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SN 38.14: Dukkha Sutta – Sofferenza

Una volta il Ven. Sariputta soggiornava a Magadha nel villaggio di Nalaka. Poi Jambukhadika, l’asceta errante, si recò dal Ven. Sariputta e, appena giunto, lo salutò con rispetto. Dopo questi saluti amichevoli e cortesi, si sedette ad un lato. Quindi disse al Ven. Sariputta: “La sofferenza, si dice, amico Sariputta. Quali tipi di sofferenza [vi sono]? “

“Ci sono queste tre forme di sofferenza, mio amico: la sofferenza del dolore, la sofferenza delle produzioni karmiche, la sofferenza dell’impermanenza. Queste sono le tre forme di sofferenza.”

“Ma c’è un percorso, una pratica per la piena comprensione di queste forme di sofferenza? “

“Sì, c’è un percorso, c’è una pratica per la piena comprensione di queste forme di sofferenza.”

“Qual è il percorso, qual è la pratica per la piena comprensione di queste forme di sofferenza? “

“E’ il Nobile Ottuplice Sentiero, mio amico – retta visione, retta risoluzione, retta parola, retta azione, retto sostentamento, retto sforzo, retta presenza mentale, retta concentrazione. Questo è il percorso, questa è la pratica per la piena comprensione di queste forme di sofferenza.
“È un percorso benefico, mio amico, una pratica benefica per la piena comprensione di queste forme di sofferenza.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya