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SN 56.60: Dutiyapabbatūpama Sutta – Una montagna (2)

“Monaci, supponiamo che l’Himalaya, il re delle montagne, sia consumato ed eroso tranne che per sette sassolini grandi come semi di senape. Cosa pensate, monaci? Qual è più grande: la parte dell’Himalaya, il re delle montagne, che è stata consumata ed erosa, o i sette sassolini grandi come semi di senape che sono rimasti?”
“Signore, la parte dell’Himalaya, il re delle montagne, che è stata consumata ed erosa è certamente più grande. I sette sassolini grandi come semi di senape sono minuscoli. Rispetto all’Himalaya non contano, non c’è paragone, non valgono una minima parte.”
“Allo stesso modo, per una persona dotata di conoscenza, un nobile discepolo realizzato nella visione, la sofferenza eliminata è di più, ciò che rimane è minuscolo. Rispetto alla massa di sofferenza del passato che è stata eliminata, non conta, non c’è paragone, non vale una minima parte, perché ci sono al massimo altre sette rinascite. Una persona di questo tipo comprende la sofferenza, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero. Ecco perché dovete praticare la meditazione… .” 

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya