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Thera 6.4: Kullattheragāthā – Kulla

Io, Kulla, sono andato in un ossario
e ho visto il corpo di una donna lì gettato,
abbandonato in un cimitero,
pieno di vermi che lo divoravano.

“Contempla questo sacco di ossa, Kulla –
malato, sporco, marcio,
che trasuda e cola,
una delizia per gli stolti.”

Prendendo il Dhamma come uno specchio
per realizzare la conoscenza e la visione,
ho esaminato questo corpo,
vuoto, dentro e fuori.

Come è questo, così è quello;
come è quello, così è questo.
Come sotto, così sopra;
come sopra, così sotto.

Come di giorno, così di notte;
come di notte, così di giorno.
Come prima, così dopo;
come dopo, così prima.

Anche la musica di un gruppo di cinque elementi
non potrà mai dare un tale piacere
come quando, con la mente unificata,
si discerne rettamente il Dhamma.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato e Jessica Walton, 2019. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoTheragatha