1. Un tempo il Beato soggiornava presso Rajagaha sulla Roccia Nera sul versante dell’Isigili, con circa 500 monaci tutti arahat. In quella occasione il venerabile Maha-Moggallana stava analizzando le menti liberate e senza brama di questi monaci.
2. Quindi il venerabile Vangisa pensò: “Il Beato soggiorna presso Rajagaha sulla Roccia Nera sul versante dell’Isigili, con circa 500 monaci tutti arahat. Il venerabile Maha-Moggallana sta analizzando le menti liberate e senza brama di questi monaci. E se onorassi il venerabile Maha-Moggallana dinanzi al Beato con dei versi eloquenti?”
3. Quindi il venerabile Vangisa si alzò dal suo posto e, dopo aver preso il suo mantello e aver venerato il Beato, disse: “Venerabile signore, un pensiero mi è apparso.”
4. Il Beato disse: “Esponilo, Vangisa.”
5. Il venerabile Vangisa recitò questi eloquenti versi rivolti al venerabile Maha-Moggallana in presenza del Beato:
“Il saggio che ha superato la sofferenza siede accanto al Grande Essere.
I discepoli seguaci esaminano i loro progressi nella triplice conoscenza.
Moggallana è potente e conosce le loro menti liberate e prive di brama.
I saggi dotati di tali poteri sono uniti a Gotama.”
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya