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Kv 11.8: Aniccatākathā – Sull’impermanenza

Punto controverso: L’impermanenza è predeterminata.

Commentario: Alcuni, come gli Andhaka, ritengono che l’impermanenza stessa sia predeterminata non meno delle cose impermanenti, come il corpo, ecc. In questo modo sono coinvolti o in un ordine plurale di impermanenza, o in una serie interminabile di caratteristiche temporali, ognuna predeterminata a modo suo, senza alcuna prospettiva di arrivare alla fine della predeterminazione.

Theravāda: Allora l’impermanenza è predeterminata dall’impermanenza già predeterminata. E se ammettete questo, intendete che non c’è fine della sofferenza, non c’è interruzione del ciclo delle rinascite, non c’è Nibbāna senza residui di rinascita. Questo vale sia per la vecchiaia che per la morte, le due manifestazioni dell’impermanenza.
Prendiamo ora queste manifestazioni dell’impermanenza nei cinque aggregati, corpo-mente: il corpo è indubbiamente predeterminato e caratterizzato dall’impermanenza sotto forma di vecchiaia, dissoluzione, morte. Ma non si può affermare allo stesso modo tutto questo dell’impermanenza, della vecchiaia o della morte stessa. Così per gli aggregati mentali… .

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu