1. A Uruvela.
2. In quella occasione il Beato era seduto in meditazione di notte all’aria aperta sotto una leggera pioggia.
3-4. Mara il Maligno volendo spaventare il Beato, gli si avvicinò e creò, non molto lontano, delle piccole e grandi forme, attraenti e ripugnanti.
5. Il Beato sapendo che era Mara il Maligno gli recitò questa stanza:
“Nel creare forme benigne o maligne, vai incontro a lunghe esistenze.
Basta, Maligno! Sei finito!
Chi controlla il corpo, la parola e la mente
Non è in tuo potere e non ti seguirà.”
6. Quindi Mara il Maligno – triste e abbattuto, comprese: “Il Benedetto mi conosce.” e scomparve.
Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Samyutta Nikaya