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Pc 59: Vikappana – Donare la veste a un altro monaco

… a Sāvatthī, nel boschetto di Jeta, nel monastero di Anāthapiṇḍika. A quel tempo il venerabile Upananda, figlio dei Sakya, avendo assegnato una veste a un monaco che condivideva la dimora di un altro monaco, se ne servì, dato che la veste non era stata tolta. Allora quel monaco raccontò la questione ai monaci, dicendo: “Venerabili, il venerabile Upananda, il figlio dei Sakya, avendo egli stesso assegnato una veste a me, ne fa uso, (la veste) non essendo stata tolta.”
I monaci… lo criticarono, dicendo: “Come può il venerabile Upananda, figlio dei Sakya, avendo egli stesso assegnato una veste a un monaco, farne uso, (la veste) non essendo stata tolta?” “È vero, come si dice, che tu stesso, Upananda, avendo assegnato… non è stata tolta?”
“È vero, signore.”
L’illuminato, il Signore, lo rimproverò dicendo: “Come puoi, stolto, aver assegnato … non essendo stata tolta? Non è per soddisfare coloro che non sono (ancora) soddisfatti… E così, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così enunciata: “Qualunque monaco, avendo assegnato una veste a un monaco o a una monaca o a una tirocinante o a un novizio o a una novizia, ne faccia uso, (la veste) non essendo stata tolta, c’è una colpa da espiare.”

Qualunque cosa significhi: … è monaco da intendersi in questo caso.
A un monaco significa: a un altro monaco.
Una monaca significa: una persona ordinata da entrambi i Sangha.
Una tirocinante significa: una che si esercita alle sei regole per due anni.
Novizio significa: una persona conforme alle dieci regole della pratica.
Novizia significa: persona conforme alle dieci regole di pratica.
Se stesso significa: se stesso che ha assegnato.
Una veste significa: qualsiasi veste delle sei (tipi di) vesti, (inclusa) la meno adatta all’incarico.
Assegnazione significa: ci sono due (tipi di) assegnazione, l’assegnazione in presenza e l’assegnazione in assenza. Assegnazione in presenza significa che egli dice: “Assegno questa veste a te o a tal dei tali.” Assegnazione in assenza significa che egli dice: “Ti donerò questa veste per il piacere di assegnartela.” Dovrebbe dire: “Chi è il tuo amico o conoscente intimo?” “Tal dei tali, e tal dei tali”, dice. Dovrebbe dire: “Gliela donerò; usa ciò che gli è dovuto o regalala o fanne ciò che vuoi.”
(La veste) non è stata tolta: o se non gli viene data, o se, non riponendo la sua fiducia in lui, ne fa uso, c’è una colpa da espiare.

Se pensa che (la veste) non sia stata tolta quando non è stata tolta, (e) ne fa uso, c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio sul fatto che (la veste) non sia stata tolta… Se pensa che (la veste) sia stata tolta quando non è stata tolta, (e) ne fa uso, c’è una colpa da espiare. Se la assegna o la dà via, c’è una colpa da espiare. Se pensa che (la veste) non sia stata tolta quando invece è stata tolta, c’è una colpa da espiare. Se è in dubbio sul fatto che (la veste) sia stata tolta, c’è una colpa di cattiva condotta. Se pensa che (la veste) sia stata tolta quando viene tolta, non c’è colpa.

Non c’è colpa né se la dona, né se, riponendo la sua fiducia in lui, ne fa uso; se è pazzo, se è in prima colpa.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di I.B. Horner, The Book of the Discipline.
Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya