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Pv 4.10: Gaṇa Sutta – Un grande gruppo di spettri

Moggallana Bhante:
Siete nudi, molto magri e brutti. Le ossa delle costole premono contro la pelle. Chi siete?

Spettro:
Bhante, siamo spettri. Quando eravamo nel mondo umano, abbiamo compiuto azioni malvagie. Dopo la morte siamo rinati in questo mondo di spettri e ora soffriamo molto.

Moggallana Bhante:
Che male avete fatto con il corpo, la parola e la mente per rinascere in questo mondo di spettri?

Spettri:
C’erano molte persone virtuose e occasioni per raccogliere meriti, ma non abbiamo donato nulla. Ora stiamo vagando da tempo soffrendo la sete.
Quando abbiamo molta sete, andiamo al fiume per bere. Quando ci avviciniamo, l’acqua si prosciuga e tutto ciò che rimane è sabbia asciutta. Quando siamo arsi dal sole, andiamo all’ombra di un albero. Una volta arrivati lì, l’ombra scompare e il sole batte forte. Un vento simile al fuoco soffia e ci brucia. Ma ce lo meritiamo perché abbiamo compiuto molte azioni malvagie nella nostra vita precedente. Siamo sopraffatti dalla fame. Percorriamo molte miglia alla ricerca di cibo, ma non ne troviamo. Sveniamo e cadiamo a terra a volte sulla schiena, a volte a faccia in giù. Ci colpiamo la testa e il petto per la frustrazione. Ahimè, questa è la nostra mancanza di merito. Ma ci meritiamo questo e altri risultati più terribili di questo. Quando eravamo ricchi, non abbiamo donato nulla agli altri. Non abbiamo raccolto alcun merito.
Una volta lasciato questo mondo di spettri sperando di rinascere nel mondo umano, saremo generosi e virtuosi e faremo molte azioni salutari.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli del Ven. Kiribathgoda Gnanananda Thera.
Stories of Ghosts from the Petavatthu © 2018 Mahamegha Publications. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPetavatthu