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Pc 14: Mañcasanthārana – Abbandonare la mobilia all’aperto

Storia
Prima sotto-storia

Un tempo, quando il Buddha soggiornava a Sāvatthī nel monastero di Anāthapiṇḍika durante l’inverno, i monaci ponevano i mobili all’esterno della propria dimora. Ma quando fu annunciata l’ora della partenza, partirono senza sistemarli, metterli a posto e senza informare nessuno. Così i mobili si bagnarono.
I monaci si lamentarono e li criticarono: “Come possono quei monaci mettere i mobili all’aperto e poi partire senza sistemarli, metterli a posto e informare nessuno? I mobili sono stati bagnati dalla pioggia.”
Dopo averli rimproverati in molti modi, i monaci lo dissero al Buddha. Poco dopo egli riunì il Sangha e interrogò i monaci: “È vero, monaci, che avete fatto questo?” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco prende un letto, una panca, un materasso o uno sgabello appartenente al Sangha e lo mette fuori o lo fa mettere fuori, e poi se ne va senza sistemarlo, farlo sistemare o informare qualcuno, commette una colpa che comporta la confessione.”
In questo modo il Buddha stabilì questa regola di pratica per i monaci.

Seconda sotto-storia
Poco dopo, i monaci riportarono i mobili rimasti fuori all’interno, anche se non era la stagione delle piogge. Il Buddha se ne accorse. Dopo aver dato un insegnamento, si rivolse ai monaci:
“Monaci, durante gli otto mesi oltre la stagione delle piogge, vi permetto di riporre i mobili sotto una tettoia o ai piedi di un albero o ovunque i corvi o le cornacchie non lascino escrementi.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
Appartenere al Sangha:
dato al Sangha, ceduto al Sangha.
Un letto:
ci sono quattro tipi di letti: uno con gambe e telaio, chiamato masāraka; uno con gambe e telaio, chiamato bundikābaddha; uno con gambe ricurve; uno con gambe smontabili.
Una panca:
ci sono quattro tipi di panche: una con gambe e telaio, chiamata masāraka; una con gambe e telaio, chiamata bundikābaddha; una con gambe ricurve; una con gambe smontabili.
Un materasso:
ci sono cinque tipi di materassi: un materasso imbottito di lana, un materasso imbottito di stoffa, un materasso imbottito di paglia, un materasso imbottito di erba, un materasso imbottito di foglie.
Uno sgabello:
uno di corteccia, uno di erba Vetiver, uno di giunco. Viene imbottito e poi legato insieme.
Mette fuori:
mette all’esterno.
Ha messo fuori:
fa mettere all’esterno da un altro. Se lo fa mettere all’esterno da uno che non è pienamente ordinato, la responsabilità è del monaco. Se lo fa mettere all’esterno da uno che è pienamente ordinato, la responsabilità è di colui che lo mette all’esterno.
Parte senza riporlo:
non lo ripone lui stesso.
Se lo ripone:
non chiede a un altro di riporlo.
Non informa nessuno:
se non informa un monaco, un monaco novizio o un addetto al monastero, quando va oltre la distanza di un lancio di pietre di un uomo medio, commette una colpa che comporta la confessione.

Permutazioni
Se appartiene al Sangha, e lo percepisce come tale, e lo mette fuori o lo fa mettere fuori, e poi se ne va senza sistemarlo o farlo sistemare o informare nessuno, commette una colpa che comporta la confessione.
Se appartiene al Sangha, ma non ne è sicuro…
Se appartiene al Sangha, ma lo percepisce come appartenente a un individuo, e lo mette fuori o lo fa mettere fuori, e poi se ne va senza sistemarlo o farlo sistemare o informare qualcuno, commette una colpa che comporta la confessione.
È un tappeto steso sotto, con una stuoia di paglia stesa sopra. Se si tratta di un sottotappeto, di un copriletto, di un copripavimento, di una stuoia di paglia, di una pelle, di un panno per pulire i piedi o di una panca di legno, e si mette fuori o si fa mettere fuori, e poi ci si allontana senza sistemarlo o farlo sistemare o informare qualcuno, si commette una colpa di cattiva condotta.
Se appartiene a un individuo, ma lo percepisce come appartenente al Sangha, commette una colpa di cattiva condotta. Se appartiene a un individuo, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se appartiene a un individuo e lo percepisce come tale, ma quell’individuo non è lui stesso, commette una colpa di cattiva condotta. Se appartiene a lui stesso, non c’è colpa.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se si allontana dopo averlo riposto; se si allontana dopo averlo fatto riporre; se si allontana dopo aver informato qualcuno; se si allontana mentre prende il sole; se la mobilia è ostruita; se c’è un’emergenza; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sulla mobilia, la quarta, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Pācittiya