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SN 45.140: Pada Sutta – Impronte

“Le impronte di tutte le creature che camminano possono stare dentro l’impronta di un elefante. Si dice quindi che l’impronta di un elefante sia la più grande di tutte. Allo stesso modo, tutte le qualità positive sono radicate nell’attenzione e si incontrano nell’attenzione, e si dice che l’attenzione sia la migliore di tutte. Un monaco attento può sviluppare e coltivare il nobile ottuplice sentiero.
E in che modo un monaco attento sviluppa e coltiva il nobile ottuplice sentiero? È quando un monaco sviluppa la retta visione, il retto pensiero, la retta parola, la retta azione, il retto sostentamento, il retto sforzo, la retta presenza mentale e la retta concentrazione, che si basano sulla solitudine, sul distacco e sulla cessazione, e maturano nell’abbandono. … In questo modo un monaco attento sviluppa e coltiva il nobile ottuplice sentiero”.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya