Skip to content

SN 56.22: Dutiyakoṭigāma Sutta – Koṭigama (2)

“Monaci, quegli asceti o brahmani che non comprendono come è in realtà: ‘Questa è la sofferenza’; che non comprendono come è in realtà: ‘Questa è l’origine della sofferenza’; che non comprendono come è in realtà: ‘Questa è la cessazione della sofferenza’; che non comprendono come è in realtà: ‘Questo è il sentiero che conduce alla cessazione della sofferenza’: questi non li considero asceti tra gli asceti o brahmani tra i brahmani, e questi venerabili, privi di conoscenza diretta, non entrano e non dimorano, in questa stessa vita, nella meta degli asceti o nella meta dei brahmani.
Invece, monaci, quegli asceti o brahmani che comprendono queste realtà: questi li considero asceti tra gli asceti e brahmani tra i brahmani, e questi venerabili, realizzandole con conoscenza diretta, entrano e dimorano, in questa stessa vita, nella meta degli asceti e nella meta dei brahmani.”
Così disse il Beato. Detto questo, il Tathagata, il Maestro, aggiunse:

“Coloro che non comprendono la sofferenza,
che non conoscono l’origine della sofferenza,
né la cessazione della sofferenza,
in cui cessa senza interruzione;
che non conoscono il sentiero
che conduce alla sua eliminazione:
sono privi della liberazione della mente
e anche della liberazione tramite la saggezza;
incapaci di porre fine alla sofferenza,
continuano a nascere e invecchiare.

Coloro che comprendono la sofferenza,
che conoscono l’origine della sofferenza,
e dove la sofferenza cessa completamente,
dove cessa senza interruzione,
che comprendono il sentiero
che conduce alla cessazione della sofferenza,
sono dotati della liberazione della mente
e anche della liberazione tramite la saggezza;
essendo in grado di porre fine alla sofferenza,
non sono più soggetti a nascita e vecchiaia.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya