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Kv 8.7: Rūpadhātuyāāyatanakathā – Sui sensi nella sfera rūpa

Punto controverso: Nella sfera di Rūpa l’individuo ha tutti i sei sensi.

Commentario: Alcuni (come, ad esempio, gli Andhaka e i Sammitiya), giudicando da alcuni Sutta – avendo forma, fatta di mente, con tutte le sue parti principali e minori complete, non carente di alcun organo – immaginano che gli esseri nel mondo di Brahma e gli altri avessero sensazioni di olfatto, gusto e tatto.

Theravāda: Se, un essere in quella sfera ha, per esempio, il senso dell’olfatto, dovete ammettere oggetti odorosi che egli possa odorare; e così anche per i sensi del gusto e del tatto. Ma voi negate l’esistenza, in quella sfera, di tali oggetti. Eppure sembra razionale che, ammettendo, come fate, l’esistenza in quella sfera sia dell’organo che dell’oggetto della vista, dell’udito e della coordinazione dei sensi o della mente, dovete ammettere non di meno gli altri campi di senso, una volta affermata l’esistenza, in quella sfera, di uno qualsiasi degli altri organi di senso. “No”, dite voi. Siete disposti ad ammettere gli organi della vista, dell’udito e della coordinazione, e i corrispondenti oggetti visti, uditi e conosciuti da questi organi; tuttavia, pur ammettendo gli altri organi di senso, negate l’esistenza dei loro oggetti. Infatti, anche se ammettete l’esistenza, in quella sfera, di oggetti odorosi, sapidi e tangibili, negate, che essi siano stati percepiti dagli organi corrispondenti, pur ammettendo la corrispondente percezione nel caso della vista, ecc.
Ma tra voi ci sono alcuni che ammettono questa percezione degli odori, dei sapori e del tatto da parte dei rispettivi organi, di cui affermate l’esistenza. Vorrei chiedere loro se esiste in quella sfera l’odore di radici, midollo, corteccia, foglie, fiori, frutta, carne cruda, odori velenosi, gradevoli o sgradevoli; se esiste anche il gusto di radici, midollo, corteccia, foglie, fiori, frutta, o sapori acidi, dolci, amari, pungenti, salini, alcalini, acri, astringenti, gradevoli o nauseabondi; se esistono anche contatti duri e morbidi, lisci e ruvidi, piacevoli e dolorosi, tangibili pesanti e leggeri? Voi negate che tutto ciò esista in quella sfera… .

Andhaka, Sammitiya: Ma non c’è in quella sfera il mezzo per annusare, gustare, toccare?

Theravāda: Sì.

Andhaka, Sammitiya: Allora è giusto dire che nell’elemento rūpa l’individuo ha tutti e sei i sensi?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu