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Kv 7.2: Sampayuttakathā – Sugli stati mentali come reciprocamente connessi

Punto controverso: Gli stati mentali non sono connessi ad altri stati mentali.

Commentario: Anche questa è un’opinione di alcuni, per esempio dei Rajagirika e dei Siddhatthika, e cioè che la frase “associata alla conoscenza” non ha senso, perché la sensazione o altri stati mentali non si pervadono a vicenda (anupavittha) come l’olio pervade i semi di sesamo. L’argomento è quello di dimostrare la “connessione” sotto un altro aspetto.

Theravāda: Ma non negate anche che alcune cose siano concomitanti, coesistenti, composte con altre cose, sorgano e cessino insieme ad esse, abbiano la stessa base fisica e lo stesso oggetto? Perché allora escludere la relazione “connesso con”? Un aggregato, per esempio, può essere coesistente con un altro: la sensazione con la percezione, con le formazioni mentali, con la coscienza, e così via. Sicuramente allora può essere “connesso con” quell’altro.

Rājagirika, Siddhatthika: Allora comprendete che uno di questi stati accompagna, pervade un altro stato, proprio come l’olio pervade il sesamo, o lo zucchero pervade la canna?

Theravāda: No, questo non si può dire veramente.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicata per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915.Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu