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SN 10.3: Suciloma Sutta – Suciloma

1. Un tempo il Beato soggiornava su un letto di pietra (Tankitamañca) presso Gaya, dimora dello yakka Suciloma.

2. In quella occasione due yakka, Khara e Suciloma, passarono nelle vicinanze del Beato.

3. Quindi lo yakka Khara disse allo yakka Suciloma: “Quello è un asceta.”

4. E lo yakka Suciloma disse: “Non è un asceta, è un falso asceta. Mi piacerebbe sapere se è un asceta o no.”

5. Quindi lo yakka Suciloma si avvicinò al Beato e si chinò verso di lui.

6. Il Beato si scostò da lui.

7. Allora lo yakka Suciloma chiese al Beato: “Hai paura di me, asceta?”

8. “Amico, non ho paura di te, ma mi disgusta il tuo contatto.”

9. “Asceta, ti porrò una domanda, se sbagli la risposta, ti sconvolgerò la mente, o ti spaccherò il cuore o prendendoti dai piedi ti lancerò sull’altra riva del fiume.”

10. “Amico, non conosco nessuno in questo mondo con i suoi Mara o con i suoi Brahma, o fra gli asceti e bramani, o nel mondo dei deva e degli uomini che possa sconvolgermi la mente, spaccarmi il cuore o prendendomi dai piedi lanciarmi sull’altra riva del fiume. Tuttavia, amico, poni la tua domanda.”

11. “Da dove nascono avidità ed avversione?
Dove nascono inquietudine, attaccamento e paura?
E da dove nascono i pensieri e dove si dissolvono,
come frecce lanciate dall’arco di un ragazzo?”

12. “In questo mondo nascono avidità ed avversione.
In questo mondo nascono inquietudine, attaccamento e paura.
In questo mondo nascono i pensieri e in questo mondo si dissolvono
come frecce lanciate dall’arco di un ragazzo.
Nascono dalla brama e prodotti dal sé
come la pianta rampicante Maluva nasce sul tronco del baniano
e si dirama nella foresta, così i pensieri si diramano nel desiderio dei sensi.
Yakka, ascolta! Se conosci i pensieri, la loro origine e la loro cessazione
puoi superare l’ardua corrente, mai attraversata prima.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya