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SN 22.36: Bhikkhu Sutta – Un Monaco

(estratto)

A Savatthi. Un monaco andò dal Benedetto e, appena giunto, lo salutò riverentemente e si sedette ad un lato. Appena seduto, disse al Benedetto: “Potrebbe insegnarmi il Benedetto il Dhamma in breve, in modo che, dopo averlo ascoltato, lo possa praticare in solitudine, con presenza mentale, ardente e risoluto.”

“Monaco, se si è ossessionati si ottiene l’impronta. Se si è misurati e non si è ossessionati, non si ottiene nessuna impronta.”

“Ho inteso, Benedetto!”

“E come, monaco, hai inteso il significato di ciò che ho detto in breve?”

“Se si è ossessionati dalla forma, signore, si ottiene l’impronta. Se si è misurati e non si è ossessionati dalla forma, non si ottiene nessuna impronta.

Se si è ossessionato dalle sensazioni….. dalla percezione…. dalle formazioni mentali…..dalla coscienza.
Ma se si è misurati e non ossessionati da nessun aggregato, signore, non si ottiene nessuna impronta.”

“Bene, monaco. Molto bene. Hai inteso il significato di ciò che ho detto in breve.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya