Un tempo il Buddha soggiornava nei pressi di Rājagaha, sul Picco dell’Avvoltoio. Allora il gandhabba (deva inferiore) Pañcasikha si avvicinò al Buddha, si inchinò, si mise a lato e disse:
“Qual è la causa, signore, qual è la ragione per cui alcuni esseri senzienti non raggiungono il Nibbana nella vita presente? Qual è la causa, signore, qual è il motivo per cui alcuni esseri senzienti raggiungono il Nibbana nella vita presente?”
“Pañcasikha, ci sono visioni conosciute dall’occhio …
pensieri conosciuti dalla mente che sono piacevoli, desiderabili, gradevoli, amabili, sensuali ed eccitanti. Se un monaco li approva, li accoglie ed ha attaccamento ad essi, la sua coscienza si affida a loro ed ha attaccamento. Un monaco che ha attaccamento non raggiunge il Nibbana. Questa è la causa, questa è la ragione per cui alcuni esseri senzienti non raggiungono il Nibbana nella vita presente.
Ci sono visioni conosciute dall’occhio …
pensieri conosciuti dalla mente che sono piacevoli, desiderabili, gradevoli, amabili, sensuali ed eccitanti. Se un monaco non li approva, non li accoglie e non ha attaccamento ad essi, la sua coscienza non si affida a loro e non ha attaccamento. Un monaco che non ha attaccamento raggiunge il Nibbana. Questa è la causa, questa è la ragione per cui alcuni esseri senzienti raggiungono il Nibbana nella vita presente.”