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Kv 5.10: Phalañāṇakathā – Conoscere il Frutto degli altri

Punto controverso: Un discepolo può avere conoscenza dei frutti.

Commentario: Alcuni, come gli Andhaka, hanno ritenuto che, poiché è stato detto che sia i Buddha sia i loro discepoli insegnano agli esseri la dottrina del raggiungimento del frutto ariano, i discepoli possono, come i Buddha, affermare che questo o quell’essere ha ottenuto un qualche frutto. Ora, se fosse così, potrebbero anche, con la loro visione profonda, fornire dettagli su tale conseguimento. Ma non possono.

Theravāda: Ciò implica che un discepolo può far conoscere le proprietà di ogni frutto; che possiede una conoscenza dei diversi gradi di sviluppo del frutto, dei poteri di controllo, delle capacità; che possiede una concezione degli aggregati, dei campi di senso, degli elementi, delle verità, dei poteri di controllo, delle capacità personali; che è un Conquistatore, un Maestro, un Buddha Supremo, onnisciente, onniveggente, il Maestro della Legge, il Giudice della Legge; che è uno che fa sorgere un Sentiero dove non c’era, uno che genera un Sentiero non generato; proclama un Sentiero non proclamato, conosce il Sentiero, è esperto del Sentiero. Tutto questo, naturalmente, lo negate … .

Andhaka: Eppure negate che il discepolo manchi di visione profonda. Certamente allora egli può avere la visione profonda del frutto altrui.

The Points of Controversy, traduzione in inglese dalla versione pâli del Kathāvatthu dell’Abhidamma di 
Shwe Zan Aung e C.A.F. Rhys Davids. Pubblicato per la prima volta dalla Pali Text Society, 1915. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoKathavatthu