Skip to content

SN 56.47: Paṭhamachiggaḷayuga Sutta – Un giogo con un foro (1)

“Monaci, supponiamo che una persona getti nell’oceano un giogo con un unico foro. E che ci fosse una tartaruga cieca che emerge una volta ogni cento anni.
Cosa pensate, monaci? Quella tartaruga cieca, emergendo una volta ogni cento anni, riuscirebbe a infilare il collo nel foro di quel giogo?”
“Solo dopo molto tempo, signore, se mai lo farà.”
“Quella tartaruga cieca riuscirebbe a infilare il collo nel foro di quel giogo prima di quanto uno stolto caduto negli inferi rinascerebbe come essere umano, io dico.
Perché? Perché in quei mondi non c’è una condotta morale, né si può fare ciò che è buono e saggio. Lì si predano l’un l’altro, predando i deboli. Perché? Perché non hanno compreso le quattro nobili verità. Quali quattro? La nobile verità sulla sofferenza, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero. Ecco perché dovete praticare la meditazione… .”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya