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Kv 7.6: Itodinnakathā – Sull’effetto dei doni dati in questa vita

Punto controverso: Ciò che viene donato in questa vita ha effetto anche in altri mondi.

Commentario: Alcuni – ad esempio i Rajagiriya e i Siddhatthika – sostengono che:
Da ciò che è donato in questo mondo
lo si condivide con chi, morto, tra i Peta
i doni di vesti, ecc. fanno sì che la vita sia supportata in quel mondo.

Theravāda: La vostra tesi vi impegna ad affermare che le vesti, il cibo elemosinato, la dimora, le cure mediche per le malattie, i cibi solidi, i cibi teneri e le bevande, offerti in questa vita, saranno goduti in altri mondi, cosa che voi negate… E vi impegna anche a sostenere questa tesi eterodossa, che una persona è l’agente di un’altra; che la felicità o il male che proviamo è opera di altri; che uno agisce e un altro ne subisce le conseguenze, cosa che voi negate… .”

Rājagirika, Siddhatthika: Voi negate la nostra tesi. Ma i Peta non ringraziano forse colui che fa un dono a loro vantaggio, non si placano forse i loro cuori, non si rallegrano forse? Non è forse stato detto dall’Eccelso:

“Come l’acqua piovuta sull’alto pendio
scende sempre lungo il fianco della collina,
così tutto ciò che viene offerto sulla terra
raggiunge le sfortunate ombre di Peta.

Come i fiumi traboccano
per mantenere pieno il potente oceano,
così, qualunque cosa, ecc.

Perché dove dimorano loro non c’è agricoltura
né allevamento di bestiame,
né commercio come da noi,
né merce da comprare con monete preziose.
Quindi ciò che è donato in questo mondo,
viene condiviso, da morto, tra i Peta”?

Quindi la nostra tesi è giusta.

Inoltre, non è stato detto dall’Eccelso che:
“Monaci, ci sono queste cinque questioni che i genitori pensano quando desiderano un figlio. Quali cinque? Se ci prendiamo cura di lui, pensano che lui si prenderà cura di loro; o che farà il nostro lavoro; che proseguirà la nostra stirpe; che erediterà i nostri beni; che farà delle offerte per i genitori defunti.

“Le persone sagge che desiderano un figlio
hanno cinque vantaggi:
con il suo denaro, ci manteniamo;
il nostro lavoro sarà il suo volere;
la nostra famiglia durerà a lungo;
il nostro patrimonio lo lasceremo a lui;
e poi ancora un’offerta ai defunti.

Questi cinque questioni sono importanti
per le persone sagge che desiderano un figlio.
Perciò i pii e i buoni,
i bambini che conoscono e sentono la gratitudine,
supportano la madre e il padre,
ricordando tutto ciò che questi hanno fatto per loro.

Si assumono le proprie responsabilità, come i loro genitori hanno fatto per loro;
eseguono i loro ordini e li mantengono,
e non soffrono che la loro stirpe decada.
Lode al figlio dal cuore filiale, con pietà e virtù”?

Non è stato detto così? Allora la nostra tesi è giusta.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu