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SN 40.2: Dutiyajhānapañhā Sutta – Una domanda sul secondo jhana

“Parlano di questa realtà chiamata ‘secondo jhana’. Cos’è il secondo jhana?” Ho pensato: ‘E’ quando un monaco, dopo l’acquietarsi dell’idea razionale e del pensiero discorsivo, entra e dimora nel secondo jhana: estasi e gioia nate dalla concentrazione, libero dall’idea razionale e dal pensiero discorsivo’. Questo è chiamato il secondo jhana.
E così … entravo e dimoravo nel secondo jhana. Mentre dimoravo in quella meditazione, percezioni e attenzioni dell’applicazione iniziale sull’oggetto di meditazione assalirono la mia mente.

Allora il Buddha si rivolse a me con il suo potere psichico e disse: ‘Moggallāna, Moggallāna! Non trascurare il secondo jhana, brahmano, non trascurare il secondo jhana! Stabilisci la tua mente nel secondo jhana; unifica la tua mente e concentrala sul secondo jhana.’
E così, dopo qualche tempo… sono entrato e dimorato nel secondo jhana.
Quindi, se qualcuno deve essere giustamente chiamato un discepolo che ha raggiunto la grande conoscenza diretta con l’aiuto del Maestro, quello sono io.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya