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Pc 4: Padasodhamma – Memorizzazione del Dhamma

Storia
Un tempo, quando il Buddha soggiornava a Sāvatthī, nel monastero di Anāthapiṇḍika, alcuni monaci stavano istruendo i seguaci laici a memorizzare il Dhamma. Questi seguaci laici divennero irrispettosi, indifferenti e scortesi nei confronti dei monaci.
I monaci si lamentarono e li criticarono: “Come possono quei monaci istruire i seguaci laici a memorizzare il Dhamma?”
Dopo averli rimproverati in molti modi, i monaci lo dissero al Buddha. Poco dopo egli riunì il Sangha e interrogò i monaci: “È vero, monaci, che fate questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha li rimproverò… “Stolti, come potete fare questo? Questo influenzerà la fede delle persone.” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco istruisce una persona non pienamente ordinata a memorizzare il Dhamma, commette una colpa che comporta la confessione.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere: questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Una persona che non ha ricevuto l’ordinazione completa:
chiunque tranne un monaco o una monaca pienamente ordinati.
Memorizzare:
un verso, il verso successivo, sillaba per sillaba, la frase successiva.
Una frase:
iniziano insieme e finiscono insieme.
La frase successiva:
uno dei due inizia, ma finiscono insieme.
Sillaba per sillaba:
quando si dice “Rūpaṁ aniccaṁ”, lo sollecita dicendo “rū”.
La frase successiva:
quando si dice “Rūpaṁ aniccaṁ”, l’altro dice “Vedanā aniccā”.
E qualsiasi riga ci sia, qualsiasi riga successiva, sillaba per sillaba, qualsiasi frase successiva: tutto questo si chiama “memorizzare”.
Il Dhamma:
ciò che è stato detto dal Buddha, ciò che è stato detto dai discepoli, ciò che è stato detto dai saggi, ciò che è stato detto dai deva, ciò che è connesso con ciò che è benefico, ciò che è connesso con il Dhamma.
Istruisce:
se istruisce per mezzo di frasi, per ogni frase commette una colpa che comporta la confessione. Se istruisce per sillabe, per ogni sillaba commette una colpa che comporta la confessione.

Permutazioni
Se la persona non è pienamente ordinata, e il monaco non la percepisce come tale, e le ordina di memorizzare il Dhamma, commette una colpa che comporta la confessione. Se la persona non è pienamente ordinata, ma il monaco non ne è sicuro, e le ordina di memorizzare il Dhamma, commette una colpa che comporta la confessione. Se la persona non è pienamente ordinata, ma il monaco la percepisce come tale e le ordina di memorizzare il Dhamma, commette una colpa che comporta la confessione.
Se la persona è pienamente ordinata, ma il monaco non la percepisce come tale, commette una colpa di cattiva condotta.
Se la persona è pienamente ordinata, ma il monaco non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta.
Se la persona è pienamente ordinata e il monaco la percepisce come tale, non c’è colpa.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se recitano insieme; se praticano insieme; se suggerisce a uno che sta recitando un testo per lo più familiare; se suggerisce a uno che sta recitando; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sulla memorizzazione del Dhamma, la quarta, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya