incrollabilità dell’ignoranza, il potere della comprensione deve essere conosciuto direttamente.
Attraverso il significato della determinazione (fondare), il fattore dell’illuminazione della consapevolezza deve essere conosciuto direttamente. Attraverso il suo significato dell’indagare, il fattore dell’illuminazione dell’investigazione delle idee… Attraverso il suo significato dello sforzo, il fattore dell’illuminazione dell’energia… Attraverso il suo significato della pervasione (intenzione su), il fattore dell’illuminazione della felicità… Attraverso il suo significato della pace, il fattore dell’illuminazione della tranquillità… Attraverso il suo significato della non distrazione, il fattore dell’illuminazione della concentrazione… Attraverso il suo significato della riflessione, il fattore dell’illuminazione dell’equanimità deve essere conosciuto direttamente.
Attraverso il suo significato della visione, la retta visione deve essere conosciuta direttamente. Attraverso il significato della direzione, il retto pensiero… Attraverso il significato dell’abbraccio, la retta parola… Attraverso il significato dell’origine, la retta azione… Attraverso il significato dell’onestà, il retto modo di vivere… Attraverso il significato dell’impegno, il retto sforzo… Attraverso il significato della creazione (fondazione), la retta consapevolezza… Attraverso il significato della non distrazione, la retta concentrazione deve essere conosciuta direttamente.
Attraverso il loro significato del dominio, le facoltà devono essere conosciute direttamente. Attraverso il loro significato dell’incrollabilità, i poteri… Attraverso il loro significato di uscita, i fattori dell’illuminazione… Attraverso il loro significato dell’origine, il sentiero… Attraverso il loro significato della determinazione (fondare), il significato dei fondamenti della consapevolezza… Attraverso il loro significato dell’impegno, i retti sforzi… Attraverso il loro significato del realizzare, le basi della realizzazione… Attraverso il loro significato della verità (veridicità), le realtà devono essere conosciute direttamente.
42. Attraverso il suo significato di non distrazione, la serenità deve essere conosciuta direttamente. Attraverso il suo significato di contemplazione,visione profonda… Attraverso il suo significato di funzione unica (gusto), la serenità e la visione profonda… Attraverso il suo significato di non eccesso [di entrambi], l’accoppiamento [di serenità e visione profonda] deve essere conosciuto direttamente. Attraverso il suo significato di restrizione, la purificazione della virtù deve essere conosciuta direttamente. Attraverso il significato di non distrazione, la purificazione della conoscenza… Attraverso il significato di vedere, la purificazione della vista… Attraverso il significato di libertà, la liberazione… Attraverso il significato di penetrazione, il riconoscimento… Attraverso il significato del rinunciare, la liberazione… Attraverso il significato del tagliare, la conoscenza della distruzione… Attraverso il significato del tranquillizzare, la conoscenza del non sorgere deve essere conosciuta direttamente.
L’inizio, il centro e la fine del Nobile Sentiero attraverso i loro significati
43. Lo zelo, attraverso il suo significato di radice, deve essere conosciuto direttamente. L’attenzione, attraverso il suo significato di origine… Il contatto, attraverso il suo significato di combinazione [delle basi interne ed esterne per il contatto]… La sensazione, attraverso il suo significato di luogo d’incontro [per la brama]… La concentrazione, attraverso il suo significato di primo piano [nel raggruppare altri concomitanti della coscienza]… La consapevolezza, attraverso il suo significato di dominio [nello stabilire l’oggetto di supporto]… La comprensione, attraverso il suo significato di essere il più alto di tutti… La liberazione, attraverso il suo significato di nucleo, deve essere conosciuta direttamente. Il Nibbana che si fonde nell’assenza di morte, attraverso il suo significato di fine, deve essere conosciuto direttamente.
44. Qualsiasi idea sia conosciuta direttamente è conosciuta. La conoscenza è nel senso di ciò che è conosciuto e la conoscenza è nel senso dell’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio si applica così: Queste idee devono essere conosciute direttamente. La conoscenza è l’atto di comprendere che è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Fine della seconda parte di recitazione
Parte ii
45. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio, per cui “Queste idee devono essere pienamente comprese”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Dieci proposizioni
46. Un’idea da comprendere appieno: il contatto è soggetto a mutamenti e produce attaccamento.
Due idee da comprendere pienamente: mentalità e materialità.
Tre idee da comprendere pienamente: tre tipi di sensazione.
Quattro idee da comprendere appieno: quattro tipi di nutrimento.
Cinque idee da comprendere pienamente: cinque aggregati [come oggetti] dell’attaccamento.
Sei idee da comprendere appieno: sei basi interne [a partire dall’occhio].
Sette idee da comprendere appieno: sette stadi della coscienza.
Otto idee da comprendere appieno: otto idee mondane.
Nove idee da comprendere appieno: Nove dimore dell’essere.
Dieci idee da comprendere appieno: Dieci basi [cioè occhio, orecchio, naso, lingua, corpo, oggetti visibili, suoni, odori, sapori, oggetti tangibili].
Il Tutto
47. “Monaci, il tutto deve essere pienamente compreso. E che cos’è il tutto che deve essere pienamente compreso? L’occhio deve essere pienamente compreso, gli oggetti visibili devono essere pienamente compresi, la coscienza visiva deve essere pienamente compresa, il contatto visivo deve essere pienamente compreso, ogni sensazione che sorge con il contatto visivo come condizione, che sia piacevole o dolorosa o né dolorosa né piacevole, deve essere pienamente compresa. L’orecchio deve essere compreso appieno, i suoni… Il naso deve essere pienamente compreso, gli odori… La lingua deve essere pienamente compresa, i sapori… Il corpo deve essere pienamente compreso, gli oggetti tangibili… La mente deve essere pienamente compresa, le idee devono essere pienamente comprese, la coscienza mentale deve essere pienamente compresa, il contatto mentale deve essere pienamente compreso, qualsiasi sensazione che sorge con il contatto mentale come sua condizione, sia piacevole o dolorosa o non dolorosa o spiacevole, deve essere pienamente compresa” (§ 4).
201 Idee
48. La materialità deve essere pienamente compresa. La sensazione … [e così via come nel § 5 fino a] … L’invecchiamento e la morte devono essere pienamente compresi.
49-85. La sofferenza deve essere pienamente compresa. L’origine … [e così via come nei §§ 6-43 fino a] … Il Nibbana che si fonde nell’assenza di morte deve essere pienamente compreso attraverso il suo significato di fine.
86. Quando una qualsiasi idea che qualcuno si sforza di ottenere viene ottenuta da lui, viene di conseguenza pienamente compresa e giudicata. Quando la rinuncia, che qualcuno si sforza di ottenere, è ottenuta da lui, è di conseguenza pienamente compresa e giudicata (investigata). Quando la non volontà… Quando la percezione della luce… Quando la non distrazione… Quando la definizione delle idee… Quando la conoscenza… Quando la gioia… Quando il primo jhana… Quando il secondo jhana… Quando il terzo jhana… Quando il quarto jhana… Quando la base costituita dallo spazio infinito… Quando la base costituita dalla coscienza infinita… Quando la base costituita dal nulla… Quando la base costituita da né-percezione-né-non-percezione… Quando la contemplazione dell’impermanenza… Quando si contempla il dolore… Quando si contempla il non-sé… Quando si contempla il distacco… Quando si contempla la cessazione… Quando si contempla la rinuncia… Quando si contempla la distruzione… Quando si contempla il decadimento … Quando si contempla il cambiamento … Quando si contempla l’assenza di segno … Quando si contempla la nullità … Quando si contempla la visione profonda delle idee che è la comprensione superiore … Quando si contempla la conoscenza e la retta visione … Quando si contempla il pericolo … Quando si contempla la riflessione … Quando si contempla l’allontanamento … Quando si contempla il sentiero dell’entrata-nella-corrente … Quando si contempla il sentiero del ritornare-una-sola-volta … Quando si contempla il sentiero del non-ritorno … Quando si ottiene il sentiero degli arahant che si sta cercando di ottenere, si ottiene il sentiero degli arahant che si sta ottenendo. Quando il sentiero dell’entrata-nella-corrente… Quando il sentiero del ritornare-una-sola-volta… Quando il sentiero del non-ritorno… Quando il sentiero degli arahant, che qualcuno si sforza di ottenere, viene ottenuto da lui, è di conseguenza pienamente compreso e giudicato.
87. Quando una qualsiasi idea che qualcuno si sforza di ottenere è ottenuta da lui, è di conseguenza pienamente compresa e giudicata (investigata). La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio è applicato in questo modo: Queste idee devono essere pienamente comprese. La comprensione è l’atto di capire che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Parte iii
88. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio, per cui “Queste idee devono essere abbandonate”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Dieci proposizioni
89. Un’idea da abbandonare: La presunzione di “Io sono”.
Due idee da abbandonare: l’ignoranza e la brama di essere.
Tre idee da abbandonare: tre tipi di brama (per i desideri sensuali, per l’essere, per il non-essere).
Quattro idee da abbandonare: i quattro flussi.
Cinque idee da abbandonare: i cinque ostacoli.
Sei idee da abbandonare: le sei classi della brama.
Sette idee da abbandonare: le sette tendenze di fondo.
Otto idee da abbandonare: le otto erroneità (opposti dell’ottuplice sentiero).
Nove idee da abbandonare: le nove idee radicate nella brama.
Dieci idee da abbandonare: le dieci cose sbagliate (le otto più la falsa conoscenza e la falsa liberazione).
90. Due tipi di abbandono: L’abbandono per eliminazione e l’abbandono per tranquillizzazione. L’abbandono per eliminazione avviene in chi sviluppa il sentiero sovramundano che porta alla distruzione (della contaminazione), mentre l’abbandono per tranquillizzazione avviene al momento della fruizione.
Tre tipi di abbandono: L’abbandono dei desideri sensuali consiste in questo, cioè nella rinuncia; l’abbandono di qualsiasi tipo di materialità consiste in questo, cioè nell’immaterialità; l’abbandono di qualsiasi cosa sia, sia formata, sia sorta in modo dipendente, consiste in questo, cioè nella cessazione. I desideri sensuali sono abbandonati e rinunciati in chi ha ottenuto la rinuncia. Ogni tipo di materialità è abbandonato e rinunciato in colui che ha ottenuto l’immateriale. Le formazioni mentali sono abbandonate e rinunciate in colui che ha ottenuto la cessazione.
Quattro tipi di abbandono: quando la penetrazione che consiste nella piena comprensione penetra l’attualità della sofferenza, abbandona; quando la penetrazione che consiste nell’abbandono penetra l’attualità dell’origine, abbandona; quando la penetrazione che consiste nella realizzazione penetra l’attualità della cessazione, abbandona; quando la penetrazione che consiste nello sviluppo penetra l’attualità del sentiero, abbandona.
Cinque tipi di abbandono: l’abbandono per soppressione, l’abbandono per sostituzione degli opposti, l’abbandono per eliminazione, l’abbandono per tranquillizzazione, l’abbandono per fuga. C’è l’abbandono degli ostacoli per soppressione in chi sviluppa il primo jhana; l’abbandono delle visioni (errate) per sostituzione degli opposti in chi sviluppa la concentrazione con la penetrazione; l’abbandono (degli influssi impuri) per eliminazione in chi sviluppa il sentiero sovramondano che porta alla distruzione (degli influssi); l’abbandono (dello sforzo di sviluppo) per tranquillizzazione al momento della fruizione (del sentiero); l’abbandono per fuga è la cessazione, il nibbana.
Il Tutto
91. “Monaci, il tutto deve essere abbandonato. E cos’è il tutto che deve essere abbandonato? Gli occhi devono essere abbandonati, gli oggetti visibili devono essere abbandonati, la coscienza visiva deve essere abbandonata, il contatto visivo deve essere abbandonato, ogni sensazione che sorge con il contatto visivo come condizione, che sia piacevole o dolorosa o né dolorosa né piacevole, deve essere abbandonata. L’orecchio deve essere abbandonato, i suoni… Il naso deve essere abbandonato, gli odori… La lingua deve essere abbandonata, i sapori… Il corpo deve essere abbandonato, gli oggetti tangibili… La mente deve essere abbandonata, le idee devono essere abbandonate, la coscienza mentale deve essere abbandonata, il contatto mentale deve essere abbandonato, qualsiasi sensazione che sorge con il contatto mentale come sua condizione, sia piacevole o dolorosa o non dolorosa o piacevole, deve essere abbandonata”.
201 Idee
92. Quando comprende la materialità, abbandona. Quando comprende la sensazione … [e così via come nel § 5 fino a] … Quando comprende l’invecchiamento e la morte abbandona.
93-129. Quando comprende la sofferenza, abbandona. Quando comprende l’origine … [e così via come nei §§ 6-43 fino a] … Quando comprende il nibbana che si fonde nell’assenza di morte nel suo significato della fine, abbandona.
130. Ogni idea abbandonata è abbandonata. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la conoscenza è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio è applicato così: Queste idee devono essere abbandonate. La compresnione è l’atto di comprendere che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Fine della terza parte di recitazione.
Parte iv
131. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio, per cui “Queste idee devono essere sviluppate”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Dieci proposizioni
132. Un’idea da sviluppare: la consapevolezza impegnata con il corpo e accompagnata dal piacere.
Due idee da sviluppare: serenità e visione profonda.
Tre idee da sviluppare: i tre tipi di concentrazione.
Quattro idee da sviluppare: i quattro fondamenti della consapevolezza.
Cinque idee da sviluppare: la retta concentrazione a cinque fattori.
Sei idee da sviluppare: i sei casi di raccoglimento.
Sette idee da sviluppare: i sette fattori dell’illuminazione.
Otto idee da sviluppare: il nobile ottuplice sentiero.
Nove idee da sviluppare: i nove fattori del processo di purificazione.
Dieci idee da sviluppare: le dieci basi del kasina.
133. Due tipi di sviluppo: lo sviluppo mondano e lo sviluppo sovramondano. Tre tipi di sviluppo: sviluppo di idee vantaggiose della sfera materiale, sviluppo di idee vantaggiose della sfera immateriale, sviluppo di idee vantaggiose non integrate. Per quanto riguarda lo sviluppo delle idee vantaggiose della sfera materiale, esiste il tipo inferiore, quello medio e quello superiore. Per quanto riguarda lo sviluppo delle idee vantaggiose della sfera immateriale, vi è un tipo inferiore, uno medio e uno superiore. Per quanto riguarda lo sviluppo delle idee vantaggiose non integrate, c’è (solo) il tipo superiore. Quattro tipi di sviluppo: quando la penetrazione che consiste nella piena comprensione penetra la realtà della sofferenza, si sviluppa; quando la penetrazione che consiste nell’abbandono penetra la realtà dell’origine, si sviluppa; quando la penetrazione che consiste nella realizzazione penetra la realtà della cessazione, si sviluppa; quando la penetrazione che consiste nello sviluppo penetra la realtà del sentiero, si sviluppa. Questi sono i quattro tipi di sviluppo.
134. Altri quattro tipi di sviluppo: sviluppo come ricerca, sviluppo come ottenimento, sviluppo come funzione, sviluppo come ripetizione.
Che cos’è lo sviluppo come ricerca? Quando qualcuno si concentra, le idee che si producono in lui hanno un’unica funzione (la liberazione): questo è lo sviluppo come ricerca (ai jhana). Che cos’è lo sviluppo come realizzazione? Quando qualcuno si concentra, le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra: questo è lo sviluppo come realizzazione (dei jhana). Che cos’è lo sviluppo come funzione unica?
Quando sviluppa la facoltà della fede nel senso della risoluzione e le (altre) quattro facoltà hanno un’unica funzione in lui attraverso la facoltà della fede, questo è lo sviluppo nel senso della funzione unica delle facoltà. Quando sviluppa la facoltà dell’energia nel senso dello sforzo… attraverso la facoltà dell’energia… Quando sviluppa la facoltà della consapevolezza nel senso dello stabilire… attraverso la facoltà della consapevolezza… Quando sviluppa la facoltà della comprensione nel senso della non distrazione… attraverso la facoltà della concentrazione… Quando sviluppa la facoltà della comprensione nel senso della visione e le (altre) quattro facoltà hanno un’unica funzione in lui attraverso la facoltà della conoscenza, questo è lo sviluppo nel senso della funzione unica delle facoltà.
Quando sviluppa il potere della fede nel senso dell’incrollabilità dalla non-fede e gli (altri) quattro poteri hanno un’unica funzione in lui attraverso il potere della fede, questo è lo sviluppo nel senso dell’unica funzione dei poteri. Quando sviluppa il potere dell’energia nel senso di incrollabilità per indolenza… attraverso il potere dell’energia… Quando sviluppa il potere della consapevolezza nel senso di incrollabilità per negligenza… attraverso il potere della consapevolezza… Quando sviluppa il potere della concentrazione nel senso di incrollabilità per distrazione… Quando sviluppa il potere della conoscenza nel senso di incrollabilità dall’ignoranza e gli (altri) quattro poteri hanno un’unica funzione in lui attraverso la facoltà della comprensione, questo è lo sviluppo nel senso di un’unica funzione dei poteri.
Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione della consapevolezza nel senso di stabilire e gli (altri) sei fattori dell’illuminazione hanno un’unica funzione in lui attraverso il fattore dell’illuminazione della consapevolezza, questo è lo sviluppo nel senso dell’unica funzione dei fattori dell’illuminazione. Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione dell’indagine delle idee nel senso di indagare… attraverso il fattore dell’illuminazione dell’indagine delle idee… Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione dell’energia nel senso di esercitare… attraverso il fattore dell’illuminazione dell’energia… Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione della felicità nel senso di intendere… attraverso il fattore dell’illuminazione della felicità… Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione della tranquillità nel senso di pace… attraverso il fattore dell’illuminazione della tranquillità… Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione della concentrazione nel senso della non distrazione… attraverso il fattore dell’illuminazione della concentrazione… Quando sviluppa il fattore dell’illuminazione dell’equanimità nel senso della riflessione e gli (altri) sei fattori dell’illuminazione hanno un’unica funzione in lui attraverso il fattore dell’illuminazione dell’equanimità, cioè lo sviluppo nel senso dell’unica funzione dei fattori dell’illuminazione.
Quando sviluppa la retta visione nel senso di vedere e gli (altri) sette fattori del sentiero hanno un’unica funzione in lui attraverso la retta visione, questo è lo sviluppo nel senso dell’unica funzione dei fattori del sentiero. Quando sviluppa il retto pensiero nel senso di indirizzare verso… attraverso il retto pensiero… Quando sviluppa la retta parola nel senso di accogliere… attraverso la retta parola… Quando sviluppa la retta azione nel senso di generare… attraverso la retta azione… Quando sviluppa il retto vivere nel senso di purificare… attraverso il retto vivere… Quando sviluppa il retto sforzo nel senso di esercitare… attraverso il retto sforzo… Quando sviluppa la retta consapevolezza nel senso di stabilire… attraverso la retta consapevolezza… Quando sviluppa la retta concentrazione nel senso di non distrazione e gli (altri) sette fattori del sentiero hanno un’unica funzione in lui attraverso la retta concentrazione, questo è lo sviluppo nel senso di singola funzione.
Questo è lo sviluppo come funzione singola.
Che cos’è lo sviluppo come ripetizione? Qui un monaco pratica la ripetizione al mattino, la ripetizione a mezzogiorno, la ripetizione alla sera, la ripetizione prima di mangiare, la ripetizione dopo aver mangiato, la ripetizione nel primo turno di guardia, la ripetizione nel turno centrale, la ripetizione nell’ultimo turno di guardia, la ripetizione di notte, la ripetizione di giorno, la ripetizione di notte e di giorno, la ripetizione nella metà oscura della luna, la ripetizione nella metà luminosa della luna, la ripetizione nella stagione delle piogge, la ripetizione nella stagione fresca, la ripetizione nella stagione calda, la ripetizione nella prima fase della vita, la ripetizione nella fase centrale della vita, la ripetizione nell’ultima fase della vita. Questo è lo sviluppo come ripetizione. Questi sono i quattro tipi di sviluppo.
135. Altri quattro tipi di sviluppo: Sviluppo nel senso di non eccesso di idee prodotte in lui, sviluppo nel senso di funzione unica delle facoltà, sviluppo nel senso di efficacia dell’energia appropriata, sviluppo nel senso di ripetizione:
Com’è lo sviluppo nel senso di non eccesso di idee prodotte in lui?
Quando abbandona lo zelo per i desideri sensuali e le idee prodotte in lui non si superano a causa della rinuncia, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza delle idee prodotte in lui. Quando abbandona la cattiva volontà… attraverso la non volontà… Quando abbandona la pigrizia e il torpore… attraverso la percezione della luce… Quando abbandona l’agitazione… attraverso la non distrazione… Quando abbandona l’incertezza… attraverso la definizione delle idee… Quando abbandona l’ignoranza… attraverso la conoscenza… Quando abbandona la noia e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso la gioia, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza di idee prodotte in lui.
Quando abbandona gli ostacoli e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il primo jhana, allora lo sviluppo è nel senso di non eccesso di idee prodotte in lui.
Quando abbandona il pensiero applicato e il pensiero sostenuto… attraverso il secondo jhana… Quando abbandona la felicità… attraverso il terzo jhana… Quando abbandona il piacere e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il quarto jhana, allora lo sviluppo è nel senso del non eccesso di idee prodotte in lui.
Quando abbandona le percezioni della materialità, della resistenza e della differenza e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il raggiungimento della base costituita dallo spazio infinito, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza delle idee prodotte in lui. Quando abbandona la percezione della base costituita dallo spazio infinito… attraverso il raggiungimento della base costituita dalla coscienza infinita… Quando abbandona la percezione della base costituita dalla coscienza infinita… attraverso il raggiungimento della base costituita dal nulla… Quando abbandona la percezione della base costituita dal nulla e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il raggiungimento della base costituita da né-percezione-né-non-percezione, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza di idee prodotte in lui.
Quando abbandona la percezione della permanenza e le idee prodotte in lui non si superano attraverso la contemplazione dell’impermanenza, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza delle idee prodotte in lui.
Quando abbandona la percezione del piacere… attraverso la contemplazione del dolore… Quando abbandona la percezione di sé… attraverso la contemplazione del non sé… Quando abbandona il piacere… attraverso la contemplazione del distacco… Quando abbandona l’avidità… attraverso la contemplazione della cessazione (dell’avidità) … Quando abbandona il sorgere … attraverso la contemplazione della cessazione … Quando abbandona l’attaccamento … attraverso la contemplazione della rinuncia … Quando abbandona la percezione dell’integrità … attraverso la contemplazione della distruzione …
Quando abbandona l’accumulo… attraverso la contemplazione del decadimento… Quando abbandona la percezione dell’eterno… attraverso la contemplazione del cambiamento… Quando abbandona il segno… attraverso la contemplazione del senza segno… Quando abbandona il desiderio… attraverso la contemplazione dell’assenza di desiderio… Quando abbandona l’interpretazione errata… attraverso la contemplazione del vuoto… Quando abbandona l’interpretazione errata dovuta all’attaccamento a un nucleo… attraverso la visione profonda delle idee che è comprensione superiore… Quando abbandona l’interpretazione errata dovuta all’illusione… attraverso la comprensione e la retta visione … Quando abbandona l’interpretazione errata dovuta alla fiducia (nelle formazioni mentali)… attraverso la contemplazione del pericolo… Quando abbandona la non riflessione… attraverso la contemplazione della riflessione… Quando abbandona l’interpretazione errata dovuta alla schiavitù e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso la contemplazione del distacco, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza delle idee prodotte in lui.
Quando abbandona il coefficiente degli influssi impuri con una falsa visione e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il sentiero dell’entrata-nella-corrente, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza delle idee prodotte in lui.
Quando abbandona gli influssi impuri grossolani… attraverso il sentiero del ritornare-una-sola-volta… Quando abbandona gli influssi impuri secondari… attraverso il sentiero del non-ritorno… Quando abbandona tutti gli influssi impuri e le idee prodotte in lui non si superano l’una con l’altra attraverso il sentiero degli arahant, allora lo sviluppo è nel senso della non eccedenza di idee prodotte in lui.
Questo è il modo in cui lo sviluppo è nel senso di non eccesso di idee prodotte in lui.
Com’è lo sviluppo nel senso dell’unica funzione delle facoltà?
Quando abbandona lo zelo per i desideri sensuali e le cinque facoltà hanno un’unica funzione in lui grazie alla rinuncia, allora lo sviluppo è nel senso dell’unica funzione delle facoltà. Quando abbandona la cattiva volontà… [e così via con gli altri ostacoli].
Quando abbandona gli ostacoli e le cinque facoltà hanno un’unica funzione in lui attraverso il primo jhana, allora lo sviluppo è nel senso di un’unica funzione delle facoltà.
Quando abbandona il pensiero applicato e il pensiero sostenuto… [e così via con gli altri jhana].
Quando abbandona le percezioni della materialità, le percezioni della resistenza e le percezioni della varietà… [e così via con i restanti risultati immateriali].
Quando abbandona la percezione della permanenza… [e così via con le restanti visioni profonde principali].
Quando abbandona il coefficiente degli influssi impuri con la falsa visione… [e così via con i restanti sentieri fino a]… Quando abbandona tutti degli influssi impuri e le idee prodotte in lui hanno un’unica funzione attraverso il sentiero degli arahant, allora lo sviluppo è nel senso di un’unica funzione delle facoltà.
Ecco com’è lo sviluppo nel senso della funzione unica delle facoltà.
Com’è lo sviluppo nel senso che l’energia appropriata è efficace?
Quando abbandona lo zelo per i desideri sensuali e l’energia è efficace in lui attraverso la rinuncia, allora lo sviluppo è nel senso che l’energia appropriata è efficace. Quando… [e così via con gli altri ostacoli].
Quando abbandona gli ostacoli e l’energia è efficace in lui attraverso il primo jhana… [e così via con i restanti jhana].
Quando abbandona la percezione della materialità… [e così via con le restanti conquiste immateriali].
Quando abbandona la percezione della permanenza… [e così via con le restanti visioni profonde principali].
Quando abbandona il coefficiente degli influssi impuri con la falsa visione … [e così via con i restanti sentieri fino a]… Quando abbandona tutti gli influssi impuri e l’energia è efficace in lui attraverso il sentiero degli arahant, allora lo sviluppo è nel senso che l’energia appropriata è efficace.
Questo è il modo in cui lo sviluppo è nel senso che l’energia appropriata è efficace.
Com’è lo sviluppo nel senso della ripetizione?
Quando abbandona lo zelo per i desideri sensuali e ripete la rinuncia, allora lo sviluppo è nel senso della ripetizione. Quando… [e così via con gli altri ostacoli].
Quando abbandona gli ostacoli… [e così via con i restanti jhana].
Quando abbandona le percezioni della materialità… [e così via con i restanti risultati immateriali].
Quando abbandona la percezione della permanenza… [e così via con le restanti intuizioni principali].
Quando abbandona il coefficiente degli influssi impuri con la fals visione … [e così via con i restanti sentieri fino a]… Quando abbandona tutti gli influssi impuri e ripete il sentiero degli arahant, allora lo sviluppo è nel senso della ripetizione.
Ecco come si sviluppa nel senso della ripetizione.
Questi sono i quattro tipi di sviluppo.
201 Idee
136. Quando vede la materialità sviluppa. Quando vede la sensazione… [e così via come nel § 5 fino a] … Quando vede l’invecchiamento e la morte sviluppa.
137.-173. Quando vede la sofferenza … [e così via come nei §§ 6-43 fino a] … Quando vede il nibbana che si fonde nell’assenza di morte attraverso il suo significato di fine, sviluppa.
174. Tutte le idee che vengono sviluppate hanno un’unica funzione (il gusto). La comprensione è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio viene applicato in questo modo: ‘Queste idee devono essere sviluppate’. La comprensione è l’atto di comprendere che è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Fine della quarta parte di recitazione.
Parte v
175. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio, per cui “Queste idee devono essere realizzate”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
Dieci proposizioni
176. Un’idea da realizzare: la liberazione incrollabile del cuore.
Due idee da realizzare: il riconoscimento e la liberazione.
Tre idee da realizzare: i tre riconoscimenti.
Quattro idee da realizzare: i quattro frutti dell’ascesi.
Cinque idee da realizzare: i cinque aggregati delle Vere Idee (cioè virtù, concentrazione, conoscenza, liberazione, comprensione e visione della liberazione).
Sei idee da realizzare: i sei tipi di conoscenza diretta.
Sette idee da realizzare: i sette poteri di chi ha esaurito i parassiti.
Otto idee da realizzare: le otto liberazioni.
Nove idee da realizzare: le nove cessazioni successive.
Dieci idee da realizzare: le dieci idee dell’adepto (non istruttore).
Il Tutto
177. “Monaci, il tutto deve essere realizzato. E cos’è il tutto che deve essere realizzato? L’occhio deve essere realizzato, gli oggetti visibili devono essere realizzati, la coscienza visiva deve essere realizzata, il contatto visivo deve essere realizzato, qualsiasi sensazione che sorge con il contatto visivo come condizione, che sia piacevole o dolorosa o né dolorosa né piacevole, deve essere realizzata. L’orecchio deve essere realizzato, i suoni devono essere realizzati, … il naso deve essere realizzato, gli odori devono essere realizzati, … la lingua deve essere realizzata, … i sapori devono essere realizzati, … il corpo deve essere realizzato, gli oggetti tangibili devono essere realizzati, … la mente deve essere realizzata, le idee devono essere realizzate, la coscienza mentale deve essere realizzata, il contatto mentale deve essere realizzato, qualsiasi sensazione che sorge con il contatto mentale come condizione, sia piacevole o dolorosa o non dolorosa o non piacevole, deve essere realizzata”.
201 Idee
178. Quando vede la materialità realizza. Quando vede la sensazione… [e così via come nel § 5 fino a]… Quando vede l’invecchiamento e la morte, realizza.
179.-215. Quando vede la sofferenza… [e così via come nei §§ 6-43 fino a]… Quando vede il nibbana che si fonde nell’assenza di morte attraverso il suo significato di fine, realizza.
216. Tutte le idee che si realizzano sono state percepite. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio è applicato in questo modo”: Queste idee devono essere realizzate. La compresnione è l’atto di comprendere che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Parte vi-ix
217. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio in questo modo: “Queste idee sono caratterizzate dalla riduzione, queste idee sono caratterizzate dalla stasi, queste idee sono caratterizzate dalla distinzione, queste idee sono caratterizzate dalla penetrazione”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
218. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dal desiderio sensuale visitano un soggetto che ha ottenuto il primo jhana, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità a questo [jhana] si stabilizza, questa è un’idea di stasi. Quando la percezione e l’attenzione non accompagnate dal pensiero applicato lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione sono accompagnate da distacco e associate al dissolvimento dell’avidità, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dal pensiero applicato visitano un soggetto del secondo jhana, questa è un’idea che partecipa alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità con questo [jhana] si stabilizza, questa è un’idea di stasi. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da equanimità e piacere [corporeo] lo visitano, questa è un’idea che partecipa alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da distacco e associate al dissolvimento dell’avidità lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dalla felicità e dal piacere [corporeo] visitano un soggetto che ha ottenuto il terzo jhana, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità con questo [jhana] si stabilizza, questa è un’idea di stasi. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da né dolore né piacere lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da distacco e associate al dissolvimento dell’avidità lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dall’equanimità e dal piacere [corporeo] visitano un soggetto che ha ottenuto il quarto jhana, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità a questo [jhana] si stabilizza, questa è un’idea di stasi. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dalla base costituita dallo spazio infinito lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da distacco e associate al dissolvimento dell’avidità lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione, accompagnate dalla materialità, visitano un soggetto che ha ottenuto la base costituita dallo spazio infinito, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità con questo [raggiungimento] si stabilizza, questa è un’idea di stasi. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dalla base costituita dalla coscienza infinita lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate da distacco e associate al dissolvimento dell’avidità lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione, accompagnate dalla base costituita dallo spazio infinito, visitano un soggetto che ha ottenuto la base costituita dalla coscienza infinita, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità con questo [raggiungimento] si stabilizza, questa è un’idea che appartiene alla stasi. Quando la percezione e l’attenzione, accompagnate dalla base costituita dal nulla, lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla distinzione.
Quando la percezione e l’attenzione, accompagnate ddal distacco e associate al dissolvimento dell’avidità, lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dalla base costituita dalla coscienza infinita visitano un soggetto che ha ottenuto la base costituita dal nulla, questa è un’idea che appartiene alla riduzione. Quando la consapevolezza in conformità con questo [raggiungimento] si stabilizza, questa è un’idea che partecipa alla stasi. Quando la percezione e l’attenzione accompagnate dalla base costituita da né-percezione-né-non-percezione lo visitano, questa è un’idea che partecipa alla distinzione. Quando la percezione e l’attenzione, accompagnate dal distacco e dalla dissolvenza dell’avidità, lo visitano, questa è un’idea che appartiene alla penetrazione.
219. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “L’orecchio si applica in questo modo: Queste idee appartengono alla riduzione, queste idee appartengono alla stasi, queste idee appartengono alla distinzione, queste idee appartengono alla penetrazione. La comprensione come atto di comprensione di ciò che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Parte x–xii
220. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio in questo modo: “Tutte le formazioni mentali sono impermanenti, tutte le formazioni mentali sono dolorose, tutte le idee sono non-Sé” è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
221. L’orecchio viene applicato in questo modo: La materialità è impermanente nel senso di distruzione, dolorosa nel senso di terrore, è non-Sé nel senso di non avere un nucleo. La conoscenza di ciò che consiste nell’udito è la conoscenza come atto di conoscenza di ciò. L’orecchio viene applicato in questo modo: Sentire … [e così via come per il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … L’orecchio si applica in questo modo: L’invecchiamento e la morte sono impermanenti nel senso di distruzione, dolorosi nel senso di terrore, sono non-Sé nel senso di non avere un nucleo. La conoscenza di ciò che consiste nell’udito è la comprensione come atto di comprendere ciò.
222.Perciò è stato detto che: “L’orecchio si applica in questo modo: Tutte le formazioni mentali sono impermanenti, tutte le formazioni mentali sono dolorose, tutte le idee sono non-Sé. La comprensione come atto di comprensione, cioè conoscenza di ciò che consiste nell’udito.”
Parte xiii–xvi
223. Come è possibile che la comprensione dell’applicazione dell’orecchio in questo modo: “Questa è la nobile verità della sofferenza, questa è la nobile verità dell’origine della sofferenza, questa è la nobile verità della cessazione della sofferenza, questa è la nobile verità del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”, è la conoscenza di ciò che consiste nell’udito?
224. Qual è la nobile verità della sofferenza? La nascita è sofferenza, l’invecchiamento è sofferenza, la morte è sofferenza, il dolore e il lamento, il dolore, il lutto e la disperazione sono sofferenza, l’associazione con chi non è amato è sofferenza, la separazione da chi è amato è sofferenza, non ottenere ciò che si vuole è sofferenza, in breve i cinque aggregati [come oggetti] dell’attaccamento sono sofferenza.
225. Che cos’è la nascita? Nei vari ordini dell’essere la nascita degli esseri, il loro venire alla luce, la discesa (in un grembo), la riproduzione, la manifestazione degli aggregati, l’acquisizione delle basi [per la coscienza], ciò si chiama nascita.
226. Che cos’è l’invecchiamento? Nei vari ordini di esseri, l’invecchiamento degli esseri, la loro vecchiaia, lo stato di denti rotti, capelli grigi e rughe, la decadenza della vita e l’indebolimento delle facoltà, ciò si chiama invecchiamento.
227. Che cos’è la morte? Nei vari ordini di esseri, il passaggio degli esseri, il loro trapasso, la dissoluzione, la scomparsa, la morte, il compimento del loro tempo, la disgregazione degli aggregati, la deposizione del cadavere, l’interruzione della facoltà vitale, ciò si chiama morte.
228. Che cos’è il dolore? Il dolore, il dispiacere, la tristezza interiore, la pena interiore, il consumarsi del cuore, l’afflizione, il dardo del dolore, in colui che ha subito la perdita di parenti o di ricchezza o di salute o di virtù o di visione, o che è colpito da qualche idea dolorosa o altro, ciò si chiama dolore.
229. Che cos’è il lamento? Il gemito e il lamento, il pianto e il lamentarsi, il gemere e il compiangere, lo sfogo, il grido, l’urlo, in chi ha subito la perdita di parenti o di ricchezze o di salute o di virtù o di visione, o in chi è colpito da qualche idea dolorosa o altro, ciò si chiama lamento.
230. Che cos’è il dolore? Il disagio corporeo, il dolore corporeo, ciò che si sente come spiacevole e doloroso a causa del contatto con il corpo, la sensazione di disagio e dolore a causa del contatto con il corpo, ciò si chiama dolore.
231. Di seguito, che cos’è il dolore? Il disagio mentale, il dolore mentale, ciò che viene percepito come spiacevole e doloroso a causa del contatto con la mente, la sensazione di disagio e dolore a causa del contatto con la mente, ciò si chiama dolore.
232. Che cos’è la disperazione? L’affanno e la disperazione, la tribolazione e la preoccupazione, l’inquietudine e lo sconforto di chi ha subito la perdita di parenti o di ricchezze o di salute o di virtù o di visione, o di chi è colpito da un’idea dolorosa o da un’altra, ciò si chiama disperazione.
233. Che cos’è l’associazione con chi non è amato come sofferenza? In questo caso la coincidenza, la congiunzione, l’incontro, la fusione con quegli oggetti visibili, suoni, odori, sapori, oggetti tangibili, che sono indesiderati, non voluti, non graditi, o con quelle [persone] che desiderano il proprio danno, la propria rovina, il proprio disagio, ciò che non è la propria liberazione dalla schiavitù, ciò si chiama associazione con i non amati come sofferenza.
234. Che cos’è la separazione dall’amato come sofferenza? La non coincidenza, la non congiunzione, il non incontro, la non fusione con gli oggetti visibili, i suoni, gli odori, i sapori, gli oggetti tangibili, che sono desiderati, desiderabili, graditi, o con le persone che desiderano il proprio bene, il proprio benessere, la propria consolazione, la liberazione dalla schiavitù, la madre, il padre, il fratello, la sorella, gli amici, i compagni, i parenti o gli affini, ciò si chiama separazione dall’amato come sofferenza.
235. Che cosa non è ottenere ciò che si desidera come sofferenza? Gli esseri soggetti alla nascita esprimono questo desiderio: Oh, se non fossimo soggetti alla nascita e se la nascita non ci fosse. Ma questo non si ottiene con il [semplice] desiderio. Questo è ciò che non è ottenere il proprio desiderio come sofferenza. Gli esseri soggetti all’invecchiamento … Gli esseri soggetti alla malattia… Gli esseri soggetti alla morte… Gli esseri soggetti al dolore e al lamento, al dispiacere, al lutto e alla disperazione hanno questo desiderio: Oh, se non fossimo soggetti a dispiaceri e lamenti, dolore, lutto e disperazione e se non ci capitassero dispiaceri e lamenti, dolore, lutto e disperazione. Ma questo non si ottiene con il [semplice] desiderio. Questo è ciò che non si ottiene con la sofferenza.
236. In breve, quali sono i cinque aggregati [come oggetti] dell’attaccamento come sofferenza? Sono l’aggregato della forma [come oggetto] dell’attaccamento, l’aggregato della sensazione [come oggetto] dell’attaccamento, l’aggregato della percezione [come oggetto] dell’attaccamento, l’aggregato delle formazioni mentali [come oggetto] dell’attaccamento e l’aggregato della coscienza [come oggetto] dell’attaccamento. Questi sono quelli che vengono chiamati in breve i cinque aggregati [come oggetti] dell’attaccamento come sofferenza. Questa è chiamata la nobile verità della sofferenza.
237. Qual è la nobile verità dell’origine della sofferenza? È la brama, che produce altro essere, è accompagnata dal piacere e dall’avidità, dal piacere di questo e di quello, cioè dalla brama per i desideri sensoriali, dalla brama per l’essere, dalla brama per il non essere.
238. Ma dove nasce e dove dimora il desiderio? La brama nasce ovunque ci sia ciò che è piacevole e gradevole nel mondo, e lì dimora. E che cosa è piacevole e gradevole nel mondo? L’occhio è piacevole e gradevole nel mondo: lì nasce il desiderio, lì dimora. L’orecchio… Il naso… La lingua… Il corpo… La mente… Gli oggetti visibili… I suoni… Gli odori… I sapori… Gli oggetti tangibili… Le idee… La coscienza visiva… La coscienza uditiva… La coscienza olfattiva… La coscienza gustativa… La coscienza corporea… La coscienza mentale… Il contatto visivo… Il contatto uditivo… Il contatto olfattivo … Il contatto gustativo … Il contatto corporeo … Il contatto mentale … La sensazione del contatto visivo … La sensazione del contatto uditivo … La sensazione del contatto olfattivo … La sensazione del contatto gustativo … La sensazione del contatto corporeo … La sensazione del contatto mentale … La percezione degli oggetti visibili … La percezione dei suoni … La percezione degli odori … La percezione dei sapori … La percezione degli oggetti tangibili … La percezione delle idee … La volizione per gli oggetti visibili … La volizione per i suoni … La volizione per gli odori … La volizione per i sapori … La volizione per gli oggetti tangibili … La volizione per le idee … La brama per gli oggetti visibili … La brama per i suoni … La brama per gli odori … La brama per i sapori … La brama per gli oggetti tangibili … La brama per le idee … Il pensiero applicato agli oggetti visibili… Il pensiero applicato ai suoni… Il pensiero applicato agli odori… Il pensiero applicato ai sapori… Il pensiero applicato agli oggetti tangibili… Il pensiero applicato alle idee… Il pensiero sostenuto per gli oggetti visibili… Il pensiero sostenuto per i suoni… Il pensiero sostenuto per gli odori… Il pensiero sostenuto per i sapori… Il pensiero sostenuto per gli oggetti tangibili… Il pensiero sostenuto per le idee è piacevole e gradevole nel mondo: in esso sorge questa brama, in esso dimora.
Questa è la nobile verità dell’origine della sofferenza.
239. Qual è la nobile verità della cessazione della sofferenza? È lo svanire e il cessare per sempre, il negare, il rinunciare, il lasciar andare e il rifiutare la stessa brama.
240. Ma dove viene abbandonata la brama, dove cessa? La brama viene abbandonata ovunque ci sia ciò che è piacevole e gradevole nel mondo, e lì cessa. E che cosa è piacevole e gradevole nel mondo? L’occhio è piacevole e gradevole nel mondo: … [e così via come nel § 238] … Il pensiero sostenuto sulle idee è piacevole e gradevole nel mondo: in questo caso la brama viene abbandonata e cessa. Questa è chiamata la nobile verità della cessazione della sofferenza.
241. Qual è la nobile verità del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza? È questo nobile ottuplice sentiero, vale a dire: retta visione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta consapevolezza, retta concentrazione.
242. Che cos’è la retta visione? È la conoscenza della sofferenza, la conoscenza dell’origine della sofferenza, la conoscenza della cessazione della sofferenza, la conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza. Questa è la cosiddetta retta visione.
243. Che cos’è il retto pensiero? È il pensiero della rinuncia, il pensiero della non volontà, il pensiero della non crudeltà. Ciò si chiama retto pensiero.
244. Che cos’è la retta parola? È l’astensione dalla parola falsa, dall’astensione dalla parola maligna, dall’astensione dalla parola crudele, dall’astensione dal pettegolezzo. Ciò si chiama retta parola.
245. Che cos’è la retta azione? È l’astensione dall’uccidere gli esseri viventi, l’astensione dal prendere ciò che non è stato dato, l’astensione dalla cattiva condotta sessuale. Ciò si chiama retta condotta.
246. Che cos’è il retto modo di vivere? In questo caso un nobile discepolo, avendo rifiutato la cattiva condotta di vita, si guadagna da vivere con il retto vivere. Ciò si chiama retto modo di vivere.
247. Che cos’è il retto sforzo? In questo caso un monaco risveglia lo zelo per non far sorgere le idee malvagie non salutari non ancora sorte, e si sforza, esercita l’energia, sforza la sua mente e lotta. Risveglia lo zelo per l’abbandono delle idee malvagie non salutari appena sorte e si sforza… Risveglia lo zelo per il sorgere di idee salutari non ancora sorte e… Risveglia lo zelo per il mantenimento, la non scomparsa, il rafforzamento, l’aumento, lo sviluppo e la perfezione delle idee redditizie appena sorte e si sforza, esercita energia, sforza la sua mente e lotta. Ciò si chiama retto sforzo.
248. Che cos’è la retta consapevolezza? In questo caso, un monaco si sofferma a contemplare il corpo come corpo, con ardore, piena consapevolezza e attenzione, avendo abbandonato la cupidigia e l’angoscia per il mondo. Contempla le sensazioni come sensazioni, con ardore… Contempla la conoscenza… Contempla le idee come idee, con ardore, piena consapevolezza e attenzione, avendo abbandonato la cupidigia e l’angoscia per il mondo. Ciò si chiama retta consapevolezza.
249. Che cos’è la retta concentrazione? In questo caso, un monaco – distaccato dalla sensualità, distaccato dalle nocive qualità mentali – entra e dimora nel primo jhana: estasi e gioia nate dal distacco, accompagnate dall’idea razionale e dal pensiero discorsivo; (ii) dopo l’acquietarsi dell’idea razionale e del pensiero discorsivo, entra e dimora nel secondo jhana: estasi e gioia nate dalla concentrazione, libero dall’idea razionale e dal pensiero discorsivo; (iii) dopo lo svanire dell’estasi dimora nell’equanimità, mentalmente presente e chiaramente consapevole, fisicamente sensibile al piacere. Entra e dimora nel terzo jhana del quale i Nobili dichiarano: ‘Felice colui che dimora nell’Equanimità.’ (iv) con l’abbandono del piacere e del dolore – con l’anteriore scomparsa di gioia ed angoscia – entra e dimora nel quarto jhana: purezza dell’equanimità e della presenza mentale, al di là del piacere e del dolore.
Ciò si chiama retta concentrazione. Questa è la nobile verità del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.
250. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “L’orecchio si applica in questo modo: “Questa è la nobile verità della sofferenza, questa è la nobile verità dell’origine della sofferenza, questa è la nobile verità della cessazione della sofferenza, questa è la nobile verità del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.” La conoscenza come atto di conoscenza che è conoscenza di ciò che consiste nell’udito.
II. Virtù
251. Come è possibile che la comprensione della moderazione avvenga dopo aver ascoltato la conoscenza di ciò che consiste in virtù?
252. Cinque tipi di virtù: la virtù che consiste nella purificazione limitata, la virtù che consiste nella purificazione illimitata, la virtù che consiste nella purificazione perfetta, la virtù che consiste nella purificazione non compresa, la virtù che consiste nella purificazione placata.
253. Che cos’è la virtù che consiste nella purificazione limitata? Quella dei precetti formativi per coloro che non sono pienamente ammessi all’Ordine: è una virtù che consiste in una purificazione limitata.
254. Che cos’è la virtù che consiste in una purificazione illimitata? Quella dei precetti formativi per coloro che sono pienamente ammessi all’Ordine: è una virtù che consiste in una purificazione illimitata.
255. Qual è la virtù che consiste in una purificazione perfetta? Quella dei Magnanimi Ordinari dediti a idee proficue, che perfezionano [il sentiero] che termina con l’iniziazione (la pratica), indipendentemente dal corpo fisico e dalla vita, avendo rinunciato [all’attaccamento alla] vita: questa è la virtù che consiste nella purificazione perfetta.
256. Che cos’è la virtù che consiste nella purificazione non compresa? Quella dei sette tipi di iniziati (formatori): tale è la virtù che consiste nella purificazione non compresa.
257. Che cos’è la virtù che consiste in una tranquilla purificazione? Quella dei discepoli del Perfetto con i parassiti esauriti, degli Illuminati non dichiarati (Buddha Pacceka), dei Perfetti realizzati e pienamente illuminati: questa è la virtù che consiste in una tranquilla purificazione
258. C’è una virtù che ha un limite e una virtù che non ha limiti. Qual è la virtù che ha un limite? C’è la virtù che ha come limite il guadagno, c’è la virtù che ha come limite la fama, c’è la virtù che ha come limite i parenti, c’è la virtù che ha come limite le membra, c’è la virtù che ha come limite la vita.
Qual è la virtù che ha come limite il guadagno? In questo caso qualcuno che ha il guadagno come causa, il guadagno come condizione, il guadagno come ragione, trasgredisce un precetto formativo come intrapreso: tale virtù ha il guadagno come limite.
Qual è la virtù che ha come limite la fama? In questo caso qualcuno che ha la fama come causa, …: tale virtù ha la fama come limite.
Qual è la virtù che ha come limite i parenti? In questo caso qualcuno che ha i parenti come causa, …: tale virtù ha i parenti come limite.
Qual è la virtù che ha come limite le membra? In questo caso qualcuno che ha le membra come causa…: tale virtù ha le membra come limite.
Qual è la virtù che ha come limite la vita? In questo caso qualcuno con la vita come causa, con la vita come condizione, con la vita come ragione, trasgredisce un precetto formativo come intrapreso: tale virtù ha la vita come limite.
Questi tipi di virtù sono strappati, lacerati, offuscati, macchiati, non sono liberatori, non sono raccomandati dai saggi; sono mal compresi, non favoriscono la concentrazione, non sono una base per il non rimorso, non sono una base per la gioia, non sono una base per la felicità, non sono una base per la tranquillità, non sono una base per la beatitudine, non sono una base per la concentrazione, non sono una base per la conoscenza e la retta visione; non conducono al completo distacco, al dissolvimento dell’avidità, alla cessazione, alla pace, alla conoscenza diretta, all’illuminazione, al nibbana: queste virtù hanno un limite.
259. Qual è la virtù che non ha limiti? C’è una virtù che non ha come limite il guadagno, c’è una virtù che non ha come limite la fama, c’è una virtù che non ha come limite i parenti, c’è una virtù che non ha come limite le membra, c’è una virtù che non ha come limite la vita.
Qual è la virtù che non ha come limite il guadagno? Se qualcuno, con il guadagno come causa, con il guadagno come condizione, con il guadagno come ragione, non ha nemmeno il pensiero di trasgredire un precetto formativo come intrapreso, come potrà allora trasgredirlo effettivamente? Tale virtù non ha come limite il guadagno.
Qual è la virtù che non ha come limite la fama? In questo caso qualcuno non agisce, avendo come causa la fama, … Tale virtù non ha come limite la fama.
Qual è la virtù che non ha come limite i parenti? Qui qualcuno non ha, come causa, i parenti… Tale virtù non ha come limite i parenti.
Che cos’è la virtù che non ha come limite le membra? In questo caso qualcuno non agisce, con le membra come causa, … Tale virtù non ha le membra come limite.
Che cos’è la virtù che non ha come limite la vita? Se qualcuno, con la vita come causa, con la vita come condizione, con la vita come ragione, non ha nemmeno il pensiero di trasgredire un precetto formativo, come può trasgredirlo? Tale virtù non ha come limite la vita.
Questo tipo di virtù non è logorata, non è affrancata, non è impura, è liberatoria, è raccomandata dai saggi, non è misconosciuta, favorisce la concentrazione, è una base per il non rimorso, è una base per la gioia, è una base per la felicità, base per la tranquillità, base per la beatitudine, base per la concentrazione, base per la conoscenza e per la retta visione, conducono al completo distacco, al dissolvimento dell’avidità, alla cessazione, alla pace, alla conoscenza diretta, all’illuminazione, al nibbana: questa virtù non ha limiti.
260. Che cos’è la virtù? Quanti tipi di virtù esistono? Da cosa ha origine la virtù? Con quante idee si combina la virtù?
261. Che cos’è la virtù? C’è la virtù come volizione, la virtù come coscienza concomitante, la virtù come freno, la virtù come non trasgressione.
262. Quanti tipi di virtù esistono? Ci sono tre tipi di virtù: virtù salutare, virtù non salutare, virtù indeterminata.
263. Da cosa ha origine la virtù? La virtù salutare ha origine dalla conoscenza salutare, la virtù non salutare ha origine dalla conoscenza non salutare, la virtù indeterminata ha origine dalla conoscenza indeterminata.
264. Con quante idee si combina la virtù? La virtù si combina con la limitazione, la virtù si combina con la non trasgressione, la virtù si combina con la volizione prodotta su tale idea [come la limitazione o la non trasgressione].
Nel caso dell’uccisione di esseri viventi la virtù è nel senso della sua limitazione, la virtù è nel senso della sua non trasgressione. Nel caso di prendere ciò che non è stato dato… la cattiva condotta sessuale… le false parole… le parole maligne… le parole offensive… i pettegolezzi… la cupidigia… la cattiva volontà… Nel caso di una falsa visione la virtù è nel senso della sua limitazione, la virtù è nel senso della sua non trasgressione.
Attraverso la rinuncia, nel caso dello zelo per i desideri sensuali, la virtù è nel senso del suo contenimento, la virtù è nel senso della sua non trasgressione. Attraverso la non volontà nel caso della cattiva volontà… Attraverso la percezione della luce nel caso della rigidità e del torpore… Attraverso la non distrazione nel caso dell’agitazione… Attraverso l’indagine delle idee nel caso dell’incertezza… Attraverso la conoscenza nel caso dell’ignoranza… Attraverso la gioia nel caso della noia, la virtù è nel senso del suo contenimento, la virtù è nel senso della sua non trasgressione.
Nel primo jhana, nel caso degli ostacoli, la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione. Attraverso il secondo jhana nel caso del pensiero applicato e del pensiero sostenuto… Attraverso il terzo jhana nel caso della felicità… Attraverso il quarto jhana nel caso del piacere e del dolore, la virtù è intesa come controllo, la virtù è nel senso della loro non trasgressione.
Attraverso il raggiungimento della base costituita dallo spazio infinito nel caso delle percezioni della materialità, delle percezioni della resistenza e delle percezioni della varietà la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione. Attraverso il raggiungimento della base costituita dalla coscienza infinita nel caso della percezione della base costituita dallo spazio infinito… Attraverso il raggiungimento della base costituita dal nulla nel caso della percezione della base costituita dalla coscienza infinita… Attraverso il raggiungimento della base costituita da nè-percezione-né-non-percezione nel caso della percezione della base costituita dal nulla la virtù è intesa come controllo, la virtù è n intesa come non-trasgressione.
Attraverso la contemplazione dell’impermanenza come percezione della permanenza, la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione. Attraverso la contemplazione del dolore come percezione del piacere… Attraverso la contemplazione del non-Sé come percezione del Sé… Attraverso la contemplazione del distacco come piacere… Attraverso la contemplazione del dissolversi dell’avidità … Attraverso la contemplazione della cessazione del sorgere… Attraverso la contemplazione della rinuncia dell’attaccamento… Attraverso la contemplazione della distruzione della percezione dell’unione… Attraverso la contemplazione della decadenza dell’accumulo… Attraverso la contemplazione del cambiamento della percezione della continuità… Attraverso la contemplazione dell’assenza di segno come segno [delle formazioni]…
Attraverso la contemplazione dell’assenza di desiderio come desiderio… Attraverso la contemplazione del Nulla come falsa interpretazione… Attraverso la visione profonda delle idee, che è la comprensione superiore, come falsa interpretazione a causa dell’avidità… Attraverso la conoscenza e la retta visione come falsa interpretazione a causa della confusione… Attraverso la contemplazione del pericolo come falsa interpretazione a causa della fiducia nelle formazioni… Attraverso la contemplazione della riflessione come falsa riflessione… Attraverso la contemplazione dell’allontanamento come falsa interpretazione… Attraverso la contemplazione dell’allontanamento come falsa interpretazione. Attraverso la contemplazione del pericolo come falsa interpretazione dovuta alla dipendenza dalle formazioni… Attraverso la contemplazione della riflessione come non riflessione… Attraverso la contemplazione dell’allontanamento come falsa interpretazione dovuta alla schiavitù, la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione.
Attraverso il sentiero dell’entrata-nella-corrente, come coefficienti degli influssi impuri con una falsa visione, la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione. Attraverso il sentiero del ritornare-una-sola-volta come influssi impuri grossolani… Attraverso il sentiero del non-ritorno come influssi impuri secondari… Attraverso il sentiero della condizione di arahant come influssi impuri la virtù è intesa come controllo, la virtù è intesa come non trasgressione.
265. Cinque tipi di virtù.
Nel caso dell’uccisione di esseri viventi, l’abbandono è virtù, l’astensione è virtù, la volizione è virtù, la moderazione è virtù, la non trasgressione è virtù. Tali virtù conducono alla conoscenza senza rimorsi, alla gioia, alla felicità, alla tranquillità, alla letizia, alla ripetizione, allo sviluppo, alla valorizzazione, all’abbellimento, al requisito [per la concentrazione], alla dotazione [della concentrazione], alla perfezione, al completo distacco, al dissolvimento dell’avidità, alla cessazione, alla pace, alla conoscenza diretta, all’illuminazione, al nibbana: la purificazione che consiste nella limitazione di tali virtù è la virtù superiore. La conoscenza stabilita nella purificazione che consiste nel controllo, non diventa negligente: la purificazione che consiste nella non negligenza è la comprensione più elevata.
Egli vede correttamente la purificazione che consiste nella moderazione e vede correttamente la purificazione che consiste nella non negligenza: la purificazione che consiste nel vedere è la comprensione superiore. Il significato della moderazione è la pratica della virtù superiore, il significato della non negligenza è la pratica della comprensione superiore, il significato della visione è la pratica della conoscenza superiore. Si fa pratica facendo attenzione a questi tre tipi di pratica, si fa pratica conoscendoli, vedendoli, rivedendoli, fissando la conoscenza su di essi, risolvendo con fede su di essi, esercitando l’energia su di essi, stabilendo la consapevolezza su di essi, concentrando la comprensione su di essi, comprendendoli con la comprensione, conoscendo direttamente ciò che deve essere conosciuto direttamente, comprendendo pienamente ciò che deve essere compreso pienamente, abbandonando ciò che deve essere abbandonato, realizzando ciò che deve essere realizzato, facendo pratica sviluppando ciò che deve essere sviluppato.
Nel caso di prendere ciò che non è stato dato … [e così via con il resto dei dieci corsi di [azione] non salutare come nel § 264, ripetendo il resto del § 265 sopra in ogni caso] … Attraverso la rinuncia dello zelo per i desideri sensuali… [ripetere come nel precedente § 265 per ciascuno degli ostacoli del § 264]…
Attraverso il primo jhana degli ostacoli …
Attraverso il raggiungimento della base costituita dallo spazio infinito delle percezioni della materialità, delle percezioni della resistenza e delle percezioni della varietà …
Attraverso la contemplazione dell’impermanenza della percezione della permanenza…
Attraverso il sentiero dell’entrata-nella-corrente dei coefficienti degli influssi impuri con una falsa visione… Attraverso il sentiero del ritornare-una-sola-volta dei influssi impuri grossolani… Attraverso il sentiero del non-ritorno degli influssi impuri secondari…
Attraverso il sentiero della condizione di arahant di tutti gli influssi impuri l’abbandono è virtù, l’astensione è virtù, la volizione è virtù, la moderazione è virtù, la non-trasgressione è virtù. Tale virtù porta alla conoscenza del non rimorso, … si fa pratica sviluppando ciò che dovrebbe essere sviluppato.
266. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione della moderazione dopo l’udito (l’apprendimento) è conoscenza di ciò che consiste nella virtù.”
III. La concentrazione
267. Come è possibile che la comprensione della concentrazione dopo il contenimento sia la conoscenza di ciò che consiste nello sviluppo della concentrazione?
268. Un tipo di concentrazione: Unificazione della conoscenza.
Due tipi di concentrazione: Concentrazione mondana e concentrazione sovramondana.
Tre tipi di concentrazione: Concentrazione con pensiero applicato e pensiero sostenuto, concentrazione senza pensiero applicato e solo con pensiero sostenuto, concentrazione senza pensiero applicato e pensiero sostenuto.
Quattro tipi di concentrazione: Concentrazione con riduzione, concentrazione con stasi, concentrazione con distinzione, concentrazione con penetrazione.
Cinque tipi di concentrazione: Intensità (pervasione) di felicità, intensità (pervasione) di piacere, intensità (pervasione) di equanimità, intensità (pervasione) di luce, il segno della verifica.
Sei tipi di concentrazione: Concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso il ricordo dell’Illuminato, concentrazione… attraverso il ricordo della Vera Idea, concentrazione… attraverso il ricordo della Comunità (Sangha), concentrazione… attraverso il ricordo della virtù, concentrazione… attraverso il ricordo della generosità, concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso il ricordo del divino.
Sette tipi di concentrazione: Capacità di concentrazione, capacità di raggiungere la concentrazione, capacità di rimanere in concentrazione, capacità di uscire dalla concentrazione, capacità di mantenere la concentrazione, capacità di guidare la concentrazione.
Otto tipi di concentrazione: Concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso il kasina della terra, concentrazione… attraverso il kasina dell’acqua… attraverso il kasina del fuoco… attraverso il kasina dell’aria… attraverso il kasina blu… attraverso il kasina giallo… attraverso il kasina rosso… concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso il kasina bianco.
Nove tipi di concentrazione: C’è la concentrazione materiale inferiore, media e superiore; c’è la concentrazione immateriale inferiore, media e superiore; c’è la concentrazione del Nulla; c’è la concentrazione senza segno; c’è la concentrazione senza desiderio.
Dieci tipi di concentrazione: Concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso il gonfiore, concentrazione… attraverso il livido… attraverso l’incancrenito… attraverso il rosicchiato… attraverso lo smembrato… attraverso il tagliato e lo smembrato… attraverso il sanguinante… attraverso il verme infestato… concentrazione come unificazione mentale e non distrazione attraverso uno scheletro.
Questi sono cinquantacinque tipi di concentrazione.
269. Inoltre, ci sono venticinque significati di concentrazione: concentrazione nel significato di abbracciare, concentrazione nel significato di struttura, … nel significato di realizzazione, … di unificazione, … di non-distrazione, … di non-dissipazione, … di non-commozione, … di non-perturbazione, … concentrazione nel significato di liberazione, concentrazione dovuta alla fermezza della conoscenza attraverso l’instaurazione nell’unità, concentrazione (samādhi) poiché cerca l’identicità (samaṃ), concentrazione poiché non cerca l’ineguaglianza, concentrazione poiché cerca l’ineguaglianza, concentrazione poiché non cerca l’ineguaglianza, concentrazione poiché coglie l’ineguaglianza, concentrazione poiché non coglie l’ineguaglianza, concentrazione poiché coglie l’ineguaglianza, concentrazione poiché non coglie l’ineguaglianza, concentrazione perché entra nella stessa, concentrazione perché non entra nell’ignominia, concentrazione perché entra nella stessa, concentrazione perché non entra nell’ignominia, concentrazione perché la stessa è illuminata (jhāyati), concentrazione perché consuma (jhāpeti) l’ignominia, concentrazione perché la stessa è illuminata, concentrazione perché l’ignominia è consumata, concentrazione perché è la stessa, benessere e piacere. Questi sono i venticinque significati della concentrazione.
270. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione della concentrazione dopo il contenimento è conoscenza di ciò che consiste nello sviluppo della concentrazione”.
IV. Origine dipendente
271. Come è possibile che la comprensione delle condizioni coinvolte (discernimento) sia la conoscenza della relazione causale (presenza) delle idee?
L’ignoranza ha una relazione causale (è presente) con il sorgere delle formazioni mentali, una relazione causale (è presente) con il loro manifestarsi, una relazione causale (è presente) con il loro segno, una relazione causale (è presente) con la loro accumulazione, una relazione causale (è presente) con la loro schiavitù, una relazione causale (è presente) con il loro ostacolo, una relazione causale (è presente) con la loro origine, una relazione causale (è presente) con la loro causalità, una relazione causale (è presente) con le loro condizioni. La comprensione delle condizioni coinvolte, quindi: “L’ignoranza è una condizione, le formazioni sono condizionatamente sorte, ed entrambe queste idee sono condizionatamente sorte” in questi nove aspetti è la conoscenza della relazione causale delle idee. Nel passato e nel futuro l’ignoranza ha una relazione causale con il sorgere delle formazioni, una relazione causale con il loro manifestarsi, … una relazione causale con le loro condizioni. La comprensione delle condizioni coinvolte … [come sopra] … in questi nove aspetti è la conoscenza della relazione causale delle idee.
Le formazioni mentali hanno un rapporto causale con il sorgere della coscienza …
La coscienza ha un rapporto causale con l’insorgere della mentalità-materialità, …
La mentalità-materialità ha un rapporto causale con il sorgere della sestuplice base, …
La sestuplice base ha un rapporto causale con l’insorgere del contatto, …
Il contatto ha un rapporto causale con l’insorgere del sentimento, …
Il sentimento ha una relazione causale con l’insorgere della brama, …
La brama ha una relazione causale con l’insorgere dell’attaccamento, …
L’attaccamento ha una relazione causale con l’insorgere dell’essere.
L’essere ha una relazione causale con l’insorgere della nascita.
La nascita ha un rapporto causale con l’insorgere dell’invecchiamento e della morte… un rapporto causale con il suo verificarsi, un rapporto causale con il suo segno, un rapporto causale con il suo accumulo, un rapporto causale con la sua schiavitù, un rapporto causale con il suo impedimento, un rapporto causale con il suo risveglio, un rapporto causale con la sua causalità, un rapporto causale con la sua condizionalità.
Comprensione… conoscenza della relazione causale delle idee.
272. La comprensione delle condizioni coinvolte: “L’ignoranza è una causa, le formazioni mentali sono sorte in modo causale, ed entrambe queste idee sono sorte in modo causale”, è la comprensione della relazione causale delle idee. La comprensione delle condizioni coinvolte: “Nel passato e nel futuro l’ignoranza è una causa, le formazioni mentali sono causalmente sorte, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”, è la conoscenza della relazione causale delle idee. La comprensione delle condizioni coinvolte: “Le formazioni mentali sono una causa, la coscienza è causalmente sorta, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”, … “La coscienza è una causa, la mentalità-materialità è causalmente sorta, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”, … “La mentalità-materialità è una causa, la sestuplice base è causalmente sorta, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte” … “La sestuplice base è una causa, il contatto è causalmente sorto, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte” …
“Il contatto è una causa, la sensazione è causalmente sorta, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”… “La sensazione è una causa, il desiderio è causalmente sorto, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”… “Il desiderio è una causa, l’attaccamento è causalmente sorto, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”… “L’attaccamento è una causa, l’essere è causalmente sorto ed entrambe queste idee sono causalmente sorte” … “L’essere è una causa, la nascita è causalmente sorta ed entrambe queste idee sono causalmente sorte” … La comprensione delle condizioni dell’attaccamento è: “La nascita è una causa, l’invecchiamento e la morte sono causalmente sorti, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte”, è la conoscenza della relazione causale delle idee. La comprensione delle condizioni coinvolte: “Nel passato e nel futuro la nascita è una causa, l’invecchiamento e la morte sono causalmente sorti, ed entrambe queste idee sono causalmente sorte” è la conoscenza della relazione causale delle idee.
273. La conoscenza delle condizioni coinvolte: “L’ignoranza è dipendente, le formazioni mentali sono sorte in modo dipendente, ed entrambe queste idee sono sorte in modo dipendente”, è la conoscenza della relazione causale delle idee. La comprensione delle condizioni coinvolte: “Nel passato e nel futuro l’ignoranza è dipendente, le formazioni mentali sono sorte in modo dipendente, ed entrambe queste idee sono sorte in modo dipendente” è la conoscenza … [completare come nel § 272, ma sostituendo “dipendente” con “causa”].
274. La comprensione delle condizioni coinvolte: “L’ignoranza è una condizione, le formazioni mentali sono sorte in modo condizionato ed entrambe le idee sono sorte in modo condizionato” è la conoscenza della relazione causale delle idee. La comprensione delle condizioni coinvolte: “Nel passato e nel futuro l’ignoranza è una condizione, le formazioni mentali sono sorte in modo condizionato, ed entrambe queste idee sono sorte in modo condizionato” è la conoscenza … [completare come nel § 272, ma sostituendo “condizione” con “causa”].
275. Nell’essere-che-agisce prima [di questa vita] c’è l’illusione, che è l’ignoranza; c’è l’accumulo, che è la formazione mentale; c’è l’attaccamento, che è la brama; c’è l’adozione, che è l’attaccamento; c’è la volizione, che è l’essere; quindi queste cinque idee nell’essere-che-agisce prima [di questa vita] sono le condizioni per il legame di rinascita qui [nella vita presente]. Qui [nella vita presente] c’è il legame di rinascita, che è la coscienza; c’è la predisposizione [nel grembo materno], che è la mentalità-materialità; c’è la sensibilità, che è la base [per il contatto]; c’è ciò che viene toccato, che è il contatto; c’è ciò che viene percepito, che è la sensazione; quindi queste cinque idee nell’essere-che-rinasce qui hanno le loro condizioni nell’azione (kamma) compiuta in passato.
Qui [nella vita presente], con la maturazione delle basi, c’è l’illusione, che è l’ignoranza; c’è l’accumulo, che è la formazione mentale; c’è l’attaccamento, che è la brama; c’è l’adozione, che è l’attaccamento; c’è la volontà, che è l’essere; quindi queste cinque idee nell’essere-che-agisce qui sono le condizioni per la rinascita in futuro.
Nel futuro c’è il legame di rinascita, che è la coscienza; c’è la predisposizione [nel grembo materno], che è la mentalità-materialità; c’è la sensibilità, che è la base [per il contatto]; c’è ciò che viene toccato, che è il contatto; c’è ciò che viene percepito, che è la sensazione; così queste cinque idee nell’essere-che-rinasce nel futuro hanno le loro condizioni nell’azione (kamma) compiuta qui [nella vita presente].
Così egli conosce, vede, riconosce, penetra le quattro generalizzazioni [causa passata, risultato presente, causa presente, risultato futuro], i tre periodi di tempo e l’origine dipendente con tre legami, facendo ciò in questi venti modi [con cinque modi in ogni generalizzazione].
276. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione delle condizioni coinvolte è conoscenza della relazione causale delle idee.
V. Comprensione
277. Come è possibile che la comprensione di definire delle idee passate, future e presenti. dopo la generalizzazione sia una conoscenza della comprensione?
278. Qualsiasi materialità, sia essa passata, futura o presente, interna o esterna, grossolana o sottile, inferiore o superiore, lontana o vicina, definisce tutta la materialità come impermanente: questo è un tipo di comprensione. La definisce dolorosa: questo è un tipo di comprensione. La definisce come non Sé: questo è un tipo di comprensione. Qualsiasi sensazione, … qualsiasi percezione, … qualsiasi formazione mentale, … qualsiasi coscienza, passata, futura o presente, interna o esterna, grossolana o sottile, inferiore o superiore, lontana o vicina, definisce tutta la coscienza come impermanente: questo è un tipo di comprensione. La definisce dolorosa: questo è un tipo di comprensione. La definisce come non Sé: questo è un tipo di conoscenza.
L’occhio, che sia passato, futuro o presente, … [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … Invecchiamento e morte, che siano passati, futuri o presenti … li definisce impermanenti: questo è un tipo di conoscenza. Li definisce dolorosi: questo è un tipo di conoscenza. Li definisce come non Sé: questo è un tipo di conoscenza.
279. La comprensione di definire, dopo la generalizzazione, di “La materialità, sia essa passata, futura o presente… è impermanente nel senso di distruzione, dolorosa nel senso di terrore, non è Sé nel senso di non avere un nucleo” è la conoscenza della comprensione. La comprensione di definire, dopo la generalizzazione, di “Sensazione, … Percezione, … Formazioni mentali… Coscienza, che sia passata, futura o presente … è impermanente nel senso di distruzione, dolorosa nel senso di terrore, non è Sé nel senso di non avere un nucleo” è la conoscenza della comprensione.
La comprensione di definire, dopo la generalizzazione, così “L’occhio, che sia passato, futuro o presente, …” [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … “L’invecchiamento e la morte, che siano passati, futuri o presenti, sono impermanenti nel senso della distruzione, dolorosi nel senso del terrore, non il sé nel senso di non avere un nucleo” è la conoscenza della comprensione
280. La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “La materialità, sia essa passata, futura o presente, è impermanente, formata, origine dipendente, soggetta a distruzione, soggetta a decadenza, soggetta a dissolvimento, soggetta a cessazione” è la conoscenza della comprensione. La comprensione di definire, dopo aver generalizzato: “La sensazione, … la percezione, … le formazioni mentali, … la coscienza, che sia passata, futura o presente, è impermanente, formata, origine dipendente, soggetta a distruzione, soggetta a decadenza, soggetta a dissolvimento, soggetta a cessazione” è la conoscenza della comprensione.
La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “L’occhio, sia esso passato, futuro o presente, …” [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … “L’invecchiamento e la morte, siano essi passati, futuri o presenti … sono impermanenti, formati, origine dipendenti, soggetti a distruzione, soggetti a decadenza, soggetti a dissolvimento, soggetti a cessazione” è la conoscenza della conoscenza.
280. La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “La materialità, sia essa passata, futura o presente, è impermanente, formata, origine dipendente, soggetta a distruzione, soggetta a decadenza, soggetta a dissolvimento, soggetta a cessazione” è la conoscenza della comprensione. La comprensione di definire, dopo aver generalizzato: “La sensazione, … la percezione, … le formazioni mentali, … la coscienza, che sia passata, futura o presente, è impermanente, formata, origine dipendente, soggetta a distruzione, soggetta a decadenza, soggetta a dissolvimento, soggetta a cessazione” è la conoscenza della conoscenza.
La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “L’occhio, sia esso passato, futuro o presente, …” [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … “L’invecchiamento e la morte, siano essi passati, futuri o presenti … sono impermanenti, formati, origine dipendenti, soggetti a distruzione, soggetti a decadenza, soggetti a dissolvimento, soggetti a cessazione” è la conoscenza della comprensione.
281. La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “Con la nascita come condizione c’è invecchiamento e morte; senza la nascita come condizione non c’è invecchiamento e morte” è conoscenza della comprensione. La conoscenza di definire, dopo la generalizzazione: “Nel passato e anche nel futuro con la nascita come condizione c’è invecchiamento e morte; senza la nascita come condizione non c’è invecchiamento e morte” è conoscenza della comprensione.
La comprensione di definire, dopo la generalizzazione: “Con l’essere come condizione c’è la nascita; senza l’essere come condizione non c’è la nascita”… [e così via con gli altri membri dell’origine dipendente fino a]… La conoscenza di definire, dopo la generalizzazione: “Con l’ignoranza come condizione ci sono le formazioni mentali; senza l’ignoranza come condizione non ci sono le formazioni mentali” è la conoscenza della conoscenza. La conoscenza di definire, dopo la generalizzazione: “Nel passato e nel futuro, con l’ignoranza come condizione ci sono le formazioni mentali; senza l’ignoranza come condizione non ci sono le formazioni mentali” è la conoscenza della conoscenza.
282. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione di definire le idee passate, future e presenti dopo la generalizzazione è conoscenza della conoscenza.”
VI. Ascesa e Decadenza
283. Come è possibile che la comprensione di contemplare il cambiamento delle idee attuali è una conoscenza di contemplare l’ascesa e la decadenza?
284. La materialità presente appena sorta nasce [materialità]; la caratteristica del suo generarsi è l’ascesa, la caratteristica del suo cambiamento è la decadenza, la contemplazione è la conoscenza. La sensazione presente appena sorta… La percezione presente appena sorta… Le formazioni mentali appena sorte… La coscienza presente appena sorta nasce [coscienza]; la caratteristica del suo generarsi è l’ascesa, la caratteristica del suo cambiamento è la decadenza, la contemplazione è la conoscenza.
L’occhio presente appena sorto … [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … L’essere presente appena sorto nasce [essere]; la caratteristica del suo generarsi è l’ascesa, la caratteristica del suo cambiamento è la decadenza, la contemplazione è la conoscenza.
285. Quante caratteristiche vede chi vede l’ascesa dei cinque aggregati? Quante caratteristiche vede chi vede la decadenza dei cinque aggregati? Quante caratteristiche vede chi vede l’ascesa e la decadenza dei cinque aggregati?
Chi vede l’ascesa dei cinque aggregati vede venticinque caratteristiche. Chi vede la decadenza dei cinque aggregati vede venticinque caratteristiche. Chi vede l’ascesa e la decadenza dei cinque aggregati vede cinquanta caratteristiche.
286. Quante caratteristiche vede chi vede l’ascesa dell’aggregato della materialità (forma)? Quante caratteristiche vede chi vede la sua decadenza? Quante caratteristiche vede chi ne vede l’ascesa e la decadenza? Quante caratteristiche vede chi vede l’ascesa dell’aggregato della sensazione? … dell’aggregato della percezione? … dell’aggregato delle formazioni mentali? Quante caratteristiche vede chi vede l’ascesa dell’aggregato della coscienza? Quante caratteristiche vede chi vede la sua decadenza? Quante caratteristiche vede chi vede la sua ascesa e la sua decadenza? Chi vede l’ascesa dell’aggregato della materialità vede cinque caratteristiche, chi vede la sua decadenza vede cinque caratteristiche, chi vede la sua ascesa e la sua decadenza vede dieci caratteristiche. Chi vede l’ascesa dell’aggregato della sensazione… dell’aggregato della percezione… dell’aggregato delle formazioni mentali… Chi vede l’ascesa dell’aggregato della coscienza vede cinque caratteristiche, chi vede la sua decadenza vede cinque caratteristiche, chi vede la sua ascesa e la sua decadenza vede dieci caratteristiche.
287. Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede il sorgere dell’aggregato della materialità?
Vede il sorgere dell’aggregato della materialità come origine condizionata: Con il sorgere dell’ignoranza c’è il sorgere della materialità. Vede il sorgere dell’aggregato della materialità come origine condizionata: Con il sorgere della brama c’è il sorgere della materialità. Vede il sorgere della materialità come origine condizionata: Con il sorgere dell’azione (kamma) c’è il sorgere della materialità. Vede il sorgere della materialità come origine condizionata: Con il sorgere del nutrimento c’è il sorgere della materialità. Chi vede la caratteristica della generazione vede il sorgere dell’aggregato della materialità. Chi vede l’ascesa dell’aggregato della materialità vede queste cinque caratteristiche.
Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede la decadenza dell’aggregato di materialità?
Vede la decadenza dell’aggregato della materialità come cessazione condizionata: Con la cessazione dell’ignoranza c’è la cessazione della materialità. Vede la decadenza dell’aggregato della materialità come cessazione condizionata: Con la cessazione della brama… Con la cessazione dell’azione (kamma)… Con la cessazione del nutrimento c’è la cessazione della materialità. Chi vede la caratteristica del cambiamento vede la decadenza dell’aggregato della materialità.
Chi vede la decadenza dell’aggregato della materialità vede queste cinque caratteristiche. Chi vede l’ascesa e la decadenza vede queste dieci caratteristiche.
288. Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede il sorgere dell’aggregato della sensazione?
Vede il sorgere dell’aggregato della sensazione come origine condizionata: Con il sorgere dell’ignoranza c’è il sorgere della sensazione. Vede il sorgere dell’aggregato della sensazione come origine condizionata: Con il sorgere della brama… Con il sorgere dell’azione (kamma)… Con il sorgere del contatto c’è il sorgere della sensazione. Chi vede la caratteristica del generarsi vede il sorgere dell’aggregato della sensazione. Chi vede il sorgere dell’aggregato della sensazione vede queste cinque caratteristiche.
Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede la decadenza dell’aggregato della sensazione?
Vede la decadenza dell’aggregato della sensazione come cessazione condizionata: Con la cessazione dell’ignoranza… Con la cessazione della brama… Con la cessazione dell’azione (kamma)… Con la cessazione del contatto c’è la cessazione della sensazione. Chi vede la caratteristica del cambiamento vede la decadenza dell’aggregato della sensazione. Chi vede la decadenza dell’aggregato della sensazione vede queste cinque caratteristiche. Chi vede l’ascesa e la decadenza vede queste dieci caratteristiche
289. Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede il sorgere dell’aggregato della percezione?
Vede l’ascesa dell’aggregato della percezione… [completare come nel § 288] Chi vede l’ascesa e la decadenza vede queste dieci caratteristiche
290. Quali cinque caratteristiche vede chi vede il sorgere dell’aggregato delle formazioni mentali?
Vede il sorgere dell’aggregato delle formazioni mentali… [completare come nel § 288] Chi vede l’ascesa e la decadenza vede queste dieci caratteristiche.
291. Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede il sorgere dell’aggregato della coscienza?
Vede il sorgere dell’aggregato della coscienza ncome origine condizionata: Con il sorgere dell’ignoranza… Con il sorgere della brama… Con il sorgere dell’azione (kamma)… Con il sorgere della mentalità-materialità c’è il sorgere della coscienza. Chi vede la caratteristica del generarsi vede il sorgere dell’aggregato della coscienza.
Chi vede il sorgere dell’aggregato della coscienza vede queste cinque caratteristiche. Quali sono le cinque caratteristiche che vede chi vede la decadenza dell’aggregato della coscienza?
Vede la decadenza dell’aggregato della coscienza come cessazione condizionata: Con la cessazione dell’ignoranza… Con la cessazione della brama… Con la cessazione dell’azione (kamma)… Con la cessazione della mentalità-materialità c’è la cessazione della coscienza. Chi vede la caratteristica del cambiamento vede la decadenza dell’aggregato della coscienza. Chi vede l’ascesa e la decadenza vede queste dieci caratteristiche.
292. Chi vede l’ascesa dei cinque aggregati vede queste venticinque caratteristiche; chi vede la loro decadenza vede queste venticinque caratteristiche; chi vede la loro ascesa e la loro decadenza vede queste cinquanta caratteristiche.
293. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione di contemplare il cambiamento delle idee attuali è conoscenza di contemplare l’ascesa e la decadenza.”
294. L’aggregato della materialità ha come origine il nutrimento [fisico]; i tre aggregati della sensazione, della percezione e delle formazioni mentali hanno come origine il contatto; l’aggregato della coscienza ha come origine la mentalità-materialità.
VII. Dissoluzione
295. Come è possibile che la comprensione della dissoluzione [della conoscenza] dopo aver meditato su un oggetto sia la conoscenza della visione profonda?
296. La conoscenza che ha come oggetto la materialità sorge e si dissolve. Dopo aver meditato su questo, contempla la dissoluzione di quella conoscenza.
Contempla: come contempla? Contempla come impermanente, non come permanente; contempla come doloroso, non come piacevole; contempla come non Sé, non come Sé; diventa distaccato, non gioisce; elimina l’avidità, non la accende; causa la cessazione, non l’insorgere; rinuncia, non prova attaccamento. Quando contempla l’impermanenza, abbandona la percezione della permanenza; quando contempla il dolore, abbandona la percezione del piacere; quando contempla il non Sé, abbandona la percezione del Sé; quando diventa distaccato, abbandona il piacere; quando l’avidità svanisce, abbandona l’avidità; quando causa la cessazione, abbandona il sorgere; quando rinuncia, abbandona l’attaccamento.
La conoscenza che ha come oggetto la sensazione sorge … [completare come sopra] …
La conoscenza che ha come oggetto la percezione sorge … [completare come sopra] …
La conoscenza che ha come oggetto le formazioni sorge…
Sorge la conoscenza con la coscienza come oggetto … [completa come sopra] … quando rinuncia, abbandona l’attaccamento.
La conoscenza con l’occhio come oggetto sorge… [e così via con ciascuna delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] …
La conoscenza che ha come oggetto l’invecchiamento e la morte sorge… [completa come sopra]… quando rinuncia, abbandona l’attaccamento.
297. La sostituzione dell’oggetto,
il trasferire la comprensione,
il potere dell’avviso: questi
sono le visioni profonde che seguono la riflessione.
Definendo entrambi uguali
per deduzione dallo stesso oggetto,
l’intensità della cessazione, questi
sono le visioni profonde nel segno della decadenza.
Dopo aver meditato sull’oggetto,
contempla la dissoluzione,
L’apparenza come Nulla: questa
è la visione profonda della comprensione superiore.
Esperto nelle tre contemplazioni,
e anche nella quadruplice conoscenza,
Abile nelle tre apparenze,
ile varie visioni non lo turberanno.
298. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione del contemplare la dissoluzione [della conoscenza] dopo aver meditato su un oggetto è conoscenza della visione profonda.”
VIII. Apparenza come terrore
299. Come è possibile che la comprensione dell’apparire come terrore sia conoscenza del pericolo?
300. (1.a.) La comprensione dell’apparire come terrore, per cui “L’apparire è terrore”, è conoscenza del pericolo. La comprensione dell’apparire come terrore è quindi “L’accadere è terrore”… “Il segno è terrore”… “L’accumulo è terrore”… “Il legame di rinascita è terrore”… “La destinazione è terrore”… ” Il generare è terrore”… “Il realizzare è terrore”… “La nascita è terrore” … “L’invecchiamento è terrore” … “La malattia è terrore” … “La morte è terrore” … “Il dolore è terrore” … “Il lamento è terrore” … La comprensione dell’apparire come terrore, quindi “La disperazione è terrore” è conoscenza del pericolo.
(1.b.) La comprensione dello stato di quiete (santipada) è questa: “Il non sorgere è salvezza”. La comprensione dello stato di quiete è questa “Il non accadere è salvezza”… [e così via con il resto delle 15 idee elencate nel § 18]… La comprensione dello stato di quiete è questa “La non disperazione è salvezza”.
(1.c.) La comprensione dello stato di quiete è questa ” Il sorgere è terrore, il non sorgere è salvezza” … [e così via come nel § 18] … La comprensione dello stato di quiete è questa “La disperazione è terrore, la non disperazione è salvezza”.
301. (2.a.) La comprensione dell’apparire come terrore, quindi ” Il sorgere è sofferenza”, è conoscenza del pericolo … [e così via come nel § 19] … La comprensione dell’apparire come terrore, quindi “La disperazione è sofferenza”, è conoscenza del pericolo. (2.b.) La comprensione dello stato di quiete è questa: “Il non sorgere è beatitudine”… La comprensione dello stato di quiete è questa: “La non disperazione è beatitudine”. (2.c.) La comprensione dello stato di quiete è questa: ” Il sorgere è sofferenza, il non sorgere è beatitudine”… La conoscenza dello stato di quiete è questa: ” La disperazione è sofferenza, la non disperazione è beatitudine”.
302. (3.a.) La comprensione dell’apparire come terrore, per cui “Il sorgere è materialistico”, è conoscenza del pericolo… La comprensione dell’apparire come terrore, per cui “La disperazione è materialistica”, è conoscenza del pericolo. (3.b.) La comprensione dello stato di quiete è questa: “Il non sorgere è immateriale”… La comprensione dello stato di quiete è questa: “La non disperazione è immateriale”. (3.c.) La comprensione dello stato di quiete è questa “La disperazione è materialistica, la non disperazione è immateriale”.
303. (4.a.) La comprensione dell’apparire come terrore, quindi “L’emergere è una formazione”, è conoscenza del pericolo… La conoscenza dell’apparire come terrore, quindi “La disperazione è una formazione mentale”, è conoscenza del pericolo. (4.b.) La comprensione dello stato di quiete è questa: “Il non sorgere è nibbana”… La comprensione dello stato di quiete è questa: “La non disperazione è nibbana”.
(4.c.) La comprensione dello stato di quiete è questa: “Il sorgere è formazione mentale, il non sorgere è nibbana”… La conoscenza dello stato di quiete è questa: “La disperazione è formazione mentale, la non disperazione è nibbana”.
304. Contempla come sofferenza
Il sorgere, l’accadere e il segno,
l’accumulo, la rinascita e il legame.
E questa sua conoscenza è pericolosa.
Contempla come beatitudine il non sorgere,
e nessun evento e nessun segno,
nessun accumulo, nessun legame con la rinascita.
E questa è la sua conoscenza della quiete.
Questa conoscenza del pericolo ha
Cinque fonti per la sua origine;
Anche la conoscenza della quiete ha cinque fonti.
Dieci conoscenze che egli comprende.
Quando è esperto in questi due tipi di conoscenza
le visioni non lo turberanno.
305. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La compresnione dell’apparire come terrore è conoscenza del pericolo”.
IX. Equanimità sulle formazioni mentali
306. Come è possibile che la comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, sia la conoscenza dei tipi di equanimità riguardo alle formazioni mentali?
307. La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, [occupata dal] sorgere, è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni. mentali La comprensione del desiderio delle liberazione, della concentrazione e della calma, [occupata con] l’accadere… [e così via con il resto delle 15 idee elencate nel § 18]… La comprensione del desiderio delle liberazione, della concentrazione e della calma, [occupata con] la disperazione, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali.
308. La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “Il sorgere è sofferenza” è la conoscenza dell’equanimità delle formazioni mentali… La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “La disperazione è sofferenza” è la conoscenza dell’equanimità delle formazioni mentali.
309. La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “Il sorgere è terrore” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali… La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma per cui “La disperazione è terrore” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali.
310. La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “Il sorgere è materialista” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali… La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui ” La disperazione è materialista” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali.
311. La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “Il sorgere è una formazione mentale” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali… La comprensione del desiderio della liberazione, della concentrazione e della calma, per cui “La disperazione è una formazione mentale” è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali.
312. Il sorgere è una formazione mentale; egli osserva con equanimità quelle formazioni mentali: è quindi equanimità sulle formazioni mentali. Le formazioni mentali e l’equanimità sono entrambe formazioni mentali; egli osserva con equanimità le formazioni mentali: quindi è equanimità riguardo alle formazioni mentali. L’evento è una formazione mentale; … la disperazione è una formazione mentale; egli osserva con equanimità quelle formazioni mentali: quindi è equanimità sulle formazioni mentali. Le formazioni mentali e l’equanimità sono entrambe formazioni mentali; egli osserva con equanimità quelle formazioni mentali: quindi è equanimità sulle formazioni mentali.
313. In quanti aspetti c’è la pratica della conoscenza nell’equanimità riguardo alle formazioni mentali?
La pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali è presente in otto aspetti.
314. Quanti aspetti ha la pratica della conoscenza dell’equanimità nelle formazioni mentali nell’uomo comune? Quanti aspetti ha la pratica della conoscenza dell’equanimità nelle formazioni mentali nel novizio? Quanti aspetti ha la pratica della conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali in chi è privo di avidità? La pratica dell’equanimità nelle formazioni mentali ha due aspetti nell’uomo ordinario. La pratica dell’equanimità nelle formazioni mentali ha tre aspetti nel novizio. La pratica dell’equanimità nelle formazioni mentali ha tre aspetti in chi è privo di avidità.
315. Quali due aspetti ha la pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni nel caso dell’uomo ordinario?
Un uomo ordinario o gioisce nell’equanimità riguardo alle formazioni mentali, o le vede con visione profonda. La pratica della conoscenza dell’equanimità delle formazioni mentali ha questi due aspetti nell’uomo ordinario.
316. Quali tre aspetti ha la pratica della conoscenza dell’equanimità delle formazioni mentali nel novizio?
Un novizio o gioisce nell’equanimità riguardo alle formazioni mentali, o le vede con visione profonda, o dopo aver meditato, raggiunge la realizzazione [del sentiero]. La pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali ha questi tre aspetti nel novizio.
317. Quali tre aspetti ha la pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali in chi è privo di avidità?
Colui che è privo di avidità o vede l’equanimità sulle formazioni mentali con visione profonda, o dopo aver meditato entra nella realizzazione della fruizione o, guardando con equanimità, dimora nella sfera del Nulla, nella sfera dell’assenza di segni o nella sfera dell’assenza di desiderio. La pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali ha questi tre aspetti in chi è privo di avidità.
318. In che modo la pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali è identica nell’uomo comune e nel novizio?
Quando un uomo ordinario gioisce con equanimità sulle formazioni mentali, contamina la sua conoscenza, e questo è un ostacolo allo sviluppo, un ostacolo alla penetrazione, una condizione per il legame con le rinascite future. Quando un novizio gioisce dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali, contamina la sua conoscenza, e questo è un ostacolo allo sviluppo, un ostacolo alla penetrazione, una condizione per la rinascita futura. In questo modo c’è un’identica pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nel caso dell’uomo ordinario e nel novizio.
319. In che modo c’è un’identica pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è privo di avidità? Un uomo ordinario vede l’equanimità sulle formazioni mentali con la visione profonda come impermanente, come dolorosa, come non Sé. Un novizio vede l’equanimità delle formazioni mentali con la visione profonda come impermanente, dolorosa, come non Sé. Chi non ha avidità vede l’equanimità delle formazioni mentali come impermanenti, dolorose e come non Sé. In questo modo c’è un’identica pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è privo di avidità.
320. In che modo la pratica dell’equanimità nelle formazioni mentali è diversa nell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è privo di avidità?
L’equanimità sulle formazioni mentali è proficua nell’uomo ordinario. L’equanimità sulle formazioni mentali è proficua in un novizio. L’equanimità sulle formazioni mentali è indeterminata in chi è privo di avidità. In questo modo c’è una diversa pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nel novizio e di colui che è privo di avidità, nel senso di ciò che è salutare e di ciò che non è salutare.
321. In che modo la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali è diversa nell’uomo ordinario, nel novizio e di colui che è privo di avidità? Nell’uomo ordinario l’equanimità sulle formazioni mentali è a volte chiaramente riconosciuta e a volte non chiaramente riconosciuta. Nel novizio l’equanimità riguardo alle formazioni mentali a volte è chiaramente riconosciuta e a volte non lo è. Nel novizio l’equanimità è a volte chiaramente riconosciuta. In chi è privo di avidità, l’equanimità riguardo alle formazioni mentali è sempre chiaramente riconosciuta. In questo modo c’è una diversa pratica della conoscenza nell’uomo ordinario, nel novizio e di colui che è senza avidità, intesa come ciò che viene riconosciuto e non riconosciuto.
322. In che modo la pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali è diversa nel caso dell’uomo ordinario, nel novizio e in chi è privo di avidità?
Un uomo ordinario vede l’equanimità sulle formazioni mentali con una visione profonda immatura. Anche un novizio vede l’equanimità sulle formazioni mentali con una visione profonda immatura. Chi non ha avidità vede l’equanimità nelle formazioni mentali con una visione profonda matura. In questo modo c’è una diversa pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è senza avidità, intesa come maturità e immaturità
323. In che modo la pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali è diversa nei casi dell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è privo di avidità?
Un uomo ordinario vede l’equanimità sulle formazioni mentali con visione profonda per ottenere il sentiero dell’entrata-nella-corrente abbandonando le tre catene. Un novizio vede l’equanimità sulle formazioni mentali con visione profonda per ottenere un [sentiero] superiore, avendo abbandonato le tre catene. Colui che è privo di avidità vede l’equanimità sulle formazioni mentali con visione profonda per dimorare nella beatitudine qui e ora, avendo abbandonato tutti gli influssi impuri. È in questo modo che c’è una diversa pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nell’iniziato (formatore) e in colui che è privo di avidità, intesa come ciò che è abbandonato e di ciò che non è abbandonato.
324. In che modo la pratica della conoscenza nell’equanimità delle formazioni mentali è diversa nell’uomo ordinario, nel novizio e in colui che è privo di avidità? L’uomo ordinario o gioisce nell’equanimità delle formazioni mentali o le vede con visione profonda. Un novizio o gioisce nell’equanimità riguardo alle formazioni mentali, o le vede con visione profonda, o dopo aver meditato entra nella realizzazione [del sentiero]. Chi è privo di avidità o vede l’equanimità sulle formazioni mentali con visione profonda, o dopo aver meditato entra nella realizzazione del sentiero, o osservando con equanimità dimora nella sfera del Nulla, nella sfera del senza segno o nella sfera del senza desiderio. In questo modo c’è una diversa pratica della conoscenza nell’equanimità sulle formazioni mentali nell’uomo ordinario, nel novizio e in chi è privo di avidità, intesa come dimora e realizzazione.
325. Quanti tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la quiete? Quanti tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la visione profonda?
Otto tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la quiete. Dieci tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la visione profonda.
326. Quali sono gli otto tipi di equanimità sulle formazioni mentali che sorgono attraverso la serenità?
La comprensione della riflessione sugli ostacoli allo scopo di ottenere il primo jhana e della quiete è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sul pensiero applicato e sul pensiero sostenuto, allo scopo di ottenere il secondo jhana e la quiete, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sulla felicità allo scopo di ottenere il terzo jhana e della quiete è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sul piacere e sul dolore allo scopo di ottenere il quarto jhana, e della quiete, è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sulla percezione della materialità, sulla percezione della resistenza e sulla percezione della varietà, allo scopo di ottenere il raggiungimento della base costituita dallo spazio infinito, e della quiete, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali.
La comprensione della riflessione sulla percezione della base costituita dallo spazio infinito, allo scopo di ottenere il raggiungimento della base costituita dalla coscienza infinita e della quiete, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sulla percezione della base costituita dalla coscienza infinita, allo scopo di ottenere il raggiungimento della base costituita dal Nulla e della quiete, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sulla percezione della base che consiste nel Nulla, allo scopo di ottenere il raggiungimento della base che non consiste né nella percezione né nella non-percezione, e della quiete, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali.
Questi otto tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la quiete.
327. Quali sono i dieci tipi di equanimità sulle formazioni mentali che sorgono attraverso la visione profonda?
La comprensione della riflessione sul sorgere, sull’accadere, sul segno, sull’accumulo, sul legame di rinascita, sulla destinazione, sul generarsi, sul realizzarsi, sulla nascita, sull’invecchiamento, sulla malattia, sulla morte, sul dolore, sul lamento, sulla disperazione e sulla quiete, allo scopo di raggiungere il sentiero dell’entrata-nella-corrente, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali. La comprensione della riflessione sul sorgere, … della disperazione e della quiete, allo scopo di ottenere la fruizione del sentiero dell’entrata-nella-corrente, è la conoscenza dell’equanimità riguardo alle formazioni mentali. La comprensione… il sentiero del ritornare-una-sola-volta… la fruizione del ritornare-una-sola-volta… il sentiero del non-ritorno… la fruizione del non-ritorno… il sentiero degli arahant… [la fruizione della condizione di arahant… la dimora nel Nulla…] La comprensione la riflessione sul sorgere… la disperazione e la quiete, allo scopo di ottenere la dimora senza segno e la quiete, è la conoscenza dell’equanimità sulle formazioni mentali. Questi dieci tipi di equanimità sulle formazioni mentali sorgono attraverso la visione profonda.
328. Quanti tipi di equanimità sulle formazioni mentali sono salutari? Quanti non sono salutari? Quanti sono indeterminati?
Quindici tipi di equanimità sulle formazioni mentali sono salutari. Tre tipi di equanimità sulle formazioni mentali sono indeterminati. Non esiste un’equanimità non salutare sulle formazioni mentali.
329. [La comprensione della riflessione
e della quiete [è la seguente]:
Gli otto domini della conoscenza
sono: due per gli uomini ordinari
e tre per i novizi,
e tre per chi non ha avidità, per cui
la sua conoscenza si è allontanata.
Per la concentrazione otto condizioni,
e dieci domini per la conoscenza:
Questi costituiscono i diciotto tipi
di equanimità sulle formazioni mentali,
che sono essi stessi condizioni per
[tutti e tre i tipi di liberazione.
[Colui che ha compreso con consapevolezza
tutti questi diciotto modi, è abile nell’equanimità.
è esperto nell’equanimità
riguardo alle formazioni mentali, e quindi
Le varie visioni non lo turberanno.
330. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione del desiderio di liberazione, della riflessione e della quiete è conoscenza dei tipi di equanimità riguardo alle formazioni mentali.”
X. Cambiamento di lignaggio
331. Come è possibile che la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi dall’esterno sia una conoscenza del cambiamento di lignaggio?
332. Supera il sorgere, quindi è un cambiamento di stirpe. Supera l’accadere, … il segno … l’accumulo … il legame di rinascita … la destinazione … il generarsi … il realizzarsi … la nascita … l’invecchiamento … la malattia … la morte … il dolore … il lamento … supera la disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Supera il segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio. Entra nel non accadere, … Entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Avendo superato il sorgere, entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio. Avendo superato l’accadere, entra nel non accadere… Avendo superato la disperazione, entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Avendo superato il segno delle formazioni mentali esterne, entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
333. Emerge dal sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio. Emerge dalla disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Emerge dal segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio… Entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Essendo emerso dal sorgere, entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio… Essendo emerso dalla disperazione, entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Essendo emerso dal segno delle formazioni mentali esterne, entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
334. Abbandona il sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio… Abbandona la disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Abbandona il segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio… Entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Avendo abbandonato il sorgere, entra nel non sorgere, quindi è un cambiamento di lignaggio… Avendo abbandonato la disperazione, entra nella non disperazione, quindi è un cambiamento di lignaggio. Avendo abbandonato il segno delle formazioni mentali esterne, entra nella cessazione, nel nibbana, quindi è un cambiamento di lignaggio.
335. Quante idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la quiete? Quante idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la visione profonda? Otto idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la quiete. Dieci idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la visione profonda.
336. Quali sono le otto idee di cambiamento del lignaggio che sorgono attraverso la quiete?
Al fine di ottenere il primo jhana, supera gli ostacoli, quindi è un cambiamento di lignaggio. Allo scopo di ottenere il secondo jhana… [e così via come nel § 326 fino a]… Allo scopo di ottenere il raggiungimento della base che non consiste né nella percezione né nella non-percezione, supera la percezione della base che consiste nel Nulla, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Queste otto idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la quiete.
337. Quali sono le dieci idee di cambiamento di lignaggio che sorgono attraverso la visione profonda?
Al fine di ottenere il sentiero dell’entrata-nella-corrente, supera il sorgere, l’accadere, … [e così via come nel § 327 fino a] … la disperazione, il segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio. Al fine di ottenere la fruizione dell’entrata-nella-corrente, supera il sorgere, … la disperazione, il segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio. Al fine di ottenere il sentiero del ritornare-una-sola-volta… la fruizione del ritornare-una-sola-volta… il sentiero del non-ritorno… la fruizione del non-ritorno… il sentiero della condizione di arahant… [la fruizione della condizione di arahant… la dimora nel Nulla…] Al fine di ottenere la dimora senza segno, supera il sorgere… la disperazione, il segno delle formazioni mentali esterne, quindi è un cambiamento di lignaggio.
Queste dieci idee di cambiamento di lignaggio sorgono attraverso la visione profonda.
338. Quante idee di cambiamento di lignaggio sono salutari? Quante sono poco salutari? Quante sono indeterminate?
Quindici idee di cambiamento di lignaggio sono salutari. Tre idee di cambiamento di lignaggio sono indeterminate. Non esiste un’idea di cambiamento di lignaggio non salutare.
339. Il materialismo e il suo contrario,
Il desiderio e l’assenza di desiderio,
Il vincolo e l’assenza di vincoli,
L’emerso e anche il non emerso.
Per la concentrazione otto condizioni,
e dieci domini per la conoscenza:
Questi sono i diciotto tipi
di cambiamento delle idee del lignaggio.
Che sono a loro volta condizioni per
[tutti e tre i tipi di liberazione.
[Colui che ha compreso
tutti questi diciotto modi, è esperto nell’allontanare
è esperto sia nell’allontanare che nell’emergere
come nell’emergere, e quindi
le varie visioni non lo turberanno.
340. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è nel senso dell’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione dell’emergere e l’allontanamento dall’esterno è il cambiamento della conoscenza del lignaggio.”
Parte xi – Il sentiero
341. Come è possibile che la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi [l’esterno e l’interno] sia la conoscenza del sentiero?
342. Nel momento in cui il sentiero entra nella corrente:
La retta visione nel senso di vedere (a) emerge dalla falsa visione, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, e (b) esternamente emerge da tutti i segni;Perciò è stato detto: “La conoscenza del sentiero è la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi”.
Il retto pensiero, nel senso di dirigersi verso (a) l’emergere…
Emerge la retta parola nel senso di abbracciare (a)…
Emerge la retta azione nel senso di originare (a)…
Emerge il retto modo di vivere nel senso di purificare (a) …
Emerge il retto sforzo nel senso di esercitare (a)…
Emerge la retta consapevolezza nel senso di stabilire (a) …
La retta concentrazione nel senso di non distrazione (a) emerge dalla falsa concentrazione ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, e (b) esternamente emerge da tutti i segni;Perciò è stato detto: “La conoscenza del sentiero è la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi”.
343. Nel momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta:
La retta visione nel senso di vedere… la retta concentrazione nel senso di non distrazione (a) emerge dalle grossolane catene dell’avidità per i desideri sensuali e della resistenza, dalle grossolane tendenze sottostanti all’avidità per i desideri sensuali e alla resistenza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che si verificano in conseguenza di essi, e (b) esternamente emerge da tutti i segni;Perciò è stato detto: “La conoscenza del sentiero è la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi”.
344. Nel momento del sentiero del non-ritorno:
La retta visione nel senso di vedere… la retta concentrazione nel senso di non distrazione, (a) emerge dalle catene secondarie dell’avidità per i desideri sensuali e della resistenza, dalle tendenze secondarie sottostanti all’avidità per i desideri sensuali e alla resistenza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, e (b) esternamente emerge da tutti i segni;Perciò è stato detto: “La conoscenza del sentiero è la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi”.
345. Nel momento del sentiero degli arahant:
La retta visione nel senso di vedere… La retta concentrazione nel senso di non distrazione (a) emerge dall’avidità per l'[essere] materiale, dall’avidità per l'[essere] immateriale, dalla presunzione (orgoglio), dall’agitazione, dall’ignoranza, dalle tendenze sottostanti alla presunzione (orgoglio), all’ignoranza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che si verificano in conseguenza di essi, e (b) esternamente emerge da tutti i segni;Perciò è stato detto: “La conoscenza del sentiero è la comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi”.
346. Egli consuma il non nato con il nato:
È così che (leggi) jhāna prende il suo nome.
Grazie all’abilità nella liberazione da jhana
Le varie visioni non lo turberanno.
Se dopo essersi concentrato vede con visione profonda,
E allo stesso modo, dopo la visione profonda, si concentra,
Allora la visione profonda e la quiete avanzano
livellati e uniti in modo uniforme.
Vedere le formazioni mentali come dolorose
e la cessazione come piacevole
Da entrambi emerge la conoscenza
Per toccare lo Stato dell’assenza di morte.
Conosce il sentiero della liberazione
Esperto nella differenza e nell’unità;
Quando è esperto nei due tipi di conoscenza,
Le varie visioni non lo turberanno.
347. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione dell’emergere e dell’allontanarsi da entrambi è conoscenza del sentiero”.
Parte xii. Fruizione
348. Come è possibile che la comprensione della tranquillità dei processi sia una conoscenza della fruizione?
349. Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente:
La retta visione, nel senso di vedere, emerge dalla falsa visione, emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente emerge da tutti i segni. La retta visione sorge grazie alla tranquillità di quel processo: questa è la fruizione del sentiero.
Il retto pensiero nel senso di dirigere su emerge…
Emerge la retta parola nel senso di abbracciare…
Emerge la retta azione nel senso di originare…
Emerge il retto modo di vivere nel senso di purificare…
Emerge il retto sforzo nel senso di esercitare…
Emerge la retta consapevolezza nel senso di stabilire…
La retta concentrazione nel senso di non distrazione emerge dalla falsa concentrazione ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente emerge da tutti i segni. La retta concentrazione sorge grazie alla tranquillità di quel processo: questa è la fruizione del sentiero.
350. Nel momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta:
La retta visione nel senso di vedere… la retta concentrazione nel senso di non distrazione emerge dalle grossolane catene dell’avidità per i desideri sensuali e della resistenza, dalle grossolane tendenze sottostanti all’avidità per i desideri sensuali e alla resistenza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente emerge da tutti i segni. La retta visione sorge grazie alla tranquillità di quel processo: questa è la fruizione del sentiero.
351. Nel momento del sentiero del non-ritorno:
La retta visione nel senso di vedere… la retta concentrazione nel senso di non distrazione emerge dalle catene secondarie dell’avidità per i desideri sensuali e della resistenza, dalle tendenze secondarie sottostanti all’avidità per i desideri sensuali e alla resistenza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati che ne derivano, ed esternamente emerge da tutti i segni. La retta visione sorge grazie alla tranquillità di quel processo: questa è la fruizione del sentiero.
352. Nel momento del sentiero degli arahant:
La retta visione nel senso di vedere… la retta concentrazione nel senso di non distrazione emerge dall’avidità per l'[essere] materiale, dall’avidità per l'[essere] immateriale, dalla presunzione (orgoglio), dall’agitazione, dall’ignoranza, dalle tendenze sottostanti alla presunzione (orgoglio), all’avidità per l’essere e all’ignoranza, ed emerge dagli influssi impuri e dagli aggregati ad essi conseguenti, ed esternamente emerge da tutti i segni. La retta visione sorge grazie alla tranquillità di quel processo: questa è la fruizione del sentiero.
353. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della tranquillità dei processi è conoscenza della fruizione”.
Parte xiii. Liberazione
354. Come è possibile che la comprensione della contemplazione di ciò che è eliminato sia la conoscenza della liberazione?
355. Con il sentiero dell’entrata-nella-corrente, le seguenti imperfezioni sono completamente eliminate nella sua cognizione:
visione [falsa] dell’individualità,
incertezza,
falsa comprensione della virtù e del dovere,
la tendenza di fondo alla visione [falsa],
la tendenza all’incertezza.
La cognizione è liberata, completamente liberata, da queste cinque imperfezioni con le loro modalità di ossessione.
La conoscenza è intesa come liberazione da queste cose e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere queste cose.Perciò è stato detto che: “La comprensione della contemplazione di ciò che è eliminato è conoscenza della liberazione”.
356. Con il sentiero del ritornare-una-sola-volta, le seguenti imperfezioni sono completamente eliminate nella sua conoscenza:
la grossolana catena dell’avidità per i desideri sensuali,
la grossolana catena della resistenza,
la grossolana tendenza di fondo all’avidità per i desideri sensuali,
la grossolana tendenza di fondo alla resistenza.
La cognizione è liberata, completamente liberata, da queste quattro imperfezioni con le loro modalità di ossessione.
La conoscenza è intesa come liberazione da queste cose e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere queste cose.Perciò è stato detto che: “La comprensione della contemplazione di ciò che è eliminato è conoscenza della liberazione”.
357. Il sentiero del non-ritorno elimina completamente le seguenti imperfezioni:
l’ostacolo secondario dell’avidità per i desideri sensuali,
la catena secondaria della resistenza,
la tendenza secondaria all’avidità per i desideri sensuali,
la tendenza secondaria alla resistenza.
La cognizione è liberata, completamente liberata, da queste quattro imperfezioni con le loro modalità di ossessione.
La conoscenza è intesa come liberazione da queste cose e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere queste cose.Perciò è stato detto che: “La comprensione della contemplazione di ciò che è eliminato è conoscenza della liberazione”.
358. Con il sentiero degli arahant le seguenti imperfezioni sono completamente eliminate nella sua conoscenza:
avidità di [essere] materiale,
avidità di [essere] immateriale,
presunzione (orgoglio),
agitazione,
ignoranza,
la tendenza di fondo alla presunzione (orgoglio),
la tendenza di fondo all’avidità di essere,
la tendenza di fondo all’ignoranza.
La cognizione è liberata, completamente liberata, da queste otto imperfezioni con le loro modalità di ossessione.
La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della contemplazione di ciò che è eliminato è conoscenza della liberazione”.
Parte xiv. Verifica
359. Come è possibile che la comprensione della visione profonda delle idee che si ottiene sia una conoscenza della verifica?
360. Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente:
Si raggiunge la retta visione nel senso di vedere, il retto pensiero nel senso di dirigere su di sé, la retta parola nel senso di abbracciare…, la retta azione nel senso di originare…, il retto modo di vivere nel senso di purificare…, il retto sforzo nel senso di esercitare… , la retta consapevolezza nel senso di stabilire…, la retta concentrazione nel senso di non distrazione; si raggiunge quindi il fattore dell’illuminazione della consapevolezza nel senso di stabilire, il fattore dell’illuminazione dell’investigazione delle idee nel senso di investigare… il fattore dell’illuminazione dell’energia nel senso di esercitare…, il fattore dell’illuminazione della felicità nel senso dell’intenzione su…, il fattore dell’illuminazione della tranquillità nel senso della pace…, il fattore dell’illuminazione della concentrazione nel senso della non distrazione…, il fattore dell’illuminazione dell’equanimità nel senso della riflessione; si raggiunge il potere della fede nel senso di incrollabilità della non-fede, il potere dell’energia nel senso di incrollabilità dell’ozio…, il potere della consapevolezza nel senso di incrollabilità della negligenza…, il potere della concentrazione nel senso di incrollabilità dell’agitazione…, il potere della comprensione nel senso di incrollabilità dell’ignoranza; si raggiunge la facoltà della fede nel senso di risoluzione, la facoltà dell’energia nel senso di sforzo…, la facoltà della consapevolezza nel senso di stabilire…, la facoltà della concentrazione nel senso di non distrazione…, la facoltà della comprensione nel senso di vedere; le facoltà nel senso di dominio; i poteri nel senso di incrollabilità… i fattori dell’illuminazione nel senso di uscita…, il sentiero nel senso di causa…, i fondamenti della consapevolezza nel senso di stabilire…, i retti sforzi nel senso di impegnarsi… le basi del successo nel senso di realizzare…, l’attualità nel senso di tale (veridicità) sono poi raggiunti; si raggiunge la quiete nel senso di non distrazione, la visione profonda nel senso di contemplazione…, la quiete e la visione profonda nel senso di funzione unica…, l’ unione nel senso di non eccedenza; si raggiunge quindi la purificazione della virtù nel senso di moderazione, la purificazione della conoscenza nel senso di non distrazione…, la purificazione della visione nel senso di vedere…, la liberazione nel senso di essere liberati…, il riconoscimento nel senso di penetrazione…, la liberazione nel senso di rinuncia…, la conoscenza della distruzione nel senso di recidere; nel senso di radice, si raggiunge lo zelo; nel senso di origine, l’attenzione …; nel senso di combinazione, il contatto …; nel senso di incontro, la sensazione …; nel senso di primo piano, la concentrazione …; nel senso di dominio, la consapevolezza …; nel senso di essere il più importante di tutti, la comprensione …; nel senso di essere il nucleo (il gusto), la liberazione …; nel senso di essere il cuore (il gusto), la liberazione …; nel senso di essere la radice (il gusto), la liberazione …; nel senso di radice, lo zelo. ; nel senso di dominio, la consapevolezza…; nel senso di essere il più importante di tutti, la conoscenza…; nel senso di essere il nucleo (il gusto), la liberazione…; nel senso di fine, il nibbana, che si fonde con l’assenza di morte. Dopo essere emerso, passa in rassegna. Si raggiungono quindi queste idee.
361. Nel momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente: La retta visione nel senso di vedere è allora raggiunta; il retto pensiero … [e così via come nel § 360 fino a] …, la liberazione nel senso di rinuncia …, la conoscenza del non sorgere nel suo significato di tranquillità è allora raggiunta; lo zelo nel senso di radice è allora raggiunto; l’attenzione … [e così via come nel § 360 fino a] …, il nibbana, che si fonde nell’assenza di morte, nel senso di fine è allora raggiunto. Dopo essere emerso, passa in rassegna. Si raggiungono quindi queste idee.
362. Nel momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta: … [come nel § 360] …
363. Nel momento della fruizione del ritornare-una-sola-volta: … [come nel § 361] …
364. Nel momento del sentiero del non-ritorno: … [come al § 360] …
365. Nel momento della fruizione del non-ritorno: … [come nel § 361] …
366. Nel momento del sentiero degli arahant: … [come in § 360] …
367. Nel momento della fruizione della condizione di arahant: La retta visione … [e così via come nel § 361 fino a] …, si raggiunge il nibbana, che si fonde nell’assenza di morte, nel senso di fine. Dopo essere emerso, passa in rassegna. Si raggiungono quindi queste idee.
368. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della visione profonda delle idee a cui poi si arriva è comprensione conoscenza della verifica”.
Parte xv. Definizione interna
369. Come è possibile che la comprensione della definizione interna sia una conoscenza della differenza delle basi fisiche?
370. Come definisce le idee internamente? Definisce l’occhio internamente, definisce l’orecchio internamente, … il naso … la lingua … il corpo …, definisce la mente internamente.
371. Come definisce l’occhio internamente? Lo definisce in questo modo: L’occhio è prodotto dall’ignoranza. Lo definisce in questo modo: L’occhio è prodotto dalla brama… L’occhio è prodotto dall’azione… L’occhio è prodotto dal nutrimento… L’occhio deriva [per attaccamento] dalle quattro grandi entità… L’occhio è sorto… Lo definisce in questo modo: L’occhio è raggiunto. Lo definisce in questo modo: L’occhio, non essendo stato, essendo stato prodotto, non sarà. Lo definisce come spazialmente finito. Lo definisce in questo modo: L’occhio è impermanente, eterno, soggetto a cambiamenti. Lo definisce in questo modo: L’occhio è impermanente, formato, origine dipendente, soggetto a distruzione, soggetto a decadenza, soggetto a dissolvimento, soggetto a cessazione. Definisce l’occhio come impermanente, non come permanente; lo definisce come doloroso, non come piacevole; lo definisce come non Sé, non come Sé; diventa distaccato, non si diletta; provoca l’affievolimento dell’avidità, non la infiamma; provoca la cessazione, non origina; rinuncia, non prova attaccamento. Definendo l’impermanenza, abbandona la percezione della permanenza; definendo il dolore, abbandona la percezione del piacere; definendo il non Sé, abbandona la percezione del Sé; diventando distaccato, abbandona il piacere; causando il dissolvimento, abbandona l’avidità; causando la cessazione, abbandona l’origine; rinunciando, abbandona l’attaccamento. Ecco come definisce l’occhio internamente.
372. Come definisce l’orecchio internamente? … [come nel § 371] …
373. Come definisce il naso internamente? … [come nel § 371] …
374. Come definisce la lingua internamente? … [come nel § 371] …
375. Come definisce il corpo internamente? … [come al § 371] …
376. Come definisce la mente internamente? … [come nel § 371] … Ecco come definisce la mente internamente.
377. Così definisce internamente le idee. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione del definire internamente è conoscenza della differenza nelle basi fisiche”.
Parte xvi. Definizione esterna
378. Come è possibile che la comprensione della definizione esterna sia una conoscenza della differenza nei domini [delle basi fisiche]?
379. Come definisce le idee esternamente? Definisce esternamente gli oggetti visibili, definisce i suoni… gli odori… i sapori… gli oggetti tangibili… definisce esternamente le idee.
380. Come definisce gli oggetti visibili esternamente? Li definisce in questo modo: Gli oggetti visibili sono prodotti dall’ignoranza. Egli … [e così via come nel § 371 fino a] … rinuncia, abbandona l’attaccamento. Ecco come definisce gli oggetti visibili esternamente.
381-385. Come definisce i suoni esternamente… [e così via come nei §§ 372-376 fino a] … Così definisce le idee esternamente.
386. [In questo modo definisce le idee esternamente]. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione del definire esternamente è conoscenza della differenza nei domini [delle basi fisiche]”.
Parte xvii. Comportamento
387. Come è possibile che la comprensione della definizione del comportamento sia una conoscenza della differenza del comportamento?
388. Comportamento: ci sono tre tipi di comportamento: comportamento della coscienza, comportamento dell’incoscienza, comportamento della conoscenza.
389. Che cos’è il comportamento della coscienza?
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato allo scopo di vedere gli oggetti visibili è un comportamento della coscienza. Il significato di vedere gli oggetti visibili come coscienza visiva è un comportamento della coscienza. Il principio mentale risultante [che si verifica] come atto di dirigersi su [l’oggetto] perché gli oggetti visibili sono stati visti è un comportamento della coscienza. Il principio mentale della coscienza risultante [che si verifica] a causa del dirigersi verso gli oggetti visibili è un comportamento della coscienza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato allo scopo di udire i suoni è un comportamento della coscienza. Il significato dell’udire i suoni come coscienza uditiva è un comportamento della coscienza… [e così via come sopra]…
L’atto dell’avviso funzionale indeterminata allo scopo di sentire gli odori…
L’atto dell’avviso funzionale indeterminata allo scopo di assaggiare i sapori…
L’atto di pubblicità funzionale indeterminata allo scopo di toccare oggetti tangibili…
L’atto dell’avviso funzionale indeterminata allo scopo di conoscere le idee è un comportamento della coscienza. Il significato della conoscenza delle idee come mente-coscienza è un comportamento della coscienza. Il principio-mente risultante [che si verifica] come l’atto di dirigere su [l’oggetto] perché le idee sono state conosciute è un comportamento della coscienza. Il principio mente-coscienza risultante [che si verifica] a causa dell’orientamento sulle idee è un comportamento della coscienza.
390. Il comportamento della coscienza: In che senso comportamento della coscienza?
Si comporta senza avidità: questo è un comportamento della coscienza. Si comporta senza odio: questo è un comportamento della coscienza. Si comporta senza illusione: … Si comporta senza presunzione (orgoglio): … Si comporta senza visione [falsa]: … Si comporta senza agitazione: … Si comporta senza incertezza: … Si comporta senza tendenza di fondo: … Si comporta distaccato dall’avidità: … Si comporta dissociato dall’odio: … Si comporta distaccato dall’illusione: … Si comporta distaccato dalla presunzione (orgoglio): … Si comporta in modo distaccato da una falsa visione: … Si comporta in modo distaccato dall’agitazione: … Si comporta in modo distaccato dall’incertezza: … Si comporta in modo distaccato dalla tendenza di fondo: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni salutari … Si comporta in modo distaccato dalle azioni non redditizie: … Si comporta in modo dissociato da azioni riprovevoli: … Si comporta in modo distaccato da azioni non riprovevoli: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni oscure: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni luminose: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni che danno piacere: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni che provocano dolore: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni che producono piacere: … Si comporta in modo distaccato dalle azioni che producono dolore: … Si comporta nei confronti di ciò che è conosciuto [oggetto]: Questo è un comportamento della coscienza. Tale è il comportamento della coscienza: questo è un comportamento della coscienza. Questa conoscenza è naturalmente pura, nel senso dell’assenza di influssi impuri: questo è un comportamento della coscienza.
391. Che cos’è il comportamento di non conoscenza?
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’avidità verso oggetti visibili gradevoli è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’avidità è un comportamento di non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’odio per gli oggetti visibili sgradevoli è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’odio è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’illusione per un oggetto indipendentemente da [avidità o odio] è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’illusione è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso della presunzione (orgoglio) come vincolo è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso della presunzione (orgoglio) è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulsione della visione [falsa] come incomprensione è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulsione della visione [falsa] è un comportamento della non conoscenza.
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’agitazione come distrazione è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’agitazione è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’incertezza come inconcludenza è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’incertezza è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso della tendenza di fondo come incostanza è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso della tendenza di fondo è un comportamento della non conoscenza.
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’avidità dei suoni è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’avidità è un comportamento della non conoscenza. L’atto … [e così via come sopra] …
dell’avidità per gli odori…
… dell’avidità per i sapori…
… dell’avidità per gli oggetti tangibili…
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso dell’avidità per le idee è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso dell’avidità è un comportamento della non conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato ai fini dell’impulso della tendenza di fondo è un comportamento della coscienza: l’atto dell’impulso della tendenza di fondo è un comportamento della non conoscenza.
392. Il comportamento della non conoscenza: in che senso comportamento della non conoscenza?
Si comporta con avidità: questo è un comportamento della non conoscenza. Si comporta con l’ odio: questo è un comportamento della non conoscenza. Si comporta con illusione: questo è un comportamento della non conoscenza. Si comporta con presunzione (orgoglio): questo è un comportamento della non conoscenza…. Si comporta con una visione [falsa]: … Si comporta con agitazione: … Si comporta con incertezza: … Si comporta con tendenza di fondo: … Si comporta associato all’avidità: … Si comporta associato all’odio: … Si comporta associato all’illusione: … Si comporta associato alla presunzione (orgoglio): … Si comporta associato alla visione [falsa]: … Si comporta associato all’agitazione: … Si comporta associato all’incertezza: … Si comporta associato alla tendenza di fondo: … Si comporta distaccato da azioni salutari: … Si comporta associato ad azioni non salutari: … Si comporta associato ad azioni riprovevoli: … Si comporta distaccato da azioni non riprovevoli: … Si comporta associato ad azioni oscure: … Si comporta distaccato da azioni luminose: … Si comporta distaccato da azioni che procurano piacere: … Si comporta associato alle azioni che procurano dolore: … Si comporta distaccato da azioni che producono piacere: … Si comporta associato ad azioni che producono dolore: … Si comporta verso ciò che non si conosce: questo è un comportamento della non conoscenza.
393. Che cos’è il comportamento della conoscenza?
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato allo scopo di contemplare l’impermanenza è un comportamento della coscienza: la contemplazione dell’impermanenza è un comportamento della conoscenza. L’atto dell’avviso funzionale indeterminato allo scopo di contemplare il dolore… allo scopo di contemplare il non Sé… allo scopo di contemplare il distacco… allo scopo di contemplare il dissolvimento… allo scopo di contemplare la cessazione… per contemplare la rinuncia… per contemplare la distruzione… per contemplare la decadenza… per contemplare il cambiamento… per contemplare l’assenza di segno… per contemplare l’assenza di desiderio… per contemplare il Nulla… per la visione profonda delle idee, che è la comprensione superiore… per la conoscenza e la retta visione… per la contemplazione del pericolo… per la contemplazione della riflessione è un comportamento della coscienza: la contemplazione della riflessione è un comportamento della conoscenza.
L’atto dell’avviso funzionale indeterminato allo scopo di contemplare l’abbandono è un comportamento della coscienza: la contemplazione dell’abbandono è un comportamento della conoscenza. Il sentiero dell’entrata-nella-corrente è un comportamento della conoscenza. La fruizione dell’entrata-nella-corrente… il sentiero del ritornare-una-sola-volta… la fruizione del ritornare-una-sola-volta… il sentiero del non-ritorno… la fruizione del non-ritorno… il sentiero della condizione di arahant è un comportamento della conoscenza. La fruizione della condizione di arahant è un comportamento della conoscenza.
394. Il comportamento della conoscenza: in che senso comportamento della conoscenza?
Si comporta senza avidità: questo è un comportamento della conoscenza. Si comporta senza odio: … Si comporta senza illusione: … Si comporta senza presunzione (orgoglio): … Si comporta senza falsa visione: … Si comporta senza agitazione: … Si comporta senza incertezza: … Si comporta senza tendenza di fondo: … Si comporta distaccato dall’avidità: … Si comporta distaccato dall’odio: … Si comporta distaccato dall’illusione: … Si comporta distaccato dalla presunzione (orgoglio): … Si comporta distaccato da una falsa visione: … Si comporta distaccato dall’agitazione: … Si comporta distaccato dall’incertezza: … Si comporta distaccato dalla tendenza di fondo: … Si comporta distaccato alle azioni salutari: … Si comporta distaccato da azioni non salutari: … Si comporta distaccato da azioni riprovevoli: … Si comporta distaccato da azioni non riprovevoli: … Si comporta distaccato da azioni oscure: … Si comporta distaccato da azioni luminose: … Si comporta associato ad azioni che procurano piacere: … Si comporta distaccato da azioni che provocano dolore: … Si comporta associato ad azioni che producono piacere: … Si comporta distaccato da azioni che producono dolore: … Si comporta verso il conosciuto: questo è un comportamento della conoscenza.
395. Il comportamento della coscienza è uno, il comportamento della non conoscenza è un altro, il comportamento della conoscenza è un altro ancora.
La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della definizione del comportamento è conoscenza della differenza nel comportamento”.
Parte xviii. Piani
396. Come è possibile che la comprensione della definizione delle quattro idee sia una conoscenza della differenza di piano?
397. Ci sono quattro piani: la sfera del desiderio sensuale, la sfera materiale, la sfera immateriale e la sfera non inclusa.
398. Qual è il piano della sfera del desiderio sensuale? Ponendo gli inferi Avīci come limite inferiore e i deva Paranimmitavasavatti come limite superiore, gli aggregati, i principi, le basi, la materialità, la sensazione, la percezione, le formazioni mentali e la coscienza, che si trovano in questo intervallo, hanno la loro sfera qui, sono inclusi qui: questi sono i piani della sfera del desiderio sensuale.
399. Che cos’è il piano della sfera materiale? Ponendo il mondo di Brahmā come limite inferiore e i deva Akaniṭṭha come limite superiore, le idee di conoscenza e di coscienza, che sono concomitanti in colui che ha raggiunto [quel piano con la meditazione] o che è rinato [lì] o che [come arahant] sta dimorando [lì] nel benessere qui e ora, e che [idee] hanno la loro sfera qui, sono incluse qui: questi sono i piani della sfera materiale.
400. Che cos’è il piano della sfera immateriale? Ponendo come limite inferiore i deva della base che consiste nello spazio infinito e come limite superiore i deva della base che non consiste né nella percezione né nella non-percezione, sono incluse le idee di conoscenza e di coscienza, che sono concomitanti in colui che ha raggiunto o che è rinato o che sta dimorando nel benessere qui e ora, le quali [idee] hanno la loro sfera qui: questi sono i piani della sfera immateriale.
401. Che cos’è il piano non incluso? I sentieri non inclusi, le fruizioni dei sentieri e il principio non formato: questi sono i piani non inclusi. Questi sono quattro piani.
402. Altri quattro piani: quattro fondamenti della consapevolezza, quattro retti sforzi, quattro basi per il successo (‘vie del potere’), quattro jhana, quattro stati illimitati, quattro conquiste della sfera immateriale, quattro discriminazioni, quattro tipi di progresso, quattro oggetti di supporto, quattro patrimoni dei Nobili, quattro casi di aiuto, quattro benedizioni, quattro passi nella Vera Idea. Questi sono [ciascuno] i quattro piani.
403. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della definizione delle quattro idee è conoscenza della differenza di piano”.
Parte xix. Idee
404. Come è possibile che la comprensione della definizione di nove idee sia una conoscenza della differenza di idee?
405. Come definisce le idee? Definisce le idee della sfera del desiderio sensuale come salutari, le definisce non salutari, le definisce indeterminate. Definisce le idee della sfera materiale come salutari, le definisce come indeterminate. Definisce le idee della sfera immateriale come salutari, le definisce come indeterminate. Definisce le idee non incluse come salutari, le definisce come indeterminate
406. Come fa a definire le idee della sfera del desiderio sensuale come salutari, a definirle come non salutari, a definirle come indeterminate?
Definisce i dieci corsi d’azione salutari come salutari, definisce i dieci corsi d’azione non salutari come non salutari. Definisce la materialità e l’azione del risultato [conoscenza] e la funzione [conoscenza] come indeterminata. Così definisce le idee della sfera dei desideri e dei sensi come salutari, le definisce come non salutari, le definisce come indeterminate.
Come fa a definire le idee della sfera materiale come salutari e a definirle come indeterminate?
Definisce i quattro jhana come salutari per chi si stabilisce [rinascendo] qui [nella sfera del desiderio sensuale], definisce i quattro jhana come indeterminati per chi rinasce lì [nella sfera materiale]. È così che definisce le idee della sfera materiale come salutari, le definisce come indeterminate.
Come fa a definire le idee della sfera immateriale come salutari e a definirle come indeterminate?
Definisce le quattro conquiste della sfera immateriale come salutari per chi si stabilisce qui, definisce le quattro conquiste della sfera immateriale come indeterminate per chi rinasce lì. Ecco come definisce le idee della sfera immateriale come salutari, le definisce come indeterminate.
Come fa a definire le idee non incluse come salutari e a definirle come indeterminate? Definisce i quattro sentieri come salutari. Definisce i quattro frutti dell’ascesi e del nibbana come indeterminati. È così che definisce le idee non incluse come salutari, le definisce come indeterminate.
Ecco come definisce le idee.
407. Nove idee radicate nella gioia: Quando presta attenzione [a un oggetto] come impermanente, la gioia nasce in lui; quando è felice, la felicità nasce in lui; quando la sua mente è felice, il suo corpo diventa tranquillo; quando il suo corpo è tranquillo, prova piacere; quando ha piacere, la sua conoscenza diventa concentrata; quando la sua conoscenza è concentrata, conosce e vede rettamente; quando conosce e vede rettamente, diventa distaccato; quando diventa distaccato, la sua avidità svanisce; con lo svanire dell’avidità, è liberato. Quando presta attenzione [a un oggetto] come doloroso… Quando presta attenzione [a un oggetto] come non Sé… con il dissolversi dell’avidità è liberato.
408. Quando vede la materialità come impermanente, la gioia sorge in lui; … Quando vede la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza come impermanente … come dolorosa … come non Sé, la gioia sorge in lui; … con il dissolversi dell’avidità è liberato.
Quando vede l’occhio come gioia impermanente … [e così via ripetendo come nel § 407 per ognuna delle altre 201 idee elencate nel § 5 fino a] … Quando vede l’invecchiamento e la morte come gioia impermanente … con la scomparsa dell’avidità è liberato.
Queste sono le nove idee radicate nella gioia.
409. Nove idee radicate nell’attenzione.
Quando presta attenzione [a un oggetto] come impermanente, la gioia nasce in lui; quando è felice, la felicità nasce in lui; quando è felice, il suo corpo diventa tranquillo; quando il suo corpo è tranquillo, prova piacere; quando prova piacere, la sua conoscenza diventa concentrata; con la sua conoscenza concentrata, comprende rettamente “Questa è la sofferenza”, comprende rettamente “Questa è l’origine della sofferenza”, comprende rettamente “Questa è la cessazione della sofferenza”, comprende rettamente “Questa è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”. Quando presta attenzione [a un oggetto] come doloroso… Quando presta attenzione [a un oggetto] come non piacevole per se stesso, egli comprende rettamente “Questo è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”.
410. Quando vede la materialità come impermanente, la gioia nasce in lui; … Quando vede la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza come impermanente … come dolorosa … come non Sé, la gioia nasce in lui; … comprende rettamente “Questo è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”. Quando vede l’occhio come gioia impermanente… [e così via ripetendo come nel § 409 per ognuna delle restanti 201 idee elencate nel § 5 fino a] … Quando vede l’invecchiamento e la morte come gioia impermanente… comprende rettamente ” Questo è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”.
Queste sono le nove idee radicate nell’attenzione.
411. Nove tipi di differenza.
A causa della differenza del principio, nasce la differenza del contatto. A causa della differenza del contatto nasce la differenza della sensazione. A causa della differenza della sensazione nasce la differenza della percezione. A causa della differenza della percezione nasce la differenza del pensiero. A causa della differenza di pensiero nasce la differenza dello zelo. A causa della differenza dello zelo nasce la differenza dell’angoscia. A causa della differenza dell’angoscia nasce la differenza della ricerca. A causa della differenza della ricerca nasce la differenza del guadagno.
Questi sono i nove tipi di differenza.
412. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione della definizione di nove idee è conoscenza della differenza di idee”.
Parti xx-xxiv. Conoscenza diretta, ecc.
413. Come è possibile che (XX) la comprensione come conoscenza diretta sia conoscenza intesa come ciò che è noto? Che (XXI) la comprensione come piena comprensione è conoscenza intesa come giudicare (indagare)? Che (XXI) abbandonare è comprensione intesa come rinuncia? Che (XXIII) la comprensione come sviluppo è conoscenza intesa come singola unione? Che (XXIV) la comprensione come realizzazione è conoscenza intesa come suono?
414. Qualsiasi idea sia conosciuta direttamente è conosciuta. Le idee pienamente comprese sono giudicate (indagate). Le idee abbandonate sono abbandonate. Le idee sviluppate hanno un’unica funzione. Tutte le idee che si realizzano sono realizzate.
415. La conoscenza è intesa come ciò che si conosce e la comprensione è intesa come comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione come conoscenza diretta è conoscenza intesa come ciò che è conosciuto; la comprensione come piena conoscenza è conoscenza intesa come giudicare (indagare); la comprensione come abbandono è conoscenza intesa come rinuncia; la comprensione come sviluppo è conoscenza intesa come funzione unica; la comprensione come realizzazione è conoscenza intesa come realizzazione”.
Parti xxv-xxviii. Le quattro discriminazioni
416. Come è possibile che (XXV) la comprensione della differenza di significato sia la conoscenza della discriminazione del significato? Che (XXVI) la comprensione della differenza delle idee è la conoscenza della discriminazione delle idee? Che (XXVII) la comprensione della differenza di linguaggio è la conoscenza della discriminazione del linguaggio? Che (XXVIII) la comprensione della differenza di percezione è la conoscenza della discriminazione della percezione?
417. La facoltà della fede è un’idea, la facoltà dell’energia è un’idea, la facoltà della consapevolezza è un’idea, la facoltà della concentrazione è un’idea, la facoltà della conoscenza è un’idea. La facoltà della fede è un’idea, la facoltà dell’energia un’altra idea, la facoltà della consapevolezza un’altra idea, la facoltà della concentrazione un’altra idea, la facoltà della comprensione un’altra idea. Queste diverse facoltà sono penetrate dalla stessa conoscenza con cui sono conosciute.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza delle idee è la conoscenza della discriminazione delle idee”.
418. Il significato come risoluzione è un significato, il significato come sforzo è un significato, il significato come realizzazione è un significato, il significato come non distrazione è un significato, il significato come visione è un significato. Il significato come risoluzione è un significato, il significato come sforzo è un altro significato, il significato come realizzazione è un altro significato, il significato come non distrazione è un altro significato, il significato come visione è un altro significato. Questi diversi significati sono penetrati dalla stessa conoscenza con cui sono conosciuti.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di significato è la conoscenza della discriminazione del significato”.
419. Ci sono enunciati del linguaggio delle parole per indicare queste cinque idee ed enunciati del linguaggio delle parole per indicare questi cinque significati. Il linguaggio delle idee è uno, quello dei significati è un altro. Questi diversi linguaggi sono penetrati dalla stessa conoscenza con cui sono conosciuti.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di linguaggio è la conoscenza della discriminazione del linguaggio”.
420. Ci sono istanze della conoscenza di questi cinque tipi di idea e istanze della conoscenza di questi cinque tipi di significato, e istanze della conoscenza di questi dieci tipi di linguaggio. Le istanze della conoscenza dei tipi di idea sono una, le istanze della conoscenza dei tipi di significato sono un’altra, le istanze della conoscenza dei tipi di linguaggio sono un’altra. Queste diverse conoscenze sono penetrate dalla stessa conoscenza con cui sono conosciute.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di percezione è la conoscenza della discriminazione della percezione”.
421. Il potere della fede è un’idea, il potere dell’energia è un’idea, il potere della consapevolezza è un’idea, il potere della concentrazione è un’idea, il potere della comprensione è un’idea. Il potere della fede è uno, il potere dell’energia è un altro, il potere della consapevolezza è un altro, il potere della concentrazione è un altro, il potere della comprensione è un altro. Queste diverse idee sono penetrate dalla stessa conoscenza con cui sono conosciute.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza delle idee è la conoscenza della discriminazione delle idee”.
422. Il significato di incrollabilità da non fede è un significato, il significato di incrollabilità da ozio è un significato, il significato di incrollabilità da negligenza è un significato, il significato di incrollabilità da agitazione è un significato, il significato di incrollabilità da ignoranza è un significato. Il significato di incrollabilità da non fede è un significato, il significato di incrollabilità da ozio è un altro significato, il significato di incrollabilità da negligenza è un altro significato, il significato di incrollabilità da agitazione è un altro significato, il significato di incrollabilità da ignoranza è un altro significato. Questi diversi significati sono penetrati dalla stessa conoscenza con cui sono conosciuti.perciò è stato detto che: “La conoscenza della differenza di significato è la conoscenza della discriminazione del significato”.
423. Ci sono enunciati di parole per indicare queste cinque idee e [e così via come nel § 419] …Perciò è stato detto: “La comprensione della differenza di linguaggio è la conoscenza della discriminazione del linguaggio”.
424. Ci sono casi di conoscenza di questi cinque tipi di idee… [e così via come nel § 420]…perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di perspicuità è la conoscenza della discriminazione della perspicuità”.
425. Il fattore dell’illuminazione della consapevolezza è un’idea, il fattore dell’illuminazione dell’indagine delle idee è un’idea, il fattore dell’illuminazione dell’energia è un’idea, il fattore dell’illuminazione della felicità è un’idea, il fattore dell’illuminazione della tranquillità è un’idea, il fattore dell’illuminazione della concentrazione è un’idea, il fattore dell’illuminazione dell’equanimità è un’idea. Il fattore dell’illuminazione della consapevolezza è un’idea… il fattore dell’illuminazione dell’equanimità è un’altra idea. Queste diverse idee sono penetrate dalla stessa conoscenza con cui sono conosciute.Perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza delle idee è la conoscenza della discriminazione delle idee”.
426. Il significato come costituzione è un significato. Il significato come indagine è un significato. Il significato come sforzo è un significato. Il significato come intenzionalità è un significato. Il significato come pace è un significato. Il significato come non distrazione è un significato. Il significato come riflessione è un significato. Il significato come istituzione è un significato… Il significato come riflessione è un altro significato. Questi diversi significati sono penetrati dalla stessa conoscenza con cui sono conosciuti.perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di significato è la conoscenza della discriminazione del significato”.
427. Ci sono enunciati del linguaggio delle parole per indicare queste sette idee ed enunciati del linguaggio delle parole per indicare questi sette significati. Il linguaggio per le idee… [e così via come nel § 419].
428. Ci sono casi di conoscenza di questi sette tipi di idee. Ci sono casi di conoscenza di questi sette tipi di significato. Ci sono istanze di conoscenza di questi quattordici tipi di linguaggio. Le istanze di conoscenza delle idee … [e così via come nel § 420].
429. La retta visione è un’idea, il retto pensiero è un’idea, la retta parola è un’idea, la retta azione è un’idea, il retto modo di vivere è un’idea, il retto sforzo è un’idea, la retta consapevolezza è un’idea, la retta concentrazione è un’idea. La retta visione è un’idea, … la retta concentrazione è un’altra idea. Queste diverse idee …
430. Il significato come vedere è un significato, il significato come dirigere su è un significato, il significato come abbracciare è un significato, il significato come generare è un significato, il significato come pulire è un significato, il significato come esercitare è un significato, il significato come stabilire è un significato, il significato come non distrazione è un significato. Il significato di vedere è un significato, … il significato di non distrazione è un altro significato. Questi diversi significati …
431. Ci sono enunciazioni di parole per indicare queste otto idee, ed enunciazioni di parole per indicare questi otto significati. Il linguaggio per le idee… [e così via come nel § 419].
432. Ci sono casi di conoscenza di questi otto tipi di idee. Ci sono casi di conoscenza di questi otto tipi di significato. Ci sono istanze di conoscenza di questi sedici tipi di linguaggio. Le istanze di conoscenza delle idee… [e così via come al § 420].
433. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza di significato è conoscenza della discriminazione del significato; la comprensione della differenza di idee è la conoscenza della discriminazione delle idee; la comprensione della differenza di linguaggio è la conoscenza della discriminazione del linguaggio; la comprensione della differenza di percezione è la conoscenza della discriminazione della percezione”.
Parte xxix–xxxi. Dimore e Realizzazioni
434. Come è possibile che (XXIX) la comprensione della differenza nel dimorare sia la conoscenza del significato del dimorare? Che (XXX) la comprensione della differenza nel realizzare è la conoscenza del significato del realizzare? Che (XXXI) la comprensione della differenza tra il dimorare e il realizzare è la conoscenza del significato del dimorare e del realizzare?
435. Quando vede chiaramente il segno [delle formazioni mentali] come terrore e vede la [loro] decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza ad esse] perché è concentrato sull’aspetto senza segno [del nibbana], questo è il dimorare senza segno [della visione profonda]. Quando vede chiaramente il desiderio [delle formazioni mentali] come terrore e vede la loro decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza alle formazioni mentali], perché si è risolto sull’aspetto senza desiderio [del nibbana], questo è il dimorare senza desiderio [della visione profonda]. Quando vede chiaramente l’errata interpretazione [delle formazioni mentali] come terrore e vede la loro decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza alle formazioni mentali] perché si è concentrato sul Nulla [aspetto del nibbana], questo è il dimorare nel Nulla [della. visione profonda].
436. Quando vede chiaramente il segno come terrore e, trattando il [loro] manifestarsi con equanimità e facendo attenzione alla cessazione, il nibbana, come assenza di segno, entra nella realizzazione [della fruizione] perché è risolto sull’assenza di segno, questa è la realizzazione dell’assenza di segno. Quando vede chiaramente il desiderio come terrore e, trattando l’evento con equanimità e concentrandosi sulla cessazione, il nibbana, come assenza di desiderio, entra nella realizzazione [della fruizione] perché è risolto sull’assenza di desiderio, questa è la realizzazione dell’assenza di desiderio. Quando vede chiaramente l’interpretazione errata come terrore e, trattando l’evento con equanimità e facendo attenzione alla cessazione, il nibbana, come vuoto, entra nella realizzazione [della fruizione] perché si è risolto sul Nulla, questa è la realizzazione del Nulla.
437. Quando vede chiaramente il segno [delle formazioni] mentali come terrore e vede la [loro] decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza ad esse] e, trattando il [loro] manifestarsi con equanimità e facendo attenzione alla cessazione, il nibbana, in quanto privo di segno, entra nella realizzazione [della fruizione], perché è risolto sull’aspetto privo di segno [del nibbana], questa è la dimora e la realizzazione priva di segno. Quando… [sostituite desiderio e assenza di desiderio con segno e senza segno]… Quando… [sostituite errata interpretazione e Nulla con segno e senza segno]… questo è il dimorare e il realizzare il Nulla.
438. Quando vede chiaramente il segno della materialità come terrore e ne vede la decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza ad esso] perché è deciso sul senza segno, questo è il dimorare senza segno. Quando… [sostituire desiderio e senza desiderio]… Quando… [sostituire interpretazione errata e Nulla]… questa è la dimora del Nulla.
Quando vede chiaramente il segno della materialità come terrore e, trattando il suo manifestarsi con equanimità e concentrandosi sulla cessazione, il nibbana, come privo di segno, entra nella realizzazione [della fruizione], perché è risolto sull’assenza di segno, questa è la realizzazione dell’assenza di segno. Quando… [sostituire desiderio e senza desiderio]… Quando… [sostituire interpretazione errata e nullità]…, questa è la realizzazione del Nulla.
Quando vede chiaramente il segno della materialità come terrore e ne vede la decadenza ogni volta che applica [la sua conoscenza ad esso] e, trattando il suo manifestarsi con equanimità e facendo attenzione alla cessazione, il nibbana, in quanto privo di segno, entra nella realizzazione [della fruizione], perché è risolto sull’assenza di segno [aspetto del nibbana], questo è il dimorare e il realizzare l’assenza di segno. Quando… [sostituire desiderio e senza desiderio]… Quando… [sostituire interpretazione errata e nullità]… Questo è il dimorare e il realizzare il Nulla.
Quando vede chiaramente il segno della sensazione… [e così via ripetendo i tre §§ nel caso dei restanti aggregati e del resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … Quando vede chiaramente il segno dell’invecchiamento e della morte… Questo è il Nulla che dimora e realizza.
439. Il dimorare senza segno è uno, il dimorare senza desiderio è un altro, il dimorare nel Nulla è un altro; la realizzazione senza segno è una, la realizzazione senza desiderio è un’altra, la realizzazione nel Nulla è un’altra; il dimorare senza segno e la realizzazione sono uno, il dimorare senza desiderio e la realizzazione sono un’altra, la realizzazione nel Nulla e la realizzazione sono un’altra.
440. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza nel dimorare è la conoscenza del significato del dimorare, la comprensione della differenza nel conseguire è conoscenza del significato del conseguire, la comprensione della differenza nel dimorare e nel conseguire è conoscenza del significato del dimorare e del conseguire”.
Parte xxxii. Concentrazione con risultato immediato
441. Come è possibile che la comprensione dell’eliminazione dei parassiti, dovuta alla purezza della non-distrazione, sia una conoscenza della concentrazione con [risultato] immediato?
442. La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la rinuncia è concentrazione; grazie a questa concentrazione sorge la conoscenza; grazie a questa conoscenza si esauriscono i parassiti. In questo modo la concentrazione viene prima e la conoscenza dopo; grazie a questa conoscenza si esauriscono i parassiti.Perciò è stato detto che: “La comprensione dell’eliminazione dei parassiti grazie alla purezza della non distrazione è la conoscenza della concentrazione con risultato immediato”.
Parassiti: Cosa sono questi parassiti?
Sono parassiti del desiderio sensuale, parassiti dell’essere, parassiti delle opinioni e parassiti dell’ignoranza.
Dove si esauriscono questi parassiti?
Con il sentiero dell’entrata-nella-corrente si esaurisce completamente la morsa delle opinioni e si esauriscono le maglie del desiderio sensuale, dell’essere e dell’ignoranza, abbastanza potenti da portare a stati di privazione. Queste cancrene si esauriscono qui.
Con il sentiero del ritornare-una-sola-volta, si esaurisce il grossolano bastone del desiderio sensuale e si esauriscono i bastoni dell’essere e dell’ignoranza, che ne sono il coefficiente. Queste cancrene si esauriscono qui.
Con il sentiero del non-ritorno, l’insidia del desiderio sensuale è completamente esaurita e le insidie dell’essere e dell’ignoranza sono esaurite. Queste cancrene si esauriscono qui. Con il sentiero della condizione di arahant, ii parassiti dell’essere e dell’ignoranza sono completamente esaurite. Queste cancrene si esauriscono qui.
La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la non volontà… attraverso la percezione della luce… attraverso la non distrazione… attraverso la definizione delle idee… attraverso la conoscenza… attraverso la gioia… La non distrazione come unità della conoscenza attraverso il primo jhana… attraverso il secondo jhana… attraverso il terzo jhana… attraverso il quarto jhana…
La non-distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la realizzazione della base costituita dallo spazio infinito… attraverso la realizzazione della base costituita dalla coscienza infinita… attraverso la realizzazione della base costituita dal Nulla… attraverso la realizzazione della base costituita da né percezione né non-percezione…
La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso il kasina della terra… attraverso il kasina dell’acqua… attraverso il kasina del fuoco… attraverso il kasina dell’aria… attraverso il kasina blu… attraverso il kasina giallo… attraverso il kasina rosso… attraverso il kasina bianco… attraverso il kasina dello spazio… attraverso il kasina della coscienza…
Non-distrazione come unificazione della conoscenza attraverso il ricordo dell’Illuminato … attraverso il ricordo del Vero Dhamma … attraverso il ricordo del Sangha … attraverso il ricordo della virtù … attraverso il ricordo della generosità … attraverso il ricordo delle divinità … attraverso la consapevolezza del respiro … attraverso la consapevolezza della morte … attraverso la consapevolezza occupata con il corpo … attraverso il ricordo della pace …
La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso un [cadavere] gonfio … attraverso un livido … attraverso un fetido … attraverso un mozzato … attraverso uno smembrato … attraverso uno squartato e disseminato … [attraverso un sanguinante …] attraverso un [cadavere] infestato da vermi … attraverso uno scheletro …
La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso l’inspirazione lunga … attraverso l’espirazione lunga … attraverso l’inspirazione breve … attraverso l’espirazione breve … attraverso l’inspirazione per sperimentare l’intero corpo [respiro] … attraverso l’espirazione per sperimentare l’intero corpo [respiro] … attraverso l’inspirazione per tranquillizzare il corpo … attraverso l’espirazione per tranquillizzare il corpo … attraverso l’inspirazione, sperimentando la felicità… attraverso l’espirazione, sperimentando il piacere… attraverso l’espirazione, sperimentando il piacere… attraverso l’inspirazione, sperimentando la conoscenza… attraverso l’espirazione, sperimentando la conoscenza… attraverso l’inspirazione, tranquillizzando la conoscenza… attraverso l’espirazione per tranquillizzare la conoscenza… attraverso l’inspirazione per sperimentare la conoscenza… attraverso l’espirazione per sperimentare la conoscenza… attraverso l’inspirazione per allietare la conoscenza… attraverso l’espirazione per allietare la conoscenza… attraverso l’inspirazione per concentrare la conoscenza… attraverso l’espirazione per concentrare la conoscenza… attraverso l’inspirazione della conoscenza liberatoria … attraverso l’espirazione della conoscenza liberatoria … attraverso l’inspirazione della contemplazione dell’impermanenza … attraverso l’espirazione della contemplazione dell’impermanenza … attraverso l’inspirazione della dissolvenza … attraverso l’espirazione della contemplazione della dissolvenza … attraverso l’inspirazione della cessazione … attraverso l’espirazione della contemplazione della cessazione.
La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso l’espirazione e la contemplazione della rinuncia è la concentrazione; a causa di ciò … [completo come all’inizio del § fino a] … la conoscenza della concentrazione con risultato immediato.
I parassiti: cosa sono … [completo come sopra fino a] … Con il sentiero degli arahant i parassiti dell’essere e dell’ignoranza sono completamente esauriti. Ecco dove si esauriscono questi parassiti.
443. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione dell’eliminazione dei parassiti grazie alla purezza della non distrazione è conoscenza della concentrazione con risultato immediato”.
Parte xxxiii. Resistere senza conflitti
444. Come è possibile che la comprensione come predominio del vedere, come realizzazione di una dimora pacifica e come risolutezza verso la meta sublime sia la conoscenza della dimora senza conflitti?
445. Predominanza del vedere:
La contemplazione dell’impermanenza è una predominanza del vedere, la contemplazione del dolore è una predominanza del vedere, la contemplazione del non Sé è una predominanza del vedere. La contemplazione dell’impermanenza nella materialità è una predominanza del vedere, la contemplazione del dolore nella materialità è una predominanza del vedere, la contemplazione del non Sé nella materialità è una predominanza del vedere. La contemplazione dell’impermanenza nella sensazione… nella percezione… nelle formazioni mentali… nella coscienza…
Contemplazione dell’impermanenza nell’occhio… [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a]… la contemplazione del non Sé nell’invecchiamento e nella morte è una predominanza del vedere.
446. E come realizzazione di una dimora pacifica:
Il dimorare nel Nulla è un dimorare pacifico, il dimorare senza segni è un dimorare pacifico, il dimorare senza desideri è un dimorare pacifico
447. Risolutezza sulla meta sublime:
448. Permanenza senza conflitti:
Il primo jhana è una permanenza senza conflitti, il secondo jhana… il terzo jhana… il quarto jhana… la realizzazione della base che consiste nello spazio infinito… la realizzazione della base che consiste nella coscienza infinita… la realizzazione della base che consiste nel Nulla… la realizzazione della base che consiste né nella percezione né nella non-percezione è una permanenza senza conflitti.
449. Dimorare senza conflitti: in che senso dimorare senza conflitti?
Rimuove gli ostacoli per mezzo del primo jhana, quindi è un dimorare senza conflitti. Rimuove il pensiero applicato e il pensiero sostenuto per mezzo del secondo jhana… la felicità per mezzo del terzo jhana… il piacere e il dolore per mezzo del quarto jhana… la percezione della materialità, la percezione della resistenza e la percezione della varietà, per mezzo della realizzazione della base costituita dallo spazio infinito… percezione della base costituita dallo spazio infinito mediante la realizzazione della base costituita dalla coscienza infinita… percezione della base costituita dalla coscienza infinita mediante la realizzazione della base costituita dal Nulla… Rimuove la percezione della base costituita dal Nulla mediante la realizzazione della base costituita da né percezione né non-percezione, quindi è una permanenza senza conflitto.
La risolutezza sulla Vacuità è risolutezza sulla meta sublime, la risolutezza sull’assenza di segno è risolutezza sulla meta sublime, la risolutezza sull’assenza di desiderio è risolutezza sulla meta sublime.
450. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione come predominio della visione e come realizzazione di una pacifica dimora e come risolutezza sulla meta sublime è conoscenza della dimora senza conflitti”.
Parte xxxiv. Realizzazione della cessazione
451. Come è possibile che la comprensione come padronanza dovuta al possesso di due poteri, alla tranquillità di tre formazioni mentali, a sedici tipi di comportamento della conoscenza e a nove tipi di comportamento della concentrazione sia la conoscenza della realizzazione della cessazione?
452. Di due poteri: i due poteri, il potere della quiete e il potere della visione profonda.
Che cos’è la quiete come potere? La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la rinuncia è la quiete come potere. La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la non volontà è la quiete come potere. La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso la percezione della luce… [e così via come nel § 442 fino a]… La non distrazione come unificazione della conoscenza attraverso l’espirazione contemplando la rinuncia è la quiete come potere.
453. Il potere della quiete: in che senso la quiete è un potere?
Attraverso il primo jhana è incrollabile dagli ostacoli, quindi la quiete è un potere. Attraverso il secondo jhana… [completo come nel § 449 fino a]… Attraverso la realizzazione della base che consiste né nella percezione né nella non-percezione, è incrollabile dalla percezione della base che consiste nel Nulla, quindi la quiete è un potere. È incrollabile, inamovibile e non può essere mossa dall’agitazione e dagli influssi impuri e dagli aggregati che accompagnano l’agitazione, quindi la quiete è un potere.
Questa è la quiete come potere.
454. Che cos’è la visione profonda come potere?
La contemplazione dell’impermanenza è la visione profonda come potere, la contemplazione del dolore… la contemplazione del non Sé… la contemplazione del distacco… la contemplazione della dissolvenza… la contemplazione della cessazione… la contemplazione della rinuncia è la visione profonda come potere (§ 16).
La contemplazione dell’impermanenza nella materialità è la visione profonda come potere. La contemplazione del dolore nella materialità… la contemplazione del non Sé nella materialità… la contemplazione del distacco nella materialità… la contemplazione della dissolvenza nella materialità… la contemplazione della cessazione nella materialità… la contemplazione della rinuncia nella materialità è la visione profonda come potere. La contemplazione dell’impermanenza nella sensazione… nella percezione… nelle formazioni mentali… nella coscienza…
La contemplazione dell’impermanenza nell’occhio… [e così via con le 7 contemplazioni nel caso di ciascuna delle altre 201 idee elencate nel § 5 fino a]… la contemplazione della rinuncia all’invecchiamento e alla morte è la visione profonda come potere.
455. Il potere della visione profonda: in che senso la visione profonda è un potere?
La contemplazione dell’impermanenza è incrollabile dalla percezione della permanenza, quindi la visione profonda è un potere. Attraverso la contemplazione del dolore è incrollabile dalla percezione del piacere, quindi la visione profonda è un potere. Attraverso la contemplazione del non Sé è incrollabile dalla percezione del Sé… Attraverso la contemplazione del distacco è incrollabile dal piacere… Attraverso la contemplazione della dissolvenza è incrollabile dall’avidità… Attraverso la contemplazione della cessazione è incrollabile dal sorgere… Attraverso la contemplazione della rinuncia è incrollabile dall’attaccamento, quindi la visione profonda è un potere.
È incrollabile, inamovibile e non può essere alterata dall’ignoranza e dagli influssi impuri e dagli aggregati che accompagnano l’ignoranza, quindi la visione profonda è un potere.
Questo è l’intuizione come potere.
456. In virtù della tranquillità di tre formazioni mentali: In virtù della tranquillità di quali tre formazioni mentali?
In chi ha raggiunto il secondo jhana le formazioni mentali verbali che consistono nel pensiero applicato e nel pensiero sostenuto sono abbastanza tranquille. In chi ha raggiunto il quarto jhana, le formazioni mentali corporee che consistono nell’inspirazione e nell’espirazione sono abbastanza tranquille. In chi ha raggiunto la cessazione della percezione e della sensazione, le formazioni mentali della conoscenza che consistono nella percezione e nella sensazione sono abbastanza tranquille. In virtù della tranquillità di queste tre formazioni mentali.
457. In virtù di sedici tipi di comportamento della conoscenza: In virtù di quali sedici tipi di comportamento della conoscenza?
La contemplazione dell’impermanenza è un comportamento della conoscenza. La contemplazione del dolore… La contemplazione del non Sé… La contemplazione del distacco… La contemplazione della dissolvenza… La contemplazione della cessazione… La contemplazione della rinuncia è un comportamento della conoscenza. La contemplazione della rinuncia è un comportamento della conoscenza. Il sentiero dell’entrata-nella-corrente è un comportamento della conoscenza… La fruizione dell’entrata-nella-corrente… Il sentiero del ritornare-una-sola-volta… La fruizione del ritornare-una-sola-volta… Il sentiero del non-ritorno… La fruizione del non-ritorno… Il sentiero della condizione di arahant… La fruizione della condizione di arahant è un comportamento della conoscenza. In virtù di questi sedici tipi di comportamento della conoscenza.
458. In virtù di nove tipi di comportamento della concentrazione: In virtù di quali nove tipi di comportamento della concentrazione?
Il primo jhana è un comportamento della concentrazione. Il secondo jhana… Il terzo jhana… Il quarto jhana… La realizzazione della base che consiste nello spazio infinito… La realizzazione della base che consiste nella coscienza infinita… La realizzazione della base che consiste nel Nulla… La realizzazione della base che consiste né nella percezione né nella non-percezione è un comportamento della concentrazione. E anche il pensiero applicato e il pensiero sostenuto e la felicità e il piacere e l’unificazione della conoscenza che hanno lo scopo di ottenere il primo jhana… che hanno lo scopo di ottenere la realizzazione della base che consiste né nella percezione né nella non-percezione. In virtù di questi nove tipi di comportamento di concentrazione.
459. Padronanza: ci sono cinque tipi di padronanza. C’è la padronanza nell’avviso, nella realizzazione, nella fermezza (determinazione della durata), nell’emergere, nella verifica. Chi si dedica al primo jhana dove, quando e per tutto il tempo che desidera, non ha difficoltà a dedicarsi al primo jhana, quindi è padrone del primo jhana. Raggiunge il primo jhana dove, quando e per tutto il tempo che desidera, non ha difficoltà a raggiungerlo, quindi è la padronanza nel raggiungerlo. È stabile nel (decide la durata del) primo jhana dove, quando e per tutto il tempo che desidera, non ha difficoltà a rimanere stabile (a risolvere), quindi è la padronanza della stabilità (a risolvere). Emerge dal primo jhana dove, quando e per tutto il tempo che desidera, non ha difficoltà a emergere, quindi è la padronanza nell’emergere. Rivede il primo jhana dove, quando e per tutto il tempo che desidera, non ha difficoltà a rivederlo, quindi è la padronanza nel rivederlo.
Dimora nel secondo jhana…
Dimora nel terzo jhana…
Dimora nel quarto jhana…
Dimora nella base costituita dallo spazio infinito…
Dimora nella base costituita dalla coscienza infinita…
Dimora nella base costituita dal Nulla…
Dimora nella base che consiste né nella percezione né nella non-percezione, dove… rivede la realizzazione della base che consiste né nella percezione né nella non-percezione, dove… non ha alcuna difficoltà a rivederla, quindi è la maestria nella verifica.
Questi sono i cinque tipi di padronanza.
460. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione come padronanza dovuta al possesso di due poteri, alla tranquillità di tre formazioni mentali, a sedici tipi di comportamento della conoscenza e a nove tipi di comportamento della concentrazione, è conoscenza della realizzazione della cessazione”.
Parte xxxv. Estinzione
461. Come è possibile che la comprensione della cessazione dell’evento in una persona pienamente consapevole sia una conoscenza dell’estinzione?
462. In questo caso, colui che è pienamente consapevole pone fine, attraverso la rinuncia, allo zelo per i desideri sensuali, pone fine, attraverso la non volontà, alla cattiva volontà, pone fine, attraverso la percezione della luce, alla pigrizia e al torpore, pone fine, attraverso la non distrazione, all’agitazione, pone fine, attraverso la definizione delle idee, all’incertezza, pone fine, attraverso la conoscenza, all’ignoranza, pone fine, attraverso la gioia, alla noia.
Attraverso il primo jhana pone fine agli ostacoli… [e così via con i restanti jhana, le conquiste immateriali e i sentieri fino a]… Attraverso il sentiero della condizione di arahant pone fine a tutti gli influssi impuri.
O in alternativa, quando è pienamente consapevole di raggiungere l’estinzione con il principio del nibbana senza che rimanga alcun risultato del precedente attaccamento, allora pone fine a quell’evento visivo e non ne sorge uno nuovo, pone fine a quell’evento uditivo… a quello olfattivo… a quello gustativo… a quello corporeo… pone fine a quell’evento mentale e non ne sorge uno nuovo.
Questa comprensione della cessazione dell’evento in una persona pienamente consapevole è la conoscenza dell’estinzione.
463. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della cessazione dell’evento in colui che è pienamente consapevole è conoscenza dell’estinzione”.
Parte xxxvi. Stessa testa
464. Come è possibile che la comprensione la completa eliminazione di tutte le idee, della loro cessazione e della loro non ricomparsa, sia la conoscenza del significato di “stessa testa”?
465. Di tutte le idee: I cinque aggregati, le dodici basi, i diciotto principi; le idee salutari, le idee non salutari, le idee indeterminate; le idee della sfera dei desideri e dei sensi, le idee della sfera materiale, le idee della sfera immateriale, le idee non incluse.
466. Della completa eliminazione: egli elimina completamente lo zelo per i desideri sensuali attraverso la rinuncia, elimina completamente la cattiva volontà attraverso la non cattiva volontà, … la pigrizia e il torpore attraverso la percezione della luce … l’agitazione attraverso la non distrazione … l’incertezza attraverso la definizione delle idee … l’ignoranza attraverso la conoscenza … la noia attraverso la gioia …
Egli elimina completamente gli ostacoli attraverso il primo jhana… [e così via con i jhana, le conquiste immateriali e i sentieri fino a]… Egli elimina completamente tutti gli influssi impuri attraverso il sentiero degli arahant.
467. Della loro cessazione: Fa cessare lo zelo per i desideri sensuali attraverso la rinuncia, fa cessare la cattiva volontà attraverso la non volontà, … la pigrizia e il torpore attraverso la percezione della luce, … l’agitazione attraverso la non distrazione, … l’incertezza attraverso la definizione delle idee, … l’ignoranza attraverso la conoscenza, … la noia attraverso la gioia. Egli provoca la cessazione degli ostacoli attraverso il primo jhana, … [e così via fino a] … provoca la cessazione di tutti gli influssi impuri attraverso il sentiero della condizione di arahant.
468. Non ricomparsa: Lo zelo per i desideri sensuali non ricompare in chi ha ottenuto la rinuncia. La cattiva volontà non ricompare in chi ha ottenuto la non-volontà… [e così via con gli altri ostacoli].
Gli ostacoli non ricompaiono in colui che ha ottenuto il primo jhana… [e così via fino a]… Non ricompaiono influssi impuri in colui che ha ottenuto il sentiero della condizione di arahant.
469. Uguale: La rinuncia è la stessa [della liberazione] perché si abbandona lo zelo per i desideri sensuali. La non volontà è la stessa perché la cattiva volontà è abbandonata… [e così via con gli altri ostacoli].
Il primo jhana è lo stesso perché gli ostacoli sono abbandonati… [e così via fino a]… Il sentiero della condizione di arahant è lo stesso perché tutti gli influssi impuri sono abbandonati.
470. Testa: Ci sono tredici teste: La testa di [tutti] gli ostacoli è la brama, la testa di [tutte] le catene è la presunzione (orgoglio), la testa di [tutte] le incomprensioni è la visione [falsa], la testa di [tutte] le distrazioni è l’agitazione, la testa di [tutti] gli influssi impuri è l’ignoranza. La testa della risoluzione è la fede, la testa dello sforzo è l’energia, la testa dell’impegno è la consapevolezza, la testa della non distrazione è la concentrazione. La testa della visione è la conoscenza. La testa della manifestazione è la facoltà vitale. La testa di [tutti] i domini è la liberazione. La testa di [tutte] le formazioni mentali è la cessazione.
471. La conoscenza è intesa come ciò che si conosce e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La comprensione della completa eliminazione di tutte le idee, della loro cessazione e della loro non ricomparsa, è conoscenza del significato della stessa testa”.
Parte xxxvii. Eliminazione
472. Come è possibile che la comprensione della separazione, della differenza e dell’unità della cessazione dei fuochi, sia conoscenza dell’eliminazione?
473. Separazione: L’avidità è separata [dalla liberazione], l’odio è separato, l’illusione è separata, l’ira… l’inimicizia… il disprezzo… il dominio… l’invidia… l’avarizia… l’inganno… la frode… l’ostinazione… la presunzione (orgoglio)… la superbia… la vanità… la negligenza… tutte le contaminazioni… tutte le azioni negative… tutte le formazioni mentali sono separate. Tutte le azioni che portano all’essere sono separate
474. Differenza e unità: Lo zelo per i desideri sensuali è differente [dalla liberazione] e la rinuncia è unitaria [con la liberazione], la cattiva volontà è differente e la non cattiva volontà è unitaria, … [e così via con gli altri ostacoli].
Gli ostacoli sono differenti e il primo jhana è unitario… [e così via fino a]… tutti gli influssi impuri sono differenti e il sentiero della condizione di arahant è unitario.
475. Fuoco: ci sono cinque fuochi: il fuoco della condotta [virtuosa], il fuoco della qualità speciale [della concentrazione], il fuoco della comprensione, il fuoco del merito e il fuoco del Vero Dhamma. Il fuoco della non virtuosità termina perché è consumato dal fuoco della condotta [virtuosa], il fuoco di ciò che si oppone alla qualità speciale termina perché è consumato dal fuoco della qualità speciale, il fuoco della mancanza di comprensione termina perché è consumato dal fuoco della comprensione, il fuoco del demerito termina perché è consumato dal fuoco del merito, il fuoco di ciò che non è il Vero Dhamma termina perché è consumato dal fuoco del Vero Dhamma.
476. Eliminazione: Lo zelo per i desideri sensuali è non-eliminazione, la rinuncia è eliminazione. La cattiva volontà è non-eliminazione, la non-volontà è eliminazione… [e così via con gli altri sette ostacoli].
Gli ostacoli sono non-eliminazione, il primo jhana è eliminazione… [e così via fino a]… Tutti gli influssi impuri sono non-eliminazione, il sentiero della condizione di arahant è eliminazione
477. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della separazione, della differenza e dell’unità, e della cessazione dei fuochi è conoscenza dell’eliminazione”.
Parte xxxviii. Applicazione dell’energia
478. Come è possibile che la comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la forza e l’impegno sia una conoscenza dell’applicazione dell’energia?
479. La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il non sorgere di idee malvagie non salutari non sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per l’abbandono delle idee malvagie e non salutari che sono sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il sorgere di idee salutari non sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il mantenimento, la non corruzione, il rafforzamento, l’abbondanza, lo sviluppo e la perfezione delle idee salutari sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia.
480. La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno di non far sorgere lo zelo per i desideri sensuali è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per l’abbandono dello zelo per i desideri sensuali è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per l’insorgere della rinuncia senza pregiudizi è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il mantenimento, la non corruzione, il rafforzamento, l’abbondanza, lo sviluppo e la perfezione della rinuncia sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione… [e così via per gli altri sette ostacoli].
La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il non sorgere degli ostacoli… per il sorgere del primo jhana… [e così via fino a]… La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il non sorgere di tutte gli influssi impuri non sorte è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per l’abbandono di tutti gli influssi impuri sorti è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dell’impegno in coloro che possiedono il coraggio e l’impegno per il raggiungimento del sentiero della condizione di arahant non sorta è la conoscenza dell’applicazione dell’energia. La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno per il mantenimento, la non corruzione, il rafforzamento, l’abbondanza, lo sviluppo e la perfezione del sentiero della condizione di arahant è la conoscenza dell’applicazione dell’energia.
481. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione del significato dello sforzo in coloro che possiedono la volontà e l’impegno è conoscenza dell’applicazione dell’energia”.
Parte xxxix. Dimostrare i significati
482. Come è possibile che la comprensione della spiegazione delle diverse idee sia una conoscenza della dimostrazione dei significati?
483. Idee diverse: I cinque aggregati, le dodici basi, i diciotto principi; le idee salutari, le idee non salutari, le idee indeterminate; le idee della sfera dei desideri e dei sensi, le idee della sfera materiale, le idee della sfera immateriale, le idee non incluse.
484. Spiegazione: Egli spiega la materialità come impermanente, la spiega come dolorosa, la spiega come non Sé. Spiega la sensazione… la percezione… le formazioni mentali… la coscienza…
Spiega l’occhio… [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a]… spiega l’invecchiamento e la morte come impermanenti, li spiega come dolorosi, li spiega come non Sé.
485. Dimostrazione dei significati:
Chi abbandona lo zelo per i desideri sensuali dimostra il significato della rinuncia. Chi abbandona la cattiva volontà… [e così via con gli altri sette ostacoli].
Chi abbandona gli ostacoli dimostra il significato del primo jhana… [e così via fino a]… chi abbandona tutti gli influssi impuri dimostra il significato del sentiero degli arahant.
486. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della spiegazione delle diverse idee è conoscenza della dimostrazione dei significati”.
Parte xl. Purezza nel vedere
487. Come è possibile che la comprensione dell’inclusione di tutte le idee come una, e della loro differenza e unità, sia la conoscenza della purezza del vedere?
488. Di tutte le idee: I cinque aggregati, … [e così via come nel § 465].
489. Inclusività come uno: Tutte le idee possono essere incluse come una in dodici modi: Come (verità), come non Sé, come realtà, come penetrazione, come conoscenza diretta, come piena conoscenza, come idea, come principio, come cosa nota, come realizzazione, come suono e come incontro. Tutte le idee possono essere incluse in questi dodici modi (cfr. § 35).
490. Differenza e unità: Lo zelo per i desideri sensuali ha una differenza, la rinuncia ha un’unità; … [e così via come nel § 474 fino a] … tutti gli influssi impuri hanno una differenza, il sentiero degli arahant ha un’unità
491. Penetrazione: Egli penetra la verità della sofferenza con la penetrazione che consiste nella piena conoscenza. Egli penetra la verità dell’origine con la penetrazione che consiste nell’abbandono. Egli penetra la verità della cessazione con la penetrazione che consiste nella realizzazione. Egli penetra la verità del sentiero con la penetrazione che consiste nello sviluppo.
492. Purezza nel vedere: Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente, la visione è purificata. Nel momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente la visione è purificata. Nel momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta… nel momento della fruizione del ritornare-una-sola-volta… nel momento del sentiero del non-ritorno… nel momento della fruizione del non-ritorno… nel momento del sentiero della condizione di arahant… nel momento della fruizione della condizione di arahant la visione è purificata.
493. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò.Perciò è stato detto che: “La conoscenza di penetrare l’inclusione di tutte le idee come una, e della loro differenza e unità, è conoscenza della purezza del vedere”.
Parte xli. Scelta
494. Come è possibile che la comprensione dovuta a ciò che è riconosciuto sia conoscenza come scelta?
495. La materialità è riconosciuta come impermanente, riconosciuta come dolorosa, riconosciuta come non Sé; qualsiasi cosa sia riconosciuta, la sceglie, quindi la comprensione dovuta a ciò che è riconosciuto è conoscenza come scelta. La sensazione è riconosciuta come impermanente… La percezione… Le formazioni mentali… La coscienza… L’occhio è riconosciuto come impermanente… [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a]… L’invecchiamento e la morte sono riconosciuti come impermanenti, riconosciuti come dolorosi, riconosciuti come non Sé; qualsiasi cosa sia riconosciuta, da lui scelta, quindi la comprensione dovuta a ciò che è riconosciuto è conoscenza come scelta.
496. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione dovuta a ciò che è riconosciuto è conoscenza come scelta”.
Parte xlii. Analisi
497. Come è possibile che la comprensione dovuta a ciò che è tangibile sia conoscenza come analisi?
498. Egli tocca la materialità come impermanente, la tocca come dolorosa, la tocca come non Sé; qualsiasi cosa tocchi, la analizza, quindi la conoscenza dovuta a ciò che è tangibile è conoscenza come analisi. Egli tocca la sensazione… la percezione… le formazioni mentali… la coscienza…
Egli tocca l’occhio come impermanente, … [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … tocca l’invecchiamento e la morte come impermanenti, li tocca come dolorosi, li tocca come non Sé; qualsiasi cosa tocchi, che egli analizza, così la conoscenza dovuta a ciò che è tangibile è conoscenza come analisi.
499. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La compresnione dovuta a ciò che si tocca è conoscenza come analisi”.
Parte xliii. Dimorare nelle parti
500. Come è possibile che la comprensione della combinazione sia conoscenza della permanenza nelle parti?
501. C’è ciò che è percepito condizionato da una falsa visione, c’è ciò che è percepito condizionato dal placarsi di una falsa visione. C’è ciò che è percepito condizionato da una retta visione, c’è ciò che è percepito condizionato dal placarsi della retta visione.
C’è ciò che è percepito condizionato dal falso pensiero …
C’è ciò che è percepito condizionato dalla falsa parola…
C’è ciò che è percepito condizionato dalla falsa azione…
C’è ciò che è percepito condizionato dal falso modo di vivere…
C’è ciò che è percepito condizionato dal retto sforzo…
C’è ciò che è percepito condizionato dalla falsa consapevolezza…
C’è ciò che è percepito condizionato dalla falsa concentrazione…
C’è ciò che è percepito condizionato dalla retta conoscenza …
C’è ciò che è percepito condizionato dalla falsa liberazione, c’è ciò che è percepito condizionato dal placarsi della falsa liberazione. C’è ciò che è percepito condizionato dalla retta liberazione, c’è ciò che è percepito condizionato dall’acquietarsi della retta liberazione.
502. C’è ciò che è percepito condizionato dallo zelo, c’è ciò che è percepito condizionato dal placarsi dello zelo.
C’è ciò che è percepito condizionato dal pensiero applicato, c’è ciò che è percepito condizionato dal placarsi del pensiero applicato.
C’è ciò che è percepito condizionato dalla percezione, c’è ciò che è percepito condizionato dalla pacificazione della percezione.
C’è ciò che è percepito condizionato da uno zelo inquieto, da un pensiero applicato inquieto e da una percezione inquieta. C’è ciò che è percepito condizionato da uno zelo tranquillo e da un pensiero applicato tranquillo e da una percezione tranquilla. C’è ciò che è percepito condizionato da uno zelo tranquillo, da un pensiero applicato tranquillo e da una percezione tranquilla. C’è ciò che è percepito condizionato da uno zelo tranquillo, da un pensiero applicato tranquillo e da una percezione tranquilla.
503. C’è il vigore [necessario] per raggiungere la condizione di arahant non raggiunta, e quando quel piano è stato raggiunto c’è ciò che è percepito condizionato da questo fatto.
504. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della combinazione è conoscenza della permanenza nella [revisione delle idee come] parti”.
Parte xliv. L’allontanamento attraverso la percezione
505. Come è possibile che la comprensione di ciò che è predominante sia conoscenza dell’allontanamento attraverso la percezione?
506. La comprensione dovuta alla rinuncia, che è predominante, allontana attraverso la percezione lo zelo per i desideri sensuali, quindi la comprensione dovuta a ciò che è predominante è conoscenza dell’allontanamento attraverso la percezione. La comprensione dovuta alla non-volontà… [e così via con il resto dei sette ostacoli].
La comprensione dovuta alla predominanza del primo jhana allontana attraverso la percezione gli ostacoli, quindi la comprensione dovuta a ciò che è predominante è conoscenza dell’allontanamento… [e così via fino a]… La comprensione dovuta alla predominanza del sentiero dell’arahant allontana attraverso la percezione tutti gli influssi impuri, quindi la comprensione dovuta a ciò che è predominante è conoscenza dell’allontanamento attraverso la percezione.
507. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione dovuta a ciò che è dato predominare è conoscenza dell’allontanamento attraverso la percezione”.
Parte xlv. Volontà di allontanarsi
508. Come mai la comprensione della differenza è conoscenza dell’allontanamento per mezzo della volontà (cuore)?
509. Lo zelo per i desideri sensuali è differenza, la rinuncia è unità: quando desidera l’unità della rinuncia, la sua cognizione si allontana dallo zelo per i desideri sensuali, quindi la comprensione della differenza è conoscenza dell’allontanamento da parte della volontà (cuore). La cattiva volontà… [e così via con gli altri sette ostacoli].
Gli ostacoli sono differenza… [e così via fino a]… Tutti gli influssi impuri sono differenza, il sentiero degli arahant è unità: quando desidera l’unità del sentiero dell’arahant, la sua cognizione si allontana da tutti gli influssi impuri, quindi la comprensione della differenza è conoscenza dell’allontanamento da parte della volontà.
510. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della differenza è la conoscenza dell’allontanamento per mezzo della volontà (cuore)”.
Parte xlvi. Allontanamento della cognizione
511. Come è possibile che la comprensione dello stabilire sia conoscenza dell’allontanamento della cognizione?
512. Chi abbandona lo zelo per i desideri sensuali stabilisce la cognizione per mezzo della rinuncia, quindi la comprensione dello stabilire è conoscenza dell’allontanamento della cognizione. Chi abbandona la cattiva volontà… [e così via con gli altri sette ostacoli].
Chi abbandona gli ostacoli stabilisce la cognizione per mezzo del primo jhana, quindi la comprensione dello stabilire è conoscenza dell’allontanamento della cognizione… [e così via fino a] … Chi abbandona tutti gli influssi impuri stabilisce la cognizione per mezzo del sentiero degli arahant, quindi la comprensione dello stabilire è conoscenza dell’allontanamento della cognizione.
513. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione dello stabilire è conoscenza dell’allontanamento della cognizione”.
Parte xlvii. Allontanamento della conoscenza
514. Come è possibile che la comprensione della vacuità sia conoscenza dell’allontanamento della conoscenza?
515. Quando conosce e vede rettamente che l’occhio è privo di un Sè o di ciò che appartiene al Sè o di qualsiasi cosa permanente o eterna o non soggetta a cambiamenti, allora la sua conoscenza si allontana dall’interpretazione errata (dell’insistenza sull’occhio), quindi la comprensione della vacuità è conoscenza dell’allontanamento della conoscenza.
Quando conosce e vede rettamente che l’orecchio…
Quando conosce e vede rettamente che il naso…
Quando conosce e vede rettamente che la lingua…
Quando conosce e vede rettamente che il corpo…
Quando sa e vede rettamente che la mente è priva di un Sè o di ciò che appartiene al Sè o di qualsiasi cosa permanente o eterna o non soggetta a cambiamenti, allora la sua conoscenza si allontana dall’interpretazione errata della (insistenza sulla) mente, quindi la comprensione della vacuità è conoscenza dell’allontanamento della conoscenza.
516. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della vacuità è conoscenza dell’allontanamento della conoscenza”.
Parte xlviii. Allontanamento tramite la liberazione
517. Come è possibile che la compresnione della rinuncia sia conoscenza dell’allontanamento tramite la liberazione?
518. Rinuncia allo zelo per i desideri sensuali per mezzo della rinuncia, quindi la comprensione della rinuncia è conoscenza dell’allontanamento tramite la liberazione. Rinuncia alla cattiva volontà… [e così via con gli altri sette ostacoli].
Rinuncia agli ostacoli per mezzo del primo jhana, quindi la comprensione della rinuncia è conoscenza dell’allontanamento tramite la liberazione… [e così via fino a]… Rinuncia a tutti gli influssi impuri per mezzo del sentiero dell’arahant, quindi la comprensione della rinuncia è conoscenza dell’allontanamento tramite la liberazione
519. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione della rinuncia è conoscenza dell’allontanamento attraverso la liberazione”.
Parte xlix. Allontanamento nelle Verità
520. Come è possibile che la comprensione del significato della verità (verità, realtà) sia conoscenza dell’allontanamento nelle verità?
521. Chi comprende appieno il significato della sofferenza come oppressione, come forma, come combustione, come mutamento, si allontana: quindi la comprensione del significato della verità è la conoscenza dell’allontanamento nell’attualità.
Chi abbandona il significato di accumulo dell’origine, il significato della fonte, il significato della schiavitù, il significato dell’ostacolo, si allontana: così…
Chi realizza il significato della cessazione come fuga, come isolamento, come non essere formato, come assenza di morte, si allontana: così…
Chi sviluppa il significato del sentiero di fuga, il significato di causa, il significato di vedere, il significato di dominio, si allontana: così la comprensione del significato di tale verità è conoscenza dell’allontanamento nell’attualità.
522. C’è l’allontanamento attraverso la percezione, l’allontanamento attraverso la volontà, l’allontanamento attraverso la cognizione, l’allontanamento attraverso la conoscenza e l’allontanamento attraverso la liberazione.
Chi percepisce si allontana, quindi si allontana attraverso la percezione. Chi vuole si allontana, quindi si allontana attraverso la volontà. Chi conosce si allontana, quindi si allontana attraverso la cognizione. Chi usa la conoscenza si allontana, quindi si allontana attraverso la conoscenza. Chi rinuncia si allontana, quindi si allontana attraverso la liberazione. Si allontana nel significato della verità, quindi si allontana attraverso la verità.
Dove c’è allontanamento attraverso la percezione, c’è allontanamento dalla volontà: dove c’è allontanamento dalla volontà, c’è allontanamento attraverso la percezione.
Dove c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà, c’è allontanamento della cognizione: dove c’è allontanamento della cognizione, c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà.
Dove c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà e allontanamento della cognizione, c’è allontanamento della conoscenza: dove c’è allontanamento della conoscenza, c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà e allontanamento della cognizione.
Dove c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà e allontanamento dalla cognizione e allontanamento dalla conoscenza, c’è allontanamento dalla liberazione: dove c’è allontanamento dalla liberazione, c’è allontanamento attraverso la percezione e allontanamento dalla volontà e allontanamento dalla cognizione e allontanamento dalla conoscenza.
Dove c’è allontanamento attraverso la percezione e l’allontanamento dalla volontà e l’allontanamento dalla cognizione e l’allontanamento dalla conoscenza e l’allontanamento dalla liberazione, c’è allontanamento nelle verità: dove c’è allontanamento nelle verità, c’è allontanamento attraverso la percezione e l’allontanamento dalla volontà e l’allontanamento dalla cognizione e l’allontanamento dalla conoscenza e l’allontanamento dalla liberazione.
523. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Per questo è stato detto che: “La comprensione del significato di ciò è conoscenza dell’allontanamento nelle verità”.
l. Potere soprannaturale (realizzazione)
524. Come è possibile che la comprensione del significato del realizzare, definendo il corpo e la cognizione come un tutt’uno e stabilizzando la percezione rapida e la percezione rapida, sia conoscenza dei tipi di realizzazione (poteri soprannaturali)?
525. In questo caso un monaco sviluppa la base per la realizzazione che possiede sia la concentrazione dovuta allo zelo sia la formazione mentale allo sforzo. Sviluppa la base per la realizzazione che possiede sia la concentrazione dovuta all’energia sia la formazione mentale allo sforzo. Sviluppa la base della realizzazione che possiede sia la concentrazione dovuta alla cognizione che la formazione mentale allo sforzo. Sviluppa la base per la realizzazione che possiede sia la concentrazione dovuta all’indagine sia la formazione mentale allo sforzo.
526. Egli sviluppa ed educa completamente la sua cognizione in queste quattro basi della realizzazione, rendendola malleabile e maneggevole.
527. Dopo aver sviluppato ed educato completamente la sua cognizione in queste quattro basi per la realizzazione, rendendola malleabile e maneggevole, egli pone il suo corpo sulla sua cognizione e pone la sua cognizione sul suo corpo, converte la sua cognizione in accordo con il suo corpo e converte il suo corpo in accordo con la sua cognizione, stabilizza la sua cognizione in accordo con il suo corpo e stabilizza il suo corpo in accordo con la sua cognizione. Avendo convertito la sua cognizione in accordo con il suo corpo e convertito il suo corpo in accordo con la sua cognizione, avendo stabilizzato la sua cognizione in accordo con il suo corpo e stabilizzato il suo corpo in accordo con la sua cognizione, egli dimora con una percezione rapida e facile che permea il suo corpo.
Con la sua cognizione così sviluppata, purificata e illuminata, egli dirige, inclina la sua cognizione verso la conoscenza della realizzazione (potere soprannaturale). Gode dei vari tipi di realizzazione (poteri soprannaturali); essendo stato uno, diventa molti, essendo stato molti, diventa uno; appare e scompare; attraversa senza ostacoli muri, recinti, montagne, come se fosse nello spazio aperto; si immerge e esce dalla terra come nell’acqua, percorre l’acqua intatta come sulla terra; seduto a gambe incrociate viaggia nello spazio come un uccello alato; con le mani tocca e accarezza la luna e il sole così possenti e potenti; esercita la padronanza corporea fino al Mondo di Brahmā.
528. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione del significato di realizzazione definendo il corpo e la cognizione come un tutt’uno e stabilizzando la percezione facile e la percezione rapida è conoscenza dei tipi di realizzazione (poteri soprannaturali)”.
li. Purificazione del principio dell’orecchio
529. Come è possibile che la comprensione della percezione dei segni sonori nella loro differenza e unità, dovuta all’intervento del pensiero applicato, sia conoscenza della purificazione del principio dell’orecchio?
530. In questo caso un monaco sviluppa le basi per la realizzazione… [e così via come nel § 525].
531. Sviluppa completamente… [e così via come nel § 526].
532. Avendo sviluppato e istruito completamente la sua cognizione in queste quattro basi per la realizzazione, rendendola malleabile e maneggevole, egli presta attenzione al segno sonoro dei suoni lontani e presta attenzione al segno sonoro dei suoni vicini, presta attenzione al segno sonoro dei suoni grossolani e presta attenzione al segno sonoro dei suoni impercettibili e presta attenzione al segno sonoro dei suoni molto dolci; presta attenzione al segno sonoro dei suoni nella direzione orientale e… nella direzione occidentale e … nella direzione settentrionale e … nella direzione meridionale e … nella direzione intermedia orientale e … nella direzione intermedia occidentale e … nella direzione intermedia settentrionale e … nella direzione intermedia meridionale e presta attenzione al segno sonoro dei suoni in direzione discendente e al segno sonoro dei suoni in direzione ascendente.
Con la sua cognizione così sviluppata, purificata e illuminata, dirige, inclina, la sua cognizione verso la conoscenza della purificazione dell’elemento dell’orecchio, con il principio dell’orecchio divino, che è purificato e supera l’umano, sente entrambi i tipi di suoni, il divino e l’umano, quelli che sono lontani e quelli che sono vicini.
533. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Per questo è stato detto che: “La comprensione di esaminare i segni sonori nella loro differenza e unità dovuta all’intervento del pensiero applicato è conoscenza della purificazione del principio dell’orecchio”.
lii. Penetrazione delle volontà (cuori)
534. Come è possibile che la comprensione del comportamento della coscienza nella sua differenza e unità, [osservando] la fiducia [e la non fiducia] nelle [sei] facoltà [a partire da quella dell’occhio] dovuta all’intervento di tre tipi di cognizioni, sia conoscenza della penetrazione delle volontà (cuori)?
535. In questo caso un monaco sviluppa le basi per la realizzazione… [e così via come nel § 525].
536. Sviluppa completamente … [e così via come nel § 526] …
537. Avendo sviluppato e istruito completamente la sua cognizione in queste quattro basi per la realizzazione, rendendola malleabile e maneggevole, egli comprende [l’intervento dei tre tipi di cognizione] in questo modo: “Questa materialità è originata dalla facoltà della gioia, questa materialità è originata dalla facoltà del dolore, questa materialità è originata dalla facoltà dell’equanimità”.
Con la sua cognizione così sviluppata, purificata e illuminata, dirige, inclina la sua cognizione verso la conoscenza della penetrazione delle volontà (cuori). Penetrando con il cuore nei cuori degli altri esseri, delle altre persone, li comprende in questo modo: comprende la cognizione avida come avida, la cognizione non avida come non avida; comprende la cognizione odiosa come odiosa, la cognizione non odiosa come non odiosa; comprende la cognizione illusa come illusa, la cognizione non illusa come non illusa; comprende la cognizione angusta come angusta, la cognizione distratta come distratta; comprende la cognizione esaltata come esaltata, comprende la cognizione superata come superata, la cognizione insuperata come insuperata; comprende la cognizione concentrata come concentrata, la cognizione non concentrata come non concentrata; comprende la cognizione liberata come liberata, la cognizione non liberata come non liberata [D i 79].
538. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Per questo è stato detto che: “La comprensione del comportamento della coscienza nella sua differenza e unità [osservando] la fiducia [e la non fiducia] nelle [sei] facoltà [a partire da quella dell’occhio] dovuta all’intervento di tre tipi di cognizione è conoscenza della penetrazione delle volontà (cuori)”.
liii. Ricordo della vita passata
539. Come è possibile che la comprensione delle idee condizionate sorte attraverso l’intervento della differenza e dell’unità [rispettivamente] nell’azione [non salutare e salutare] sia la conoscenza del ricordo della vita passata?
540. In questo caso un monaco sviluppa le basi per la realizzazione… [e così via come nel § 525].
541. Sviluppa completamente… [e così via come nel § 526].
542. Avendo sviluppato e istruito completamente la propria cognizione su queste quattro basi per la realizzazione, e avendola resa malleabile e maneggevole, egli comprende in questo modo: “Quando questo esiste, quello viene ad essere; con il sorgere di questo, quello sorge”. Vale a dire: con l’ignoranza come condizione ci sono le formazioni mentali; con le formazioni mentali come condizione, la coscienza; con la coscienza come condizione, la mentalità-materialità; con la mentalità-materialità come condizione, la sestuplice base; con la sestuplice base come condizione, il contatto; con il contatto come condizione, la sensazione; con la sensazione come condizione, il desiderio; con il desiderio come condizione, l’attaccamento; con l’attaccamento come condizione, l’essere; con l’essere come condizione, la nascita; con la nascita come condizione ci sono l’invecchiamento e la morte, e il dolore e il lamento, il dispiacere e la disperazione; così c’è il sorgere di tutta questa massa di sofferenza”.
Con la sua cognizione così sviluppata, purificata e illuminata, egli dirige, inclina la sua cognizione verso la conoscenza del ricordo della sua vita passata; egli ricorda la sua molteplice vita passata, vale a dire: “Una nascita, due nascite, tre nascite, quattro nascite, cinque nascite, dieci nascite, venti nascite, trenta nascite, quaranta nascite, cinquanta nascite, cento nascite, mille nascite, centomila nascite, molti eoni di contrazione del mondo, molti eoni di espansione del mondo, molti eoni di contrazione ed espansione del mondo; lì ero così chiamato, di tale razza, con tale aspetto, tale era il mio cibo, tale la mia esperienza di piacere e dolore, tale la fine della mia vita; e trapassando da lì, sono apparso altrove; e anche lì ero così chiamato, di tale razza, con tale aspetto, tale era il mio cibo, tale la mia esperienza di piacere e dolore, tale la fine della mia vita; e trapassando da lì, sono apparso qui”; così con i suoi aspetti e particolari ricorda la sua molteplice vita passata [D i 81].
543. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione di esaminare le idee condizionate sorte attraverso l’intervento della differenza e dell’unità [rispettivamente] nell’azione [non salutare e salutare] è conoscenza del ricordo della vita passata”.
liv. L’Occhio divino
544. Come è possibile che la comprensione del significato di vedere i segni degli oggetti visibili nella loro differenza e unità per mezzo dell’illuminazione sia conoscenza dell’occhio divino?
545. In questo caso un monaco sviluppa le basi per la realizzazione… [e così via come nel § 525].
546. Sviluppa completamente… [e così via come nel § 526].
547. Avendo completamente sviluppato ed istruito la sua cognizione in queste quattro basi per la realizzazione, rendendola malleabile e maneggevole, egli presta attenzione alla percezione della luce, stabilizza la percezione del giorno: “Come è il giorno, così è la notte; come è la notte, così è il giorno”. Con il cuore così aperto e non chiuso, lo sviluppa accompagnato dall’illuminazione.
548. Con la sua cognizione così sviluppata, purificata e illuminata, egli dirige, inclina la sua cognizione verso la conoscenza della scomparsa e della realizzazione degli esseri. Con l’occhio divino, che è purificato e supera quello umano, vede gli esseri che trapassano e rinascono, inferiori e superiori, belli e brutti, felici o infelici nella loro destinazione; comprende gli esseri in base alle loro azioni: “Questi esseri meritevoli, che hanno avuto una cattiva condotta corporea, verbale e mentale, che hanno vituperato i Nobili, che hanno false visionii, che hanno compiuto azioni a causa di false visioni, sono rinati, dopo la morte, in uno stato di privazione, in una destinazione infelice, nella perdizione, negli inferi; ma questi esseri degni, che hanno avuto una buona condotta corporea, verbale e mentale, che non hanno vituperato i Nobili, che hanno una retta visione, che hanno compiuto azioni dovute alla retta visione, alla dissoluzione del corpo, dopo la morte, sono rinati in una destinazione felice, nel mondo celeste”; Così, con l’occhio divino, che è purificato e supera quello umano, egli vede gli esseri che trapassano e rinascono, inferiori e superiori, belli e brutti, felici o infelici nella loro destinazione; comprende gli esseri in base alle loro azioni [D i 82].
549. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione del significato di vedere i segni degli oggetti visibili nella loro differenza e unità per mezzo dell’illuminazione è conoscenza dell’occhio divino”.
lv. Eliminazione dei parassiti
550. Come è possibile che la conoscenza come padronanza di tre facoltà in sessantaquattro aspetti sia la conoscenza dell’esaurimento dei parassiti?
551. Di quali tre facoltà?
Della facoltà dell’Io-verrò-a-conoscere-l’ignoto, della facoltà della conoscenza finale e della facoltà della conoscenza finale
552. In quanti luoghi si reca la facoltà “Io-verrò-a-conoscere-l’ignoto”? In quanti luoghi si reca la facoltà della conoscenza finale? In quanti luoghi si reca la facoltà della conoscenza finale?
La facoltà di “Io-verrò-a-conoscere-l’ignoto” va in un solo luogo, nel sentiero dell’entrata-nella-corrente. La facoltà della conoscenza finale va in sei luoghi, alla fruizione dell’entrata-nella-corrente, al sentiero del ritornare-una-sola-volta, alla fruizione del ritornare-una-sola-volta, al sentiero del non-ritorno, alla fruizione del non-ritorno e al sentiero dell’arahant. La facoltà della conoscenza finale va in un solo luogo, alla fruizione della condizione di arahant.
553. Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente, la facoltà Io-verrò-a-conoscere-l’ignoto è dotata di risoluzione da parte della facoltà della fede, di sforzo da parte della facoltà dell’energia, di determinazione da parte della facoltà della consapevolezza, di non distrazione da parte della facoltà della concentrazione, di visione da parte della facoltà della conoscenza, di cognizione da parte della facoltà mentale, di piacere da parte della facoltà della gioia, di predominanza della continuità che si verifica da parte della facoltà di vita.
Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente, tutte le idee nate [in quel momento], ad eccezione della cognizione che ha dato origine alla materialità, sono salutari, prive di parassiti, conducono all’uscita, alla dispersione, appartengono al sovramundano, hanno come oggetto di supporto il nibbana.
Nel momento del sentiero dell’entrata-nella-corrente, la facoltà Io-vengo-a-conoscere-l’ignoto ha queste otto facoltà per il suo apparato conascente, per il suo apparato reciproco, per il suo apparato di sostegno, per il suo apparato associato, si accompagnano l’un l’altra, sono conascenti, sono congiunte, sono associate; sono i suoi aspetti e il suo apparato.
554. Nel momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente, la facoltà della conoscenza finale è dotata di risoluzione da parte della facoltà della fede, di sforzo da parte della facoltà dell’energia, di determinazione da parte della facoltà della consapevolezza, di non distrazione da parte della facoltà della concentrazione, di visione da parte della facoltà della conoscenza, di cognizione da parte della facoltà mentale, di piacere da parte della facoltà della gioia, di predominanza della continuità che si verifica da parte della facoltà vitale.
Nel momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente tutte le idee nate [in quel momento] sono tutte indeterminate; ad eccezione della materialità originata dalla cognizione, sono tutte prive di parassiti, appartengono al sovramondano, hanno come oggetto di supporto il nibbana.
Nel momento della fruizione dell’entrata-nella-corrente, la facoltà della conoscenza finale ha queste otto facoltà come apparato conascente, come apparato reciproco, come apparato di sostegno, come apparato associato, si accompagnano a vicenda, sono conascenti, sono congiunte, sono associate; sono i suoi aspetti e i suoi apparati.
555. Nel momento del sentiero del ritornare-una-sola-volta…
556. Nel momento della fruizione del ritornare-una-sola-volta…
557. Nel momento del sentiero del non-ritorno…
558. Nel momento della fruizione del ritornare-una-sola-volta …
559. Nel momento del sentiero degli arahant…
la facoltà della conoscenza finale è dotata di risoluzione da parte della facoltà della fede… [e così via come sopra]… dotata della predominanza della continuità che si verifica da parte della facoltà della vita.
Nel momento del sentiero dell’arahant tutte le idee nate [in quel momento], ad eccezione della materialità originata dalla cognizione, sono salutari, prive di parassiti, conducono all’esterno, portano alla dispersione, appartengono al sovramundano, hanno il nibbana come oggetto portante.
560. Nel momento della fruizione della condizione di arahant la facoltà della conoscenza finale è dotata di risoluzione da parte della facoltà della fede, … [e così via] … dotata di predominanza della continuità da parte della facoltà vitale.
Nel momento della fruizione della condizione di arahant tutte le idee nate [in quel momento] sono indeterminate; ad eccezione della cognizione che ha dato origine alla materialità, sono tutte prive di parassiti, appartengono al sopramondano, hanno come oggetto portante il nibbana.
Nel momento della fruizione della condizione di arahant, la facoltà della conoscenza finale ha queste otto facoltà per il suo apparato conascente, per il suo apparato reciproco, per il suo apparato interdipendente, per il suo apparato associato, si accompagnano l’un l’altra, sono conascenti, sono congiunte, sono associate; sono i suoi aspetti e il suo apparato.
Quindi queste otto ottave ammontano a sessantaquattro (aspetti).
561. Parassiti: Cosa sono questi parassiti? Sono il parassita dei desideri sensuali, il parassita dell’essere, il parassita delle visioni, il parassita dell’ignoranza.
563. Dove si esauriscono questi parassiti?
Attraverso il sentiero dell’entrata-nella-corrente, il parassita delle visioni è completamente esaurito, i parassiti dei desideri sensuali, dell’essere e dell’ignoranza, abbastanza potenti da portare a stati di privazione, sono esauriti. Questi parassiti sono esauriti qui.
Con il sentiero del ritornare-una-sola-volta si esaurisce il grossolano parassita dei desideri sensuali e si esauriscono i parassiti dell’essere e dell’ignoranza, che ne sono il coefficiente. Queste cause si esauriscono qui.
Con il sentiero del non-ritorno si esaurisce completamente il parassita dei desideri sensuali e si esauriscono i parassiti dell’essere e dell’ignoranza. Questi parassiti sono esauriti qui.
Con il sentiero dell’arahant, il parassita dell’essere e il parassita dell’ignoranza sono completamente esauriti. Questi parassiti sono esauriti qui.
564. La conoscenza è intesa come ciò che viene conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Per questo è stato detto che: “La conoscenza come padronanza di tre facoltà in sessantaquattro aspetti è la conoscenza dell’esaurimento dei parassiti”.
lvi–lix. Le Verità
565. Come è possibile che la comprensione del significato di piena comprensione sia conoscenza della sofferenza, che la comprensione del significato di abbandono sia conoscenza dell’origine, che la comprensione del significato di realizzazione sia conoscenza della cessazione, che la comprensione del significato di sviluppo sia conoscenza del sentiero?
565. La sofferenza ha il significato di opprimere, il significato di essere costituita, il significato di bruciare, il significato di cambiare, come significato di piena comprensione. L’origine ha il significato di accumulo, il significato di fonte, il significato di schiavitù, il significato di ostacolo, il significato di abbandono. La cessazione ha il significato di fuga, significato di isolamento, significato di non essere costituita, significato di assenza di morte, come significato di realizzazione. Il sentiero ha il significato di fuga, il significato di causa, il significato di vedere, il significato di predominio, come suo significato di sviluppo.
566. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: “La comprensione del significato di piena comprensione è conoscenza della sofferenza, la comprensione del significato di abbandono è conoscenza dell’origine, la comprensione del significato di realizzazione è conoscenza del significato di cessazione, la comprensione del significato di sviluppo è conoscenza del sentiero”.
lx–lxiii. Conoscenza delle realtà
567. In che modo esiste la conoscenza della sofferenza, la conoscenza dell’origine della sofferenza, la conoscenza della cessazione della sofferenza, la conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza?
568. La conoscenza in colui che possiede il sentiero è conoscenza della sofferenza, è conoscenza dell’origine della sofferenza, è conoscenza della cessazione della sofferenza ed è conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.
Che cos’è la conoscenza della sofferenza?
Qualsiasi comprensione, atto di comprensione, investigazione, reinvestigazione, investigazione delle idee, annotare, notare, prendere atto, imparare, abilità, intelligenza, stima, raziocinio, scrutinio, globalità, buon senso, controllo, visione profonda, piena consapevolezza, impulso, comprensione, comprensione come facoltà, comprensione come potere, comprensione come arma, comprensione come fortezza, comprensione come luce, comprensione come illuminazione, comprensione come luce, comprensione come tesoro, non illusione, investigazione delle idee, retta visione, che sorge in funzione della sofferenza: questa è chiamata conoscenza della sofferenza.
Ogni comprensione, … retta visione, che sorge in funzione dell’origine della sofferenza: …
Ogni comprensione, … retta visione, che sorge in funzione della cessazione della sofferenza: …
Ogni comprensione, … retta visione, che sorge in funzione del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza: questa è chiamata conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza.
569. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: ” La conoscenza della sofferenza, la conoscenza dell’origine della sofferenza, la conoscenza della cessazione della sofferenza, la conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza”.
lxiv-lxvii. Discriminazioni
570. In che modo esiste la conoscenza della discriminazione del significato, la conoscenza della discriminazione delle idee, la conoscenza della discriminazione del linguaggio, la conoscenza della discriminazione della perspicuità?
571. La discriminazione del significato è conoscenza dei significati, la discriminazione delle idee è conoscenza delle idee, la discriminazione del linguaggio è conoscenza dei tipi di linguaggio, la discriminazione della perspicuità è conoscenza dei tipi di perspicuità.
La comprensione delle differenze di significato è conoscenza della discriminazione del significato. La comprensione delle differenze di idee è conoscenza della discriminazione delle idee. La comprensione delle differenze di linguaggio è conoscenza della discriminazione del linguaggio. La comprensione delle differenze di perspicuità è conoscenza della discriminazione della perspicuità.
La comprensione della definizione dei significati è conoscenza della discriminazione dei significati…
La comprensione della notazione dei significati è conoscenza della discriminazione dei significati…
La comprensione della notazione dei significati è conoscenza della discriminazione dei significati …
La comprensione delle categorie di significato è conoscenza della discriminazione del significato…
La comprensione dell’evocazione dei significati è conoscenza della discriminazione del significato…
La comprensione dell’illuminazione dei significati è conoscenza della discriminazione del significato…
La comprensione del far risplendere i significati è conoscenza della discriminazione del significato…
La comprensione della spiegazione dei significati è conoscenza della discriminazione del significato…
La comprensione della spiegazione della perspicuità è la discriminazione della perspicuità.
572. La conoscenza è intesa come ciò che è conosciuto e la comprensione è intesa come l’atto di comprendere ciò. Perciò è stato detto che: ” La conoscenza della discriminazione del significato, la conoscenza della discriminazione delle idee, la conoscenza della discriminazione del linguaggio, la conoscenza della discriminazione della perspicuità”.
[Conoscenza non condivisa dai discepoli]
lxviii. Penetrazione delle facoltà altrui
573. Qual è la conoscenza che il Perfetto ha della penetrazione delle facoltà altrui?
574. In questo caso il Perfetto (tathāgata) vede gli esseri come con poca polvere sugli occhi, come con molta polvere sugli occhi, come con facoltà acute, come con facoltà ottuse, come con parti buone, come con parti cattive, come facili da istruire, come difficili da istruire, e anche alcuni che hanno paura dell’altro mondo e in ciò che è condannabile, e anche alcuni che non hanno paura dell’altro mondo e in ciò che è condannabile.
575. Con poca polvere sugli occhi, con molta polvere sugli occhi:
Una persona con fede ha poca polvere sugli occhi; una persona senza fede ha molta polvere sugli occhi. Una persona energica ha poca polvere sugli occhi; una persona pigra ha molta polvere sugli occhi. Una persona che ha una consapevolezza consolidata ha poca polvere sugli occhi; una persona immemore ha molta polvere sugli occhi. Una persona concentrata ha poca polvere sugli occhi; una persona non concentrata ha molta polvere sugli occhi. Una persona con comprensione ha poca polvere sugli occhi; una persona senza comprensione ha molta polvere sugli occhi.
576. Con facoltà acute, con facoltà ottuse:
Una persona con fede ha facoltà acute; una persona senza fede ha facoltà ottuse… [e così via con le altre cinque facoltà].
577. Di parti buone, di parti cattive:
Una persona con fede ha parti buone; una persona senza fede ha parti cattive…
578. Facili da istruire, difficili da istruire:
Una persona con fede è facile da istruire; una persona senza fede è difficile da istruire…
579. C’è anche chi ha paura nell’altro mondo e in ciò che è condannabile e c’è anche chi non ha paura nell’altro mondo e in ciò che è condannabile:
Una persona con fede ha paura dell’altro mondo e in ciò che è condannabile; una persona senza fede non ha paura dell’altro mondo e in ciò che è condannabile… una persona senza comprensione non ha paura nell’altro mondo e in ciò che è condannabile.
580. Mondo:
Mondo degli aggregati, mondo dei principi, mondo delle basi, mondo delle disgrazie, mondo produttivo di disgrazie, mondo della fortuna, mondo produttivo di fortuna.
Un solo mondo: Tutti gli esseri sussistono grazie al nutrimento.
Due mondi: mentalità e materialità.
Tre mondi: tre tipi di sensazioni.
Quattro mondi: quattro tipi di nutrimento.
Cinque mondi: cinque aggregati come oggetti dell’attaccamento.
Sei mondi: sei basi interne.
Sette mondi: sette stadi di coscienza.
Otto mondi: otto idee mondane.
Nove mondi: nove dimore degli esseri.
Dieci mondi: dieci basi [escluse la mente e le idee].
Dodici mondi: dodici basi.
Diciotto mondi: diciotto principi.
581. Ciò che è condannabile:
Tutti gli influssi impuri sono condannabili, tutti i comportamenti scorretti… tutte le formazioni mentali… tutte le azioni che conducono all’essere sono condannabili.
582. Si stabilisce una percezione così acuta del terrore del mondo come appena descritto, per il condannabile come appena descritto, come se si trattasse di un assassino con un’arma in mano.
583. Egli conosce e vede e riconosce e penetra queste cinque facoltà in questi cinquanta aspetti.
Questa è la conoscenza del Perfetto della penetrazione delle facoltà altrui.
lxix. Pregiudizi e tendenze sottostanti
584. Qual è la conoscenza che il Perfetto ha dei pregiudizi e delle tendenze di fondo degli esseri?
585. In questo caso il Perfetto conosce i biasmi degli esseri, conosce le loro tendenze di fondo, conosce il loro comportamento, conosce le loro risoluzioni, conosce gli esseri come capaci e incapaci.
586. Qual è il pregiudizio degli esseri?
Gli esseri sono sostenuti da una visione dell’essere o da una visione del non-essere come questa: “Il mondo è eterno” o “Il mondo non è eterno” o “Il mondo è finito” o “Il mondo è infinito” o “L’anima e il corpo sono uguali” o “L’anima è una, il corpo un’altra” o “Un Tathagata esiste dopo la morte” o “Un Tathagata non esiste dopo la morte” o “Un Tathagata esiste e non esiste dopo la morte” o “Un Tathagata nè esiste né non esiste dopo la morte”. Oppure, evitando entrambi questi estremi, o scelgono in conformità [con la conoscenza sovramundana] rispetto alle idee sorte in modo dipendente attraverso una specifica condizionalità o acquisiscono una retta conoscenza.
Li conosce anche come persone che perseguono i desideri sensuali: “Questa persona dà importanza ai desideri sensuali, è prevenuta verso i desideri sensuali, è risoluta nei confronti dei desideri sensuali”. Conosce anche le persone che perseguono la rinuncia:
“Questa persona dà importanza alla rinuncia, è orientata verso la rinuncia, è decisa a rinunciare”. Inoltre, li conosce come persone che perseguono la cattiva volontà: “Questa persona dà importanza alla cattiva volontà, è prevenuta verso la cattiva volontà, è risoluta sulla cattiva volontà”. Conosce anche chi persegue la non-volontà in questo modo: “Questa persona dà importanza alla non-volontà, è orientata verso la non-volontà, è decisa a perseguire la non-volontà”. Li conosce anche come persone che perseguono la pigrizia e il torpore: “Questa persona dà importanza alla pigrizia e al torpore, è orientata verso la pigrizia e il torpore, è decisa a perseguire la pigrizia e il torpore”. Li conosce anche come persone che perseguono la percezione della luce: “Questa persona dà importanza alla percezione della luce, è orientata verso la percezione della luce, è determinata nella percezione della luce”.
Questo è il pregiudizio degli esseri.
587. Qual è la tendenza di fondo degli esseri?
Ci sono sette tendenze di fondo: Tendenza di fondo all’avidità per il desiderio sensuale, tendenza di fondo alla resistenza, tendenza di fondo alla presunzione (orgoglio), tendenza di fondo alla visione [falsa], tendenza di fondo all’incertezza, tendenza di fondo all’avidità di essere, tendenza di fondo all’ignoranza.
Ovunque nel mondo ci sia qualcosa di amabile e simpatico, c’è la tendenza di fondo all’avidità del desiderio sensuale. Ovunque nel mondo ci sia qualcosa di antipatico e sgradevole, c’è la tendenza di fondo alla resistenza. Su queste due idee cresce l’ignoranza, la presunzione (l’orgoglio), la falsa visione e l’incertezza.
Questa è la tendenza di fondo degli esseri.
588. Che cos’è il comportamento degli esseri?
La formazione mentale del merito, la formazione mentale del demerito e la formazione mentale imperturbabile, con risultati minori o maggiori.
Questo è il comportamento degli esseri.
589. Qual è la risoluzione degli esseri?
Ci sono esseri risoluti su ciò che è inferiore e ci sono esseri risoluti su ciò che è superiore. Gli esseri risoluti in ciò che è inferiore coltivano, frequentano e accolgono quelli risoluti in ciò che è inferiore. Gli esseri decisi su ciò che è superiore coltivano, frequentano e accolgono coloro che sono decisi su ciò che è superiore. Anche in passato gli esseri risoluti su ciò che è inferiore coltivavano, frequentavano e accoglievano quelli risoluti su ciò che è inferiore, e gli esseri risoluti su ciò che è superiore coltivavano, frequentavano e accoglievano quelli risoluti su ciò che è superiore. Anche in futuro gli esseri risoluti su ciò che è inferiore coltiveranno, frequenteranno e accoglieranno quelli risoluti su ciò che è inferiore, e gli esseri risoluti su ciò che è superiore coltiveranno, frequenteranno e accoglieranno quelli risoluti su ciò che è superiore.
Questa è la risoluzione degli esseri.
590. Cosa sono gli esseri incapaci?
Tutti gli esseri che sono in possesso di un ostacolo per l’azione, di un ostacolo per la contaminazione, di un ostacolo per l’azione-risultato, senza fede, senza zelo, senza comprensione e incapaci di illuminare la certezza della rettitudine in idee salutari: questi sono esseri incapaci.
591. Che cosa sono gli esseri capaci?
Tutti gli esseri che non sono ostacolati dall’azione, non sono ostacolati dalla contaminazione, non sono ostacolati dall’azione-risultato, hanno fede, hanno zelo, hanno comprensione e sono capaci di illuminare la certezza della rettitudine nelle idee salutari: questi sono esseri capaci.
Questa è la conoscenza che il Perfetto ha dei pregiudizi e delle tendenze di fondo degli esseri.
lxx. La metamorfosi dei gemelli
592. Qual è la conoscenza che il Perfetto ha della Metamorfosi dei Gemelli?
593. In questo caso il Perfetto compie la Metamorfosi dei Gemelli (Meraviglia), che non è condivisa dai discepoli.
594. Produce una massa di fuoco dalla parte superiore del suo corpo e una pioggia d’acqua dalla parte inferiore del suo corpo: produce una massa di fuoco dalla parte inferiore del suo corpo e una pioggia d’acqua dalla parte superiore del suo corpo.
Produce una massa di fuoco dalla parte orientale del suo corpo e una pioggia d’acqua dalla parte occidentale del suo corpo: produce una massa di fuoco dalla parte occidentale del suo corpo e una pioggia d’acqua dalla parte orientale del suo corpo.
… dall’occhio destro … dall’occhio sinistro …
… dall’occhio sinistro … dall’occhio destro …
… dall’orecchio destro … dall’orecchio sinistro …
… dalla narice destra … dalla narice sinistra …
… dalla spalla destra … dalla spalla sinistra …
… dalla mano destra … dalla mano sinistra …
… dal fianco destro … dal fianco sinistro …
… dal piede destro … dal piede sinistro …
… da ogni dito della mano e del piede…
… da ogni spazio tra le dita delle mani e dei piedi…
Produce una massa di fuoco da ogni capello e una pioggia d’acqua da ogni capello: produce una massa di fuoco dal poro di ogni capello e una pioggia d’acqua dal poro di ogni capello.
595. Tra i sei colori del blu e del giallo e del rosso e del bianco e del rosa e del trasparente il Beato cammina mentre la sua immagine creata sta in piedi o si siede o si sdraia, il Beato sta in piedi mentre la sua immagine creata cammina o si siede o si sdraia, il Beato si siede mentre la sua immagine creata cammina o si siede o si sdraia, il Beato si sdraia mentre la sua immagine creata cammina o si alza o siede, l’immagine creata cammina mentre il Beato si alza o si siede o si sdraia, l’immagine creata si alza mentre il Beato cammina o si siede o si sdraia, l’immagine creata si siede mentre il Beato cammina o si alza o si sdraia, l’immagine creata si sdraia mentre il Beato cammina o si alza o si siede.
Questa è la conoscenza che il Perfetto ha della Metamorfosi dei Gemelli (Meraviglia).
lxxiI. La grande compassione
596. Qual è la conoscenza che il Perfetto ha del raggiungimento della Grande Compassione?
597. Sugli Illuminati, i Beati, che vedono sotto molti aspetti, discende la Grande Compassione per gli esseri.
Sugli Illuminati, i Beati, che vedono, “La vita mondana sta bruciando”, scende la Grande Compassione per gli esseri.
Sugli Illuminati, i Beati, che vedono,
… “La vita mondana procede” …
… “La vita mondana va avanti” …
… “La vita mondana è sulla strada sbagliata”…
… “Il mondo non ha durata ed è condotto avanti” …
… “Il mondo non ha un rifugio né un protettore” …
… “Il mondo non ha nulla di suo, deve lasciare tutto e passare oltre” …
… “Il mondo è incompleto, insaziabile e schiavo della brama” …
… “La vita mondana è senza rifugio” …
… “La vita mondana è senza scudo”…
… “La vita mondana è senza riparo” …
… “La vita mondana non è un rifugio” …
… “Il mondo è agitato e non ha pace”…
… “La vita mondana è ferita da dardi, trafitta da molti dardi; non c’è altro a parte me per estrarre i dardi” …
… “La vita mondana è oscurata da un’ombra di incoscienza, con una prigione chiusa a chiave della contaminazione; non c’è altro a parte me per mostrare la luce” …
… “La vita mondana si muove nell’ignoranza, è cieca, è racchiusa in un uovo [di ignoranza], è una matassa aggrovigliata, un gomitolo annodato, una rete opaca di tare, non è esente dal ciclo di rinascite in stati di privazione, destinazioni infelici e perdizione” …
… “La vita mondana è infettata dalla corruzione del veleno dell’ignoranza, è un pantano di contaminazione”…
… “La vita mondana è un labirinto di avidità, odio e illusione; non c’è altro a parte me per disfare il labirinto” …
… “La vita mondana è coinvolta in una rete di brame” …
… “La vita mondana è avvolta nella rete del desiderio” …
… “La vita mondana è trasportata dalla corrente del desiderio”…
… “La vita mondana è bloccata dalla catena del desiderio”…
… “La vita mondana è soggetta alla tendenza di fondo al desiderio” …
… “La vita mondana è tormentata dal tormento della brama”…
… “La vita mondana è angosciata dall’angoscia del desiderio”…
… “La vita mondana è coinvolta nella rete delle visioni”…
… “La vita mondana è avvolta nella rete delle visioni”…
… “La vita mondana è trasportata dal flusso delle visioni”…
… “La vita mondana è bloccata dalla catena delle visioni”…
… “La vita mondana è influenzata dalla tendenza di fondo alle visioni”…
… “La vita mondana è tormentata dal tormento delle visioni”…
… “La vita mondana è angosciata dall’angoscia delle visioni”…
… “La vita mondana è vincolata alla nascita”…
… “La vita mondana è condizionata dall’invecchiamento”…
… “La vita mondana è perseguitata dall’afflizione”…
… “La vita mondana è colpita dalla morte” …
… “La vita mondana si basa sulla sofferenza” …
… “La vita mondana è presa dalla brama”…
… “La vita mondana è circondata dal muro dell’invecchiamento”…
… “La vita mondana è stretta dalla trappola della morte”…
… “La vita mondana è legata da grandi vincoli: il vincolo dell’avidità, il vincolo dell’odio, il vincolo dell’illusione, il vincolo della presunzione (orgoglio), il vincolo delle visioni, il vincolo della contaminazione, il vincolo della cattiva condotta. Non c’è nessun altro a parte me per liberarla da questi legami” …
… “La vita mondana è entrata in un grande cunicolo affollato; non c’è nessun altro a parte me per mostrare l’ampio spazio aperto” …
… “La vita mondana è ostacolata da un grande ostacolo; non c’è altro a parte me per recidere l’ostacolo” …
… “La vita mondana è caduta in un grande abisso; non c’è nessun altro a parte me per toglierla dall’abisso”…
… “La vita mondana è entrata in un grande deserto, non c’è nessun altro a parte me per condurla attraverso il deserto” …
… “La vita mondana è entrata in un grande girotondo; non c’è altro a parte me per liberarla dal girotondo” …
… “La vita mondana è bloccata in un grande baratro; non c’è nessun altro a parte me per tirarla fuori dal baratro” …
… “La vita mondana si trova in un grande burrone, non c’è nessun altro a parte me per tirarla fuori dal burrone” …
… “La vita mondana è vulnerabile”…
… “La vita mondana arde del fuoco dell’avidità, del fuoco dell’odio, del fuoco dell’illusione, del fuoco della nascita, dell’invecchiamento e della morte, del dolore e del lamento, del dispiacere e della disperazione; non c’è nessun altro a parte me per spegnere il fuoco” …
… “La vita mondana, come uno che viene condotto [all’esecuzione], è punita senza mai alcun riparo, come un malfattore la cui sentenza viene eseguita su di lui” …
… “La vita mondana è legata da cose ignobili ed è fondata sul male; non c’è nessun altro a parte me per liberarla” …
… “La vita mondana non ha alcun aiuto e ha raggiunto uno stato di totale miseria; non c’è nessun altro a parte me per proteggerla” …
… “La vita mondana è sopraffatta dalla sofferenza ed è stata a lungo oppressa da essa” …
… “La vita mondana ha sempre fame e sempre sete” …
… “La vita mondana è cieca e senza vista” …
… “La vita mondana ha perso la sua guida e non ha una guida” …
… “La vita mondana si è smarrita sulla strada sbagliata e ha perso la retta via; non c’è nessun altro a parte me per condurla alla nobile via” …
… “La vita mondana è andata alla deriva nel grande diluvio; non c’è nessun altro che io possa salvarla dal diluvio” …
… “La vita mondana è ossessionata da due tipi di visione” …
… “La vita mondana è disturbata da tre tipi di cattiva condotta” …
… “La vita mondana è aggiogata da quattro gioghi”…
… “La vita mondana è annodata da quattro nodi” …
… “La vita mondana prova attaccamento a quattro tipi di attaccamento” …
… “La vita mondana ha intrapreso cinque destinazioni” …
… “La vita mondana è intrisa di avidità per le cinque dimensioni del desiderio sensuale” …
… “La vita mondana è bloccata da cinque ostacoli”…
… “La vita mondana è contesa da sei radici di controversia”…
… “La vita mondana è intrisa di avidità da sei classi di brama”…
… “La vita mondana è ossessionata da sei tipi di visione” …
… “La vita mondana è sostenuta da sette tendenze di fondo” …
… “La vita mondana è bloccata da sette catene” …
… “La vita mondana è orgogliosa di sette presunzioni” …
… “La vita mondana è accompagnata da otto idee mondane” …
… “La vita mondana è bloccata da otto errori” …
… “La vita mondana è corrotta da otto corruzioni dell’uomo” …
… “La vita mondana è disturbata da nove motivi di fastidio”…
… “La vita mondana è altera per mezzo delle nove presunzioni (orgoglio)”…
… “La vita mondana è intrisa di avidità per mezzo delle nove idee radicate nella brama”…
… “La vita mondana è contaminata dai dieci fattori di contaminazione”…
… “La vita mondana è infastidita dai dieci motivi di fastidio” …
… “La vita mondana è posseduta dai dieci corsi d’azione errati”…
… “La vita mondana è bloccata da dieci catene” …
… “La vita mondana è bloccata in dieci errori” …
… “La vita mondana è posseduta da una falsa visione basata su dieci cose”…
… “La vita mondana è posseduta dalla visione a dieci basi che presuppone la limitatezza”…
… “La vita mondana è diversificata dalle cento e otto varietà di diversificazione del desiderio” …
Sugli Illuminati, i Beati, che vedono: “La vita mondana è ossessionata da sessantadue classi di visione”, ecco che discende la Grande Compassione per gli esseri.
Sui Beati Illuminati che vedono: “Io ho attraversato e il mondo non ha attraversato, io sono liberato e il mondo non è liberato; io sono controllato e il mondo è incontrollato; io sono in pace e il mondo non è in pace; io sono confortato e il mondo è senza conforto; Io sono estinto e il mondo non è estinto; io, avendo attraversato, posso attraversare; io, essendo liberato, posso liberare; io, essendo controllato, posso insegnare il controllo; io, essendo in pace, posso placare; io, essendo confortato, posso confortare; io, essendo estinto, posso insegnare l’estinzione”, ecco che discende la Grande Compassione. Questa è la conoscenza che il Perfetto ha del raggiungimento della Grande Compassione.
lxxii–lxiii. Conoscenza onnisciente e senza ostacoli
598. Qual è la conoscenza onnisciente del Perfetto?
599. Conosce senza eccezioni tutto ciò che è formato e non formato, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
Conosce tutto ciò che è passato, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
Tutto ciò che è futuro lo conosce, …
Tutto ciò che è presente appena sorto lo conosce, …
L’occhio e gli oggetti visibili: tutto ciò conosce, …
Orecchio e suoni: tutto ciò conosce, …
Naso e odori: tutto ciò conosce, …
Lingua e sapori: tutto ciò conosce, …
Corpo e oggetti tangibili: tutto ciò conosce, …
Mente e idee: tutto ciò conosce, …
600. L’estensione del significato di impermanenza, del significato di dolore, del significato di non Sé: tutto ciò conosce, quindi è conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è conoscenza senza ostacoli.
L’estensione del significato di impermanenza, di dolore, di non Sé della materialità: tutto ciò conosce, … [e così via con il resto delle 201 idee elencate nel § 5 fino a] … L’estensione del significato di impermanenza, di dolore, di non Sé dell’invecchiamento e della morte: tutto ciò conosce, …
601. L’estensione del significato della conoscenza diretta nella conoscenza diretta: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di piena comprensione nella piena comprensione: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di abbandonare nell’abbandono: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di sviluppare nello sviluppo: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di realizzare nella realizzazione: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di aggregato negli aggregati: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di principio nei principi: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di base nelle basi: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di formato in ciò che è formato: tutto ciò conosce, …
L’estensione del significato di informe nell’informe: tutto ciò conosce, …
602. Le idee salutari: tutto ciò conosce, …
Le idee non salutari: …
Le idee indeterminate: …
Le idee appartengono alla sfera del desiderio sensuale: …
Le idee appartengono alla sfera materiale: …
Le idee appartengono alla sfera immateriale: …
Le idee non incluse: tutto ciò conosce, …
603. Il significato della sofferenza nella sofferenza: tutto ciò conosce, …
Il significato dell’origine nell’origine: …
Il significato della cessazione nella cessazione: …
Il significato del sentiero nel sentiero: tutto ciò conosce, …
604. Il significato della discriminazione del significato nella discriminazione del significato: tutto ciò conosce, …
Il significato della discriminazione delle idee nella discriminazione delle idee: tutto ciò conosce, …
Il significato della discriminazione del linguaggio nella discriminazione del linguaggio: tutto ciò conosce, …
Il significato della discriminazione della perspicuità nella discriminazione della perspicuità: tutto ciò conosce, …
605. La conoscenza della penetrazione delle facoltà altrui: tutto ciò conosce, …
La conoscenza dei pregiudizi e delle tendenze di fondo degli esseri: tutto ciò conosce, …
La conoscenza della Metamorfosi dei Gemelli: tutto ciò conosce, …
La conoscenza del raggiungimento della Grande Compassione: tutto ciò conosce, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
606. Tutto ciò che è visto, udito, percepito, conosciuto, incontrato, cercato, considerato dalla mente, nel mondo con i suoi deva, i suoi Māra e i suoi Brahmā, in questa generazione con i suoi asceti e i suoi brahmani, con i suoi principi e i suoi uomini: tutto ciò conosce, è conoscenza onnisciente; è senza ostacoli, è conoscenza senza ostacoli.
607. In questo mondo non c’è nulla che non sia visto da lui,
Nulla di non riconosciuto e nulla di inconoscibile;
Egli ha sperimentato tutto ciò che può essere conosciuto:
Perciò il Perfetto è chiamato Il Sommo Veggente.
608. Il grande Veggente. In che senso Grande Veggente?
Ci sono quattordici tipi di conoscenza di un Illuminato:
La conoscenza della sofferenza è una conoscenza illuminata.
La conoscenza dell’origine della sofferenza…
La conoscenza della cessazione della sofferenza…
La conoscenza del sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza…
La conoscenza della discriminazione dei significati …
La conoscenza della discriminazione delle idee …
La conoscenza della discriminazione del linguaggio …
La conoscenza della discriminazione della perspicuità …
La conoscenza della penetrazione delle facoltà altrui…
La conoscenza dei pregiudizi e delle tendenze di fondo degli esseri…
La conoscenza della Metamorfosi dei Gemelli …
La conoscenza del raggiungimento della Grande Compassione…
La conoscenza onnisciente è la conoscenza di un Illuminato.
La conoscenza senza ostacoli è la conoscenza di un Illuminato.
Questi sono i quattordici tipi di conoscenza di un Illuminato. Di questi quattordici tipi di conoscenza di un Illuminato, otto sono condivisi dai discepoli e sei non sono condivisi dai discepoli.
609. Il significato della sofferenza nella sofferenza tutto è conosciuto, non c’è significato della sofferenza sconosciuto, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
Il significato della sofferenza nella sofferenza tutto è visto, tutto è riconosciuto, tutto è realizzato, tutto è scandito dalla comprensione, non c’è significato della sofferenza non scandito dalla comprensione, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
Il significato dell’origine nell’origine… [e così via con ciascuna delle altre quattro verità].
610. Il significato della discriminazione dei significati nella discriminazione dei significati… [e così via con il resto delle quattro discriminazioni fino a]…
Il significato della discriminazione della perspicuità nella discriminazione della perspicuità tutto è conosciuto, non c’è significato della discriminazione della perspicuità sconosciuto, quindi è una conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
Il significato della discriminazione della perspicuità nella discriminazione della perspicuità tutto è visto, tutto è riconosciuto, tutto è realizzato, tutto è scandito dalla comprensione, non c’è significato della discriminazione della perspicuità non scandito dalla comprensione, quindi è conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è conoscenza senza ostacoli.
611. Egli conosce le facoltà altrui…
Egli conosce i pregiudizi e le tendenze di fondo degli esseri…
La conoscenza della Metamorfosi dei Gemelli …
La conoscenza del raggiungimento della Grande Compassione …
Tutto ciò che è visto, udito, percepito, conosciuto, incontrato, cercato, considerato dalla mente, nel mondo con i suoi deva, i suoi Māra e i suoi Brahmā, in questa generazione con i suoi asceti e brahmani, con i suoi principi e uomini, tutto è conosciuto, tutto è visto, … la conoscenza onnisciente: è senza ostacoli, quindi è una conoscenza senza ostacoli.
612. Qui, in questo mondo, non c’è nulla che non sia visto da lui,
Nulla di non riconosciuto e nulla di inconoscibile;
Egli ha sperimentato tutto ciò che può essere conosciuto:
Perciò il Perfetto è chiamato il Grande Veggente.
Fine del Trattato sulla Conoscenza
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Ñāṇamoli, 1982. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Patisambhidavamsa