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Kv 12.2: Kammakathā – Sull’azione

Punto controverso: Ogni azione (karma) comporta un risultato morale (vipāka).

Commentario: Alcuni, come i Mahasanghika, sostengono questa opinione, basandosi sul Sutta citato di seguito. Mentre il Maestro, senza alcuna qualificazione, parlava di formazione mentale come azione morale (karma), l’argomentazione qui dimostra che si intendeva solo la formazione mentale buona o cattiva come conseguenza morale, e che la formazione morale indeterminata è priva di risultato morale. Il Sutta citato non è conclusivo, poiché si riferisce all’esperienza dei risultati nella vita o nelle vite reali, date le condizioni necessarie.

Theravāda: Volete dire che tutta la formazione mentale implica che il risultato della formazione mentale sia un’azione morale? Se lo negate, allora la vostra tesi non è universalmente valida. Se affermate che la formazione mentale comporta un risultato, allora vi impegnate a sostenere che la formazione mentale indeterminata rispetto al risultato morale comporta un risultato morale; che la formazione mentale inoperosa e quindi indeterminata rispetto al risultato morale comporta tale risultato, sia che tale formazione mentale venga esercitata in una qualsiasi delle tre sfere della vita, sia che venga esercitata in ciò che non è incluso in esse… Tutto questo dovete negarlo… Perché non ritenete che la formazione mentale risultante o inoperosa, che è indeterminata quanto al risultato morale, non si può dire che comporti un risultato? Dov’è allora la vostra tesi universale?

Mahāsaṅghika: Ma se siamo in errore, non è stato forse detto dall’Eccelso: “Dichiaro, monaci, che non ci può essere annullamento delle azioni volontarie compiute e accumulate, senza che se ne sperimentino i risultati, sia in questa vita che nell’aldilà”?
Perciò ogni azione comporta sicuramente un risultato.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu