Punto controverso: Le cose non possono essere raggruppate attraverso idee astratte.
Commentario: È convinzione dei Rajagirika e dei Siddhatthika, ad esempio, che la classificazione convenzionale delle qualità materiali particolari sotto il concetto generico di “materia”, ecc. sia inutile, in quanto non si possono raggruppare le cose attraverso le idee, come si possono raggruppare i tori, e così via. L’argomentazione cerca di evidenziare un significato diverso della nozione di raggruppamento.
Theravāda: Ma non negate nemmeno che qualsiasi cosa possa combinarsi o essere inclusa con altre cose sotto un concetto di totalità o universalità. Quindi, come potete negare che possano essere raggruppate? Gli organi di senso e i loro oggetti sono, lo ammettete, computati sotto l’aggregato materiale di un individuo vivente. Le sensazioni piacevoli, dolorose o neutre sono computate sotto l’aggregato delle sensazioni. Le percezioni legate ai sensi e all’ideazione rientrano nell’aggregato della percezione. Le formazioni mentali legate alla percezione e all’ideazione rientrano nell’aggregato dei concomitanti coscienti. La coscienza legata ai sensi e all’ideazione rientra nell’aggregato della coscienza. Quindi, ammettendo queste inclusioni, si deve ammettere che le cose possono essere raggruppate da un’idea.
Rājagirika, Siddhatthika: Allora intendete “le cose raggruppate dalle idee” nello stesso modo in cui due tori possono essere raggruppati da una corda o da un giogo, una ciotola per le elemosine può essere tenuta insieme da una bretella, un cane può essere tenuto al guinzaglio?
Theravāda: Sì; e quindi non è meno giusto dire che alcune cose possono essere raggruppate da altre cose (idee).
The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidhamma di Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicata per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915.Tradotto in italiano da Enzo Alfano.
Testo: Kathavatthu