“Qualunque cosa non vostra: abbandonatela. E cos’è non vostro?
La vista non è vostra: abbandonatela. Le forme non sono vostre…La coscienza visiva non è vostra… Il contatto visivo non è vostro… Qualunque cosa sorga in dipendenza dal contatto visivo, sia essa piacevole, dolorosa o neutra non vi appartiene: abbandonatela.
L’udito non è vostro: abbandonatelo…
L’olfatto non è vostro: abbandonatelo…
Il gusto non è vostro: abbandonatelo…..
Il corpo non è vostro: abbandonatelo…
“La mente non è vostra: abbandonatela. I pensieri non sono vostri… la coscienza mentale non è vostra…il contatto mentale non è vostro…. Qualunque cosa sorga in dipendenza dal contatto mentale, sia essa piacevole, dolorosa o neutra non appartiene a voi: abbandonatela.
Supponiamo che una persona bruciasse erba, ramoscelli, rami e foglie, qui, nel Boschetto di Jeta. Potrebbe pensare: ‘Sono mie queste cose che ho raccolto e che vado a farne quello che voglio?”
“No, signore.”
“Allo stesso modo, monaci, la vista … l’udito…. l’olfatto …..il gusto…..la mente non sono vostri: abbandonateli. Qualunque cosa sorga in dipendenza dal contatto visivo, olfattivo, ecc. – sia essa piacevole, dolorosa o neutra – non appartiene a voi: abbandonatela.”
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