1. Un tempo, il Beato soggiornava nel parco dei cervi a Isipatana presso Benares.
2. Il Beato così si rivolse ai monaci: “Monaci, tramite la presenza mentale e il retto sforzo ho realizzato la nobile liberazione. Perciò, monaci, tramite la presenza mentale e il retto sforzo realizzate la nobile liberazione.”
3. Quindi Mara il Maligno si avvicinò al Beato e recitò questa stanza:
“Deva e uomini sono incatenati dalle catene della Morte,
Anche tu, asceta, sei in mio potere, incatenato dalla Morte.”
(Bhagava:)
4. Tutti gli esseri, deva e uomini, sono incatenati dalle catene della Morte, ma non io.
Io sono libero da tali catene. Vattene! Sei sconfitto!”
5. Quindi Mara il Maligno – triste e abbattuto, comprese: “Il Benedetto mi conosce.” e scomparve.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya