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Kv 11.7: Dhammaṭṭhitatākathā – Sulla causalità delle cose

Punto controverso: La causa delle cose è predeterminata.

Commentario: Alcuni, come gli Andhaka, sostengono che, a causa dell’affermazione: ‘C’è una causa, e questa è primaria’ ogni condizione nella catena dell’Origine causale è, come causa, primaria, ed è quindi predeterminata. I Theravada dimostrano che, se fosse predeterminata da un’altra causa, questa causa sarebbe a sua volta predeterminata da un’altra ancora, e così via all’infinito.

Theravāda: La causa delle cause è dunque predeterminata da qualcos’altro? Voi negate. Infatti, se assentite, vi impegnate a dire che, a causa del continuo verificarsi dovuto alla causalità infinita, non ci potrà mai essere una fine della sofferenza, né un’interruzione del ciclo delle rinascite, né un Nibbāna senza residui di rinascita.
Inoltre, la causa di uno qualsiasi dei cinque aggregati (corpo, mente) è predeterminata? Se assentite, vi impegnate ad ammettere che la causa stessa è predeterminata da qualcos’altro. E se negate, sostenete che non c’è, per questa causalità infinita, nessuna fine della sofferenza, nessuna interruzione del ciclo delle rinascite, nessun Nibbāna senza residui di rinascita… 

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu