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Np 25: Cīvaraacchindana – Restituzione della veste

Storia
Un tempo, quando il Buddha soggiornava nel monastero di Sāvatthī di Anāthapiṇḍika, il venerabile Upananda il Sakya disse al discepolo di suo fratello: “Vieni, andiamo a peregrinare per il paese.”
“Non posso, Venerabile, le mie vesti sono consumate.”
“Ti darò una veste.” E gli diede una veste.
Poco dopo quel monaco sentì che il Buddha stava per peregrinare per il paese. Pensò: “Ora andrò a peregrinare con il Buddha.” Poi, quando Upananda disse: “Andiamo.”, rispose: “Non vengo con te, vado con il Buddha.”
“Beh, ti ho dato la veste e non vieni con me?.” e se la riprese con rabbia.
Quel monaco raccontò agli altri monaci quello che era successo. I monaci si lamentarono e criticarono Upananda: “Come può il venerabile Upananda dare via una veste e poi riprenderla con rabbia?”
Dopo averlo rimproverato in molti modi, lo raccontarono al Buddha. Poco dopo egli riunì il Sangha e interrogò i monaci: “È vero, Upananda, che hai fatto questo?”
“È vero, signore.”
Il Buddha lo rimproverò… “Stolto, come hai potuto fare questo? Questo influenzerà la fede della gente…” … “E, monaci, questa regola di pratica dovrebbe essere così recitata:

Giudizio finale
“Se un monaco dà una veste a un monaco, ma poi, in preda all’ira, se la riprende o se la fa riprendere, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.”

Definizioni
A:
chiunque …
Monaco:
… Il monaco che ha ricevuto l’ordinazione completa da un Sangha unanime attraverso una procedura legale che consiste in una mozione e tre avvisi, che è irreversibile e adatta a rimanere – questo tipo di monaco è inteso in questo caso.
A un monaco:
a un altro monaco.
Lui stesso:
lui stesso l’ha dato.
Una veste:
uno dei sei tipi di veste, ma non più piccola di quella che può essere assegnata a un altro.
In preda all’ira:
scontento, nutre odio, è ostile.
Riprende:
se la riprende lui stesso, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.
Se la fa riprendere:
se chiede a un altro, commette una colpa di cattiva condotta. Se chiede una sola volta, anche se l’altro se ne riprende molte, diventa soggetto a rinuncia. La veste deve essere ceduta a un sangha, a un gruppo o a un individuo. “E, monaci, dovrebbe essere ceduta in questo modo: “Venerabili, questa veste, che ho ripreso dopo averla data a un monaco, deve essere ceduta. La cedo al Sangha. … il Sangha dovrebbe dare… voi dovreste dare… Vi restituisco questa veste.”

Permutazioni
Se l’altra persona è pienamente ordinata e la percepisce come tale, e dopo averle dato la veste, la riprende con rabbia o la fa riprendere, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se l’altra persona è pienamente ordinata, ma non ne è sicura, e dopo averle dato la veste, la riprende con rabbia o la fa riprendere, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione. Se l’altra persona è pienamente ordinata, ma non la percepisce come tale, e dopo averle dato la veste, la riprende con rabbia o la fa riprendere, commette una colpa che comporta la rinuncia e la confessione.
Se, dopo aver dato un altro indumento, lo riprende con rabbia o lo fa riprendere, commette una colpa di cattiva condotta. Se, dopo aver dato la veste o un altro indumento a una persona non pienamente ordinata, la riprende con rabbia o se la fa riprendere, commette una colpa di cattiva condotta.
Se l’altra persona non è pienamente ordinata, ma la percepisce come tale, commette una colpa di cattiva condotta. Se l’altra persona non è pienamente ordinata, ma non ne è sicuro, commette una colpa di cattiva condotta. Se l’altra persona non è pienamente ordinata, ma non la percepisce come tale, commette una colpa di cattiva condotta.

Nessuna colpa
Non c’è colpa: se l’altra persona la restituisce; se la riprende sulla fiducia; se è pazzo; se è la prima colpa.
La regola di pratica sulla restituzione della veste, la quinta, è terminata.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Brahmali. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Nissaggiya Pācittiya