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Pc 75: Talasattika – Minacciare

… a Sāvatthī nel boschetto di Jeta nel monastero di Anāthapiṇḍika. In quel momento alcuni monaci, arrabbiati e scontenti, minacciarono altri monaci. Questi, spaventati, gridarono. I monaci chiesero: “Perché, venerabili, gridate?”
“Venerabili, quei monaci, arrabbiati, scontenti, ci hanno minacciato.” I monaci… li criticarono, dicendo: “Come possono quei monaci, arrabbiati e scontenti, minacciare altri monaci?” …
“È vero, come si dice, che voi, monaci, arrabbiati, scontenti, avete minacciato dei monaci?”
“È vero, signore.”
L’illuminato, il signore, li rimproverò dicendo: “Come potete, stolti, arrabbiati, scontenti, minacciare dei monaci? Non è per soddisfare coloro che non sono (ancora) soddisfatti… E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata:
“Se un monaco, arrabbiato, scontento, minaccia un altro monaco, c’è una colpa da espiare.”

Contro un monaco significa: contro un altro monaco.
Arrabbiato, scontento significa: … ostinato.
Minacciare significa: se minaccia con il corpo o con qualcosa attaccato al corpo, e anche al massimo con una foglia di loto, c’è una colpa da espiare.

Se pensa che uno sia ordinato quando è ordinato, (e) arrabbiato, scontento, lo minaccia… (vedi Pc 74) … Non c’è colpa se, essendo in qualche difficoltà, minaccia qualcuno per liberarsi; se è pazzo, se è la prima colpa.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya