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SN 35.151: Antevāsika Sutta – Un discepolo

“Monaci, questa vita santa è vissuta senza discepoli e senza un maestro. Un monaco che ha dei discepoli e un maestro dimora nella sofferenza, non in quiete. Un monaco che non ha dei discepoli e nessun maestro dimora felicemente, in quiete.

“E in che modo, monaci, un monaco che ha dei discepoli e un maestro dimora nella sofferenza e non in quiete? In questo caso, monaci, quando un monaco ha visto una forma con l’occhio, sorgono in lui malvagi stati non salutari, ricordi e intenzioni connesse alle catene. Essi dimorano in lui. Siccome questi stati non salutari dimorano in lui, egli è chiamato ‘colui che ha dei discepoli’. Essi lo assalgono. Siccome gli stati non salutari lo assalgono, è chiamato ‘colui che ha un maestro’.

Inoltre, quando un monaco ha sentito un suono con l’orecchio … ha conosciuto un fenomeno mentale con la mente … è chiamato ‘colui che ha un maestro’.
In questo modo un monaco che ha dei discepoli e un maestro dimora nella sofferenza, non in quiete.

E in che modo, monaci, un monaco che non ha dei discepoli e non ha un maestro dimora felicemente, in quiete? In questo caso, monaci, quando un monaco ha visto una forma con l’occhio, non sorgono in lui gli stati malvagi non salutari, i ricordi e le intenzioni connesse alle catene. Essi non dimorano in lui. Poiché questi stati non salutari non dimorano in lui, egli è chiamato ‘colui che non ha discepoli’. Essi non lo assalgono. Poiché gli stati non salutari malvagi non lo assalgono, egli è chiamato ‘colui che non ha un maestro’.

Inoltre, quando un monaco ha sentito un suono con l’orecchio … ha conosciuto un fenomeno mentale con la mente … è chiamato ‘colui che non ha un maestro’.
In questo modo, monaci, un monaco che non ha discepoli e non ha un maestro, dimora felicemente, in quiete.

Monaci, questa vita santa è vissuta senza discepoli e senza un maestro. Un monaco che ha dei discepoli e un maestro dimora nella sofferenza, non in quiete. Un monaco che non ha discepoli e nessun maestro dimora felicemente, in quiete.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya