“Quando ero
Saṅkhapāla, un nāga dal grande potere psichico,
dalle zanne letali, mortalmente velenoso,
bifronte, signore dei serpenti.
A un incrocio su una strada
affollata da molte persone,
ho scelto i quattro fattori,
e lì ho costruito la mia dimora.
‘La mia pelle e la mia carne,
nervi e ossa:
chiunque ne abbia bisogno,
sono già stati donati, prendeteli.’
Vedendomi, i Bhoja, gente del paese di Bhoja fra i monti Vindhya.
(Nei testi sanscriti sono famosi per la loro crudeltà, essendo devoti di Durga.)
quei cacciatori violenti e spietati,
vennero da me,
con armi e bastoni.
Dopo avermi trafitto il naso,
la coda e la spina dorsale,
avermi legato a un palo,
i Bhoja mi portarono via.
La terra da mare a mare,
con le sue foreste e le sue montagne.
se avessi voluto, proprio lì
avrei potuto bruciarla con un soffio.
Anche se trafitto da pali,
e pugnalato atrocemente,
non mi sono arrabbiato con i Bhoja:
questa è la mia perfezione morale.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, The Conduct Leading to Buddhahood.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Cariyapitaka