Skip to content

Kv 8.10: Jīvitindriyakathā – Sul potere vitale

Punto controverso: Non esiste un potere vitale materiale.

Commentario: Alcuni, come ad esempio i Pubbaseliya e i Sammitiya, sostengono che, poiché il potere vitale è un fatto immateriale, distinto dalla coscienza, non c’è nulla di materiale in esso. 

Theravāda: Se non c’è, voi affermate anche che, nei fenomeni materiali (organici), non c’è “un termine di vita, o un sussistere, nessun progresso, mantenimento o conservazione di essi” – ma voi lo negate; anzi, sostenete il contrario. Di conseguenza, la vostra tesi cade.
Per quanto riguarda l’immateriale, voi affermate sia l’esistenza del potere vitale immateriale sia la sua continuità, il suo progresso, ecc. Perché affermate solo quest’ultima e negate la prima?
Ammettete che il termine di vita dei fenomeni organici immateriali è il potere vitale immateriale: perché non ammettete la controparte corrispondente nel caso del potere organico materiale? Perché è sbagliato negare la seconda quando si ammette la prima?
Voi dite che la durata della vita dei fenomeni organici materiali è un potere vitale immateriale? Sosterreste allora il contrario? No? Perché no? Entrambi i poteri vitali, dite, sono immateriali. Mi sembra che si potrebbe dire con la stessa plausibilità che entrambi sono materiali.
Ammetterete che il potere vitale è ancora presente in chi è estasi. Tuttavia non si potrebbe definire immateriale il suo potere vitale (essendo egli incosciente). In quali aggregati è inclusa il potere vitale? In quello dei coefficienti mentali, dite? Ma questo aggregato esiste in chi ha raggiunto l’estasi? “No”, dite? Ripeto la mia domanda. “Sì”, dite ora. Ma se qualcuno in estasi ha i coefficienti mentali, avrà anche gli altri aggregati mentali – sensazione, percezione, coscienza cognitiva. “No”, dite? Ripeto la mia domanda. “Sì”, dite ora. Allora quella persona non può essere in estasi.
Se non esiste un potere vitale materiale, non può esistere alcun potere vitale per gli esseri della sfera dell’inconscio, perché come possono avere un potere vitale immateriale (o mentale)? L’argomentazione precedente sui coefficienti mentali, che voi dite che hanno, si applica anche a loro. Non possono essere come sono e possedere tutti e cinque gli aggregati, come in un’esistenza a cinque modalità.
Se il potere vitale è interamente psichico, deve essere influenzato dalle condizioni mentali; per esempio, ammetterete che il potere vitale, scaturito da una coscienza che cerca la rinascita, deve, quando questa coscienza si interrompe, essere a sua volta interrotto in parte. Ora, direste lo stesso di una fase puramente mentale come il “contatto” (o la reazione mentale allo stimolo)? Perché no? Intendete dire che il contatto si interromperebbe non in parte, ma del tutto? Ora, direste lo stesso del potere vitale che, come dite, non è materiale? Voi negate… .

Pubbaseliya, Sammitiya: Esistono dunque due poteri vitali (materiale e immateriale)?

Theravāda: Sì.

Pubbaseliya, Sammitiya: Allora siete convinti che viviamo con due vite e moriamo con due morti?

Theravāda: No, questo non può essere detto veramente… .

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu