Skip to content

Kv 15.10: Asaññasattupikakathā – Sull’estasi come mezzo per raggiungere la sfera dell’inconscio

Punto controverso: L’estasi conduce alla rinascita nella sfera dell’inconscio.

Commentario: Alcuni, come gli Hetuvada, non fanno distinzione tra i due tipi di estasi: quella meramente mondana, praticata dalla gente mondana, e quella sovramondana, o spirituale. La prima porta alla rinascita nella sfera della vita non cosciente, la seconda no. 

Theravāda: Potete dire di qualcuno che ha raggiunto l’estasi che nella sua indole ci sono le tre condizioni morali – assenza di brama, di odio, di ottusità, anche fede, energia, consapevolezza, concentrazione e conoscenza? Non è forse vero il contrario? … .
Ammettete naturalmente che una persona in estasi sia priva di reazioni mentali, sensazioni, percezioni, formazioni mentali, cognizioni? Ma non potete sostenere che un Sentiero possa essere praticato in assenza di questi elementi.
Infine, la vostra tesi implica che tutti coloro che raggiungono l’estasi tendono a rinascere nella Sfera dell’Inconscio, cosa che dovete negare… .

Hetuvāda: Ma voi ammettete, comunque, che nell’estasi si è inconsci, e in quella sfera si è inconsci. Quindi sosteniamo che questa tendenza è un fatto.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu