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Kv 12.1: Saṁvarokammantikathā – Sull’autocontrollo

Punto controverso: L’autocontrollo è un’azione positiva (karma).

Commentario: Questa è un’opinione sostenuta, ad esempio, dai Mahasanghika, e si basa sul Sutta: ‘Quando vede un oggetto, sente un suono, ecc.’ Essi ritengono che sia l’autocontrollo che la mancanza di autocontrollo equivalgano a un’azione concreta, o karma. Nella nostra dottrina è la formazione mentale a costituire il karma. E si sostiene che, così come la formazione mentale, procedendo per mezzo di azioni, parole e pensieri, prende il nome di azione del corpo, della parola e della mente, allo stesso modo, se l’autocontrollo è azione, l’autocontrollo, procedendo per mezzo del controllo dei sensi, prenderebbe il nome di karma visivo, karma uditivo, ecc. L’oppositore rifiuta questa affermazione, in quanto non giustificata dai Sutta, fino a quando non viene menzionato il quinto senso. Qui inciampa nell’ambiguità del termine kaya: “pelle-superficie senziente” e “corpo intimo”. Il Sutta citato riguarda la presenza e l’assenza di autocontrollo, non di karma, quindi è inconcludente.

Theravāda: Se è così, voi affermate che l’autocontrollo visivo è un’azione morale dell’occhio; così per gli altri sensi – non potete ammetterlo… Ma per quanto riguarda l’autocontrollo, coinvolto nel controllo dei sensi del corpo e nel controllo della mente, prima negate che sia un’azione morale, e poi assentite alla tesi che è un’azione morale. Perché allora non ammettete questo per gli altri quattro sensi? Ciò che ammettete come vero per la mente, coordinatrice dei sensi, dovete ammetterlo anche per i cinque sensi.
La mancanza di autocontrollo, secondo la vostra tesi, è ovviamente un’azione immorale (karma): è forse karma visivo quando l’autocontrollo non è praticato dal potere di controllo della vista? …

Mahāsaṅghika: Ma se siamo in errore, non è stato detto dall’Eccelso: “In questo caso, monaci, un monaco, quando vede un oggetto con l’occhio, ne coglie i caratteri generali, …” ancora “non coglie l’aspetto esteriore, … quando sente un suono, … coglie una cosa con la mente, … non la coglie, ecc.”?
Sicuramente sia l’autocontrollo che la mancanza di esso sono qui mostrati come azioni moralmente efficaci?

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu