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Kv 23.4: Patirūpakathā – Sui falsi stati di coscienza

Punto controverso: Esiste ciò che non è (a) brama, (b) odio, (c) ignoranza, (d) corruzione, ma che falsifica ciascuna di esse.

Commentario: Tali sono, per quanto riguarda (a) l’amicizia, la pietà, la riconoscenza; (b) l’invidia, l’egoismo, la preoccupazione; (c) il senso del ridicolo; (d) la rimozione degli insoddisfatti, l’aiuto dei monaci compassionevoli, il biasimo dei cattivi, l’elogio dei buoni, la dichiarazione del venerabile Pilinda-Vaccha sugli emarginati, le dichiarazioni degli Eccelsi sugli incompetenti o sugli irredimibili. Questa è l’opinione sostenuta, ad esempio, dagli Andhaka.

Theravāda: (a) Volete forse dire che esiste ciò che non è contatto, non è sensazione, non è percezione, non è formazione mentale, non è cognizione, non è fede, non è energia, non è consapevolezza, non è concentrazione, non è conoscenza, ma che simula ciascuno di questi aspetti? Lo stesso per (b), (c), (d).

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu