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SN 22.156: Attānudiṭṭhi Sutta – La visione del Sè

A Sāvatthī.
“Monaci, quando ciò viene ad essere a causa dell’attaccamento sorge la visione del Sè?”
“I nostri insegnamenti sono radicati nel Buddha. …”
“Quando la forma viene ad essere a causa dell’attaccamento nasce la visione del Sè. Quando la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza viene ad essere a causa dell’attaccamento alla coscienza sorge la visione del Sè.
Cosa ne pensate, monaci? La forma è permanente o impermanente?”
“Impermanente, signore.” …
“Ma non avere attaccamento a ciò che è impermanente, a ciò che è sofferenza e perituro, sorgerebbe in voi la visione del Sè?”
“No, signore.”
“La sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza è permanente o impermanente?”
“Impermanente, signore”. …
“Ma non avere attaccamento a ciò che è impermanente, a ciò che è sofferenza e perituro, sorgerebbe la visione del Sè?”
“No, signore.”
“Vedendo questo … si comprende: ‘La nascita è distrutta … non ci saranno future esistenze.’”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya