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Pc 69: Ukkhittasambhoga – Vivere con un monaco espulso

… a Sāvatthī nel boschetto di Jeta nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo alcuni monaci mangiavano consapevolmente con Ariṭṭha, il monaco che aveva parlato in modo critico, che non aveva agito secondo la regola e che aveva rinunciato ad una sua visione. I monaci … li criticarono dicendo: “Come possono quei monaci mangiare consapevolmente insieme a Ariṭṭha… che non ha rinunciato a questa visione?” …
“È vero, come si dice, che voi, monaci, mangiate consapevolmente insieme, siete in comunione e vi coricate in un luogo di riposo con Ariṭṭha… che non ha rinunciato a questa visione?”
“È vero, signore.”
L’illuminato, il Signore, li rimproverò dicendo: “Come potete, stolti, mangiare consapevolmente con, essere in comunione con e giacere in un luogo di riposo con Ariṭṭha … che non ha rinunciato a questa visione? Non è, stolti, per soddisfare coloro che non sono (ancora) soddisfatti… E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata:
“Il monaco che mangia consapevolmente con o sia in comunione con o giace in un luogo di riposo con un monaco che parla in modo critico, che non ha agito secondo la regola, che non ha rinunciato ad una sua visione, c’è una colpa da espiare.”

Sa significa: o lo sa da solo o glielo dicono gli altri o glielo dice (qualcuno).
Parla in questo modo significa: parla in questo modo, dicendo: “Nella misura in cui comprendo il Dhamma insegnato dal Signore, e nel credere in quelle realtà che il Signore chiama ostacoli non c’è alcun ostacolo.”
Non ha agito secondo la regola significa: è sospeso, non reintegrato.
Insieme a (al monaco) che non ha abbandonato quella visione significa: insieme a (un monaco) che non ha abbandonato tale visione.
O dovrebbe mangiare con significa: ci sono due (modi di) mangiare, mangiare cibo e mangiare Dhamma. Mangiare cibo significa che, se si dà o si accetta del cibo, si commette una colpa da espiare. Mangiare Dhamma significa recitare o far recitare. Se recita o fa recitare una frase, per ogni frase c’è una colpa da espiare; se recita o fa recitare una sillaba, per ogni sillaba c’è una colpa da espiare.
O deve essere in comunione con, significa: se compie la cerimonia del giorno dell’Uposatha o dell’Invito o un atto (formale) del Sangha insieme a uno che è sospeso, c’è una colpa da espiare.
O giace in un luogo di riposo con, significa: se uno che è sospeso si corica e un monaco si corica in un luogo di riposo sotto lo stesso tetto, c’è una colpa da espiare. Se un monaco è sdraiato e uno che è sospeso si sdraia, c’è una colpa da espiare. Oppure, se entrambi sono sdraiati, c’è una colpa da espiare. Se, rialzandosi, si sdraiano ancora, c’è una colpa da espiare.

Se pensa che uno sia sospeso quando è sospeso, (e) mangia insieme a lui o è in comunione con lui o giace in un luogo di riposo con (lui), c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio se uno è sospeso … c’è una colpa da espiare. Se pensa che uno non sia sospeso quando è sospeso… non c’è colpa. Se pensa che uno sia sospeso quando non lo è, c’è una colpa di cattiva condotta. Se dubita che uno non sia sospeso, c’è una colpa di cattiva condotta. Se pensa che uno non sia sospeso quando non lo è, non c’è colpa.

Non c’è colpa se sa: “Non è stato sospeso”; se sa: “È stato sospeso, è stato reintegrato”; se sa: “Ha rinunciato a questa visione”; se è pazzo, se è la prima colpa.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoPācittiya