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SN 35.138: Paṭhamanatumhāka Sutta – Non vostro (1)

“Monaci, qualunque cosa non sia vostra, abbandonatela. Quando l’avrete abbandonata ciò vi porterà benessere e felicità. E cosa, monaci, non è vostro? L’occhio non è vostro: abbandonatelo. Quando l’avrete abbandonato, ciò vi porterà benessere e felicità. L’orecchio non è vostro… La mente non è vostra: abbandonatela. Quando l’avrete abbandonata, ciò vi porterà benessere e felicità.

Supponiamo, monaci, che la gente porti via l’erba, gli alberi, i rami e il fogliame di questo boschetto di Jeta, o che li bruci, o che ne faccia ciò che vuole. Pensereste: ‘La gente ci trascina via, o ci brucia, o fa di noi ciò che vuole’?”

“No, venerabile signore.
“Per quale motivo?”
“Perché, venerabile signore, quello non è il nostro Sé né ciò che appartiene al nostro Sé”.
“Allo stesso modo, monaci, l’occhio non è vostro … L’orecchio… La mente non è vostra … Quando l’avrete abbandonata, ciò vi porterà benessere e felicità.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di © Bhikkhu Bodhi, The Connected Discourses of the Buddha (Wisdom Publications, 2000). Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya