Punto controverso: A causa del karma un arahant può abbandonare la condizione di arahant.
Commentario: Questa è l’opinione sostenuta, ad esempio, dai Pubbaseliya e dai Sammitiya, secondo i quali l’arahant che decade è colui che, in una nascita precedente, ha calunniato uno che allora era un arahant.
Theravāda: Come potete affermare questo senza affermare anche – cosa che non farete – che coloro che si trovano nei tre stadi inferiori della realizzazione possono abbandonare il loro frutto?
E la vostra affermazione è che egli può decadere non a causa di un karma, o di un’azione precedente, come l’omicidio, il furto, la fornicazione, il parlare male, il matricidio, il parricidio, l’uccisione di un arahant, il ferimento di un Buddha o lo scisma, ma per aver calunniato gli arahant. Affermate che può decadere per aver calunniato gli arahant, ma negate che chiunque calunni gli arahant realizzi la condizione di arahant. Pertanto, la vostra tesi secondo cui la decadenza è dovuta alla calunnia è assurda.
The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915.Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Kathavatthu